Pensieri e Riflessioni su "Una segretaria per Milord" di F.Soprani e V. Corella

Una segretaria per Milord
di Federica Soprani e Vittoria Corella.
Harper Collins Italia
ISBN: 978-88-589-4904-7
Formato: ePub
Prezzo web: € 3,49

Londra, 1912
Al grido di: Il voto alle donne, Emy White si è incatenata davanti ai cancelli del Parlamento di Londra. Non è la prima volta che ha la sfacciataggine di portare avanti in maniera tanto spudorata le richieste del Circolo del Voto di cui fa parte, ma di certo è la prima volta che qualcuno osa metterle le mani addosso. E non si tratta di un poliziotto... Il terribile affronto le arriva dal Conte di Reavley, deciso a por fine alla sua pantomima con la forza. Accecata dall'insulto, Emy lo schiaffeggia, salvo pentirsi amaramente di quel gesto, e solo perché lei disdegna la violenza. Pronta a chieder perdono, si presenta alla porta di milord che, però, non ha intenzione di scusarla tanto facilmente. Sarà sufficiente un mese come segretaria al suo servizio per far dimenticare alla bella suffragetta ogni velleità di parità sessuale? Oppure a veder crollare ogni sicurezza sarà proprio l'impeccabile gentiluomo?

Il mio pensiero:
Ci sono libri che leggo perché incuriosita dal titolo o dalla trama; romanzi che leggo perché molto chiacchierati hanno sollevato un polverone sul web; e poi ci sono quelle letture che non posso farmi scappare perché ho già avuto modo di conoscere e apprezzare le autrici e che io definisco come “le mie isole serene” perché sono assolutamente certa a priori che non mi deluderanno. 
Ecco, questo romanzo rientra non solo in questa ultima categoria… ma anche nella prima. Ho letto la trama che mi ha subito incuriosita fin dal primo annuncio apparso in rete e, quando solo più tardi ho realizzato che le autrici erano quest’accoppiata vincente, ho capito immediatamente che andava letto. 

Ambientato nella Londra del 1912, periodo in cui le cosiddette "suffragette" lottavano per ottenere il riconoscimento della piena dignità delle donne, Emy White attira l’attenzione di un Lord proprio incatenandosi all’ingresso di Westminster. 
E come accade nelle migliori storie d’amore anche in queste pagine non verrà smentito il noto detto secondo cui “i due opposti si attraggono” così che questo Lord, Nigel Riario, si innamorerà della bella e fiera Emy White e la nostra giovane non potrà che cedere al fascino dalle origini italiane del Lord. 
Ma non tutto fila sempre liscio come l’olio: le nostre care autrici non si sono fatte scappare l’opportunità di mettere in campo il “terzo incomodo” in grado di movimentare un po’ la situazione. 

Vi assicuro infatti che con la classica spontaneità che le contraddistingue e con quelle battute frizzanti che ti fanno sorridere proprio perché affidate a personaggi dal carisma unico, trascorrerete delle piacevoli e serene ore in compagnia dell’intero cast. Il termine “cast” non l’ho usato a caso perché il canovaccio di questo scritto ricorda tanto le opere buffe musicate, ad esempio, da Gaetano Donizetti. 
Ogni personaggio infatti è magnificamente caratterizzato ed unico per le sue peculiarità caratteriali. Penso al miglior amico di Nigel, Amory Aberconway, un po’ cicisbeo settecentesco, un po’ barone rampante e penso al suo modo, voluto o meno, di sdrammatizzare certe situazioni. Insomma, la spalla perfetta per un rigido ed imperioso Lord, così che la contrapposizione tra le due figure renda la coppia Nigel/Amory assolutamente simpatica. 

Amory guardò Nigel. «Visto? Più divertente di te.»
«Entrate, mie lord, vi prego. Prendevamo il tè.»
«Sapete leggere le cartine geografiche?» chiese Amory seguendola e cercando una cameriera a cui appioppare cappello, guanti e bastone.
«Come?» Emy si occupò dei loro accessori, il che fece sollevare di nuovo il sopracciglio del barone.
«Niente miss. Un motto di spirito.»

La trama vi scorrerà sotto gli occhi con il sorriso sulle labbra e vi porterà alla fine completamente soddisfatti. È uno di quei romanzi che ti fa chiudere il lettore con la consapevolezza di aver aggiunto alla tua libreria un altro indimenticabile tassello.
Ovviamente consigliato a chi ama le allegre storie d'amore.
Stefania
 

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