Pensieri e Riflessioni su "Vertigine" di Sophie Jomain

Titolo: VERTIGINE - Le stelle di Noss Head – vol. 1
Autrice: Sophie Jomain
Editore: Fazi Editore 
Collana: lain 
Pagine: 300 
Prezzo cartaceo: euro 13.50
Prezzo promozionale per prenotazione ebook: euro 4,99
Data di uscita: 12 febbraio 2016

La Trama
All’alba dei diciotto anni, Hannah è semplicemente furiosa all’idea di lasciare Parigi per trascorrere un’altra vacanza estiva a Wick, la piccola cittadina a nord della Scozia dove vive la nonna. Per una ragazza della sua età, abituata alla frenesia della metropoli, non esiste posto più noioso. A risollevarle il morale, per fortuna, ci sono le vecchie amicizie ma anche le nuove conoscenze, fra cui il misterioso Leith, dalla bellezza statuaria e dal fascino irresistibile. Non importa se su di lui circolano strane voci: l’attrazione è immediata, reciproca e incontenibile. Per Hannah sembra che stia iniziando la storia d’amore che tutte le ragazze sognano, ma ogni fiaba che si rispetti ha il suo lato oscuro, e quella della giovane si sta per trasformare in un incubo.

Fra antichi racconti e creature straordinarie, sullo sfondo del suggestivo paesaggio delle lande scozzesi e delle coste del Mare del Nord, Vertigine coinvolge il lettore in una storia avvincente che soffia sul fuoco del mito, facendo divampare le fiamme della leggenda e della passione. Una trama emozionante unita a una scrittura ipnotica che vibra della scoperta del primo amore sul filo incredibile della magia. Perché le fiabe a volte sono più reali di quanto pensiamo.

Il mio pensiero:

Sono pronta a buttarmi in una nuova saga, ed ho compiuto il primo salto con Vertigine di Sophie Jomain.

Primo romanzo della serie ”Le stelle di Noss Head” composta da cinque volumi, proprio come l’acclamata serie, pubblicata sempre da Fazi nella medesima collana Lain, Twilight. Le affinità sono tante oltre al numero di volumi che la compone, per cui credo che, un lettore che abbia amato i personaggi e la storia creati dalla Meyer non potrà che farsi conquistare anche da questa, sebbene all’autrice americana vada riconosciuto il merito di aver proposto per prima qualcosa di davvero originale e d’impatto.

Mi sono fatta una full immersion di un giorno e mezzo in queste pagine e ne sono riemersa completamente soddisfatta. Vi dirò anche che, se già avessi a disposizione il secondo capitolo, mi ci sarei già buttata.

L’autrice è francese, quindi ha ambientato il suo romanzo in Europa, e con mia grande soddisfazione in Scozia. 
La protagonista, Hannah, è di origini francesi, proprio come l’autrice, ma seguirà i suoi genitori (di origini scozzesi) a Wick, circa quattro ore a nord di Inverness e nelle vicinanze di Thurso, per assistere la nonna materna ormai cieca. Quella che nasce come una lunga vacanza di due mesi si trasformerà in qualcosa di assolutamente inaspettato, ricco di imprevisti, anche in amore, e di nuove amicizie.

Stavolta, a farla da padroni, nelle verdeggianti terre scozzesi non sono i vampiri ma i lupi mannari. Ed in questo caso sarà un fantastico grande lupo dal manto bianco e dagli occhi verde smeraldo ad infrangere le regole della sua specie innamorandosi di un’umana dai capelli rossi come il fuoco.
Leith Sutherland appartiene ad una delle cinque razze di licantropi note: è un Lupus, circa due volte e mezzo più grande di un lupo comune; hai i sensi molto più sviluppati delle altre razze, è in grado di pensare come essere umano anche dopo la trasformazione ed ovviamente, sotto forma umana è bellissimo ed affascinante.

Sfiorai le palpebre chiuse, le guance un po’ ruvide, toccai lievemente con la punta delle dita le labbra carnose e vellutate… Ero così vicina da potere sentire il suo respiro dall’odore di zucchero spazzolarmi il viso. Discesi allora lungo le spalle, forti e sode, sfiorai il petto e indovinai dei muscoli ben sviluppati. 

Questi mutaforma vivono nascondendo la loro natura agli esseri umani e nonostante in molti siano ben integrati con gli uomini, parecchi ancora nutrono idee conservatrici e non tollerano la mescolanza delle razze.
Purtroppo all’amore non si comanda e quando scocca la scintilla, come fu tra Bella ed Edward, anche ad Hannah e a Leith sarà difficile resistere.

Anche i protagonisti hanno molte affinità con quelli di Twilight; capirete ben presto che Leith è iperprotettivo nei confronti della sua anima gemella come lo fu Edward con Bella. Scoprirete prestissimo il carattere sincero e spontaneo, quanto cocciuto di Hannah, sempre pronta a disubbidire a Leith ed a cacciarsi nei casini.

Di questo romanzo apprezzo tantissimo l’ambientazione: per me i luoghi sono più familiari e dal fascino impareggiabile. La storia si svolge abbastanza linearmente secondo il classico schema:
Equilibrio iniziale con presentazione di un protagonista ingenuo;
Rottura dell'equilibrio iniziale dove i due protagonisti si conoscono e interagiscono;
Complicazione;
Peripezie di un protagonista per salvare il coprotagonista;
Ristabilimento dell'equilibrio (conclusione).

Diversamente da Twilight trovo più “veloce” la risoluzione delle complicazioni e credo che i protagonisti si facciano meno problemi e rimuginino poco sul loro stare insieme, anche se questo è appunto solo il primo volume e ancora tante cose possono succedere.

Il fascino dell’uomo d’altri tempi lo presenta anche Leith, se pensiamo al modo in cui si comporta con Hannah all’inizio ed ai suoi casti baci in fronte – anche se Leith è un ragazzo dei giorni nostri perché i licantropi non hanno vite ultracentenarie ed al massimo possono arrivare ai 130 anni d’età invecchiando come gli esseri umani.

Sicuramente un ottimo inizio. Non metterei, per il momento “Le stelle di Noss” sullo stesso piano di Twilight, perché nonostante l’abbia letteralmente divorato, non mi ha ancora lasciato le stesse forti emozioni di quel lontano 2006… anche se la Jomain è riuscita a coinvolgermi pienamente nella sua storia.

Sono molto ottimista e ben propensa a leggere il seguito. Indubbiamente consigliato.
Stefania

4 commenti:

  1. Twilight rimane ancora un'esperienza di lettura difficile da superare :)

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  2. Grazie ragazze. Sì, credo che nessuno pareggerà mai Twilight, ma questo è comunque un buon libro. Mi scoccia che l'abbiano pubblicizzato proprio associandolo a quello della Meyer; secondo me, se non l'avessero fatto, avrebbe brillato di più e di luce propria.

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