PER LA RUBRICA W EWWA (9) INCONTRIAMO VIRGINIA PARISI E IL SUO “LA LEGGENDA DI GHELBES TAL. IL DESTINO DI UN RE”

Titolo: La leggenda di Ghelbes Tal. Il destino di un re
Autore: Virginia Parisi
Editore: Spinnaker 
Data di Pubblicazione: 2011 – Ebook 2014
ISBN: 8890602104
ISBN-13: 9788890602108
Pagine: 382

Sinossi - Akron di Erden è il Mahdir, erede al trono del Regno del Nord. Cresciuto tra i Grausam, anime di dannati metà uomini e metà lupi, è un guerriero sanguinario che non conosce pietà. Due secoli dopo la fine della Grande Guerra, Akron invade il Regno dell'Ovest. La dinastia dei Langlebig viene sterminata. Solo la principessa Airyn riesce a fuggire. Protetta dall'unico discendente dei Seher, Veggenti e guerrieri straordinari, Ayrin non sa nulla del suo destino. Ferita e imprigionata, si ritrova al polso un bracciale Hilerm, promessa incancellabile di legame eterno con il mostro che le ha assassinato la famiglia. L'antica profezia che promette ai figli dei Mahdir e dei Langlebig la corona di Ghelbes Tal, mitico Regno oltre mare, sta per compiersi. Può una donna intrepida mutare il corso degli astri? Può la luce arrivare negli Inferi, nel cuore di un uomo che non è tale da troppo tempo? La minaccia di una nuova guerra è una realtà peggiore di qualsiasi incubo. Il potere dei Mahdir, progenie dei Negromanti, si è fatto ancora più terribile. Per contrastarlo, i sopravvissuti dovranno sfuggire ai disegni del destino e mostrarsi così arditi da poter scegliere da che parte stare e cosa essere. 

Il pensiero di Amarilli73

All’inizio ho avuto la sensazione di sprofondare nelle sabbie mobili: l’atmosfera delle Quattro Terre, con i rimbombi cupi delle guerre passate e l’oscurità di leggende ancora sconosciute, avvolge il lettore come una coltre densa, gettandolo subito nel mezzo della vicenda, tra l’assedio imminente e il sopraggiungere di sangue, morte e distruzione. Si è presi alla sprovvista ed è necessaria qualche pagina per strizzare gli occhi e trovare una strada tra schieramenti e condottieri, incantesimi e magie. Poi, gradualmente, la foschia si dirada e la storia di Airyn di Weibe Dunen comincia a brillare in tutta la sua bellezza, ipnotizzando e incatenando (e, nel mio caso, facendomi rimanere sveglia per scoprire fin dove si sarebbe spinta la crudeltà dell’autrice).

Gli ordini di Akron giunsero come da molto lontano, tra bisbigli indistinti, richieste di aiuto, urla di angoscia, gemiti di sofferenza, richiami di animali sconosciuti e ombre di fiere infernali che scrutavano il passaggio del drappello di soldati affiorando dal nulla, tra un albero e l’altro, comparendo come spettri, le fauci spalancate, gli artigli pronti a ghermire la preda. Nelle orecchie una musica quieta e sottile che penetrava le menti, scuoteva le carni, bagna di sudore gelido la fronte dei più temerari.

Troppo spesso ho notato che il fantasy, specie quello femminile, tende al finalino edificante, alla rigida spartizione tra buoni e cattivi, all’edulcorazione delle scene di battaglia. Virginia Parisi, no. Lei è una dura e pura e crede nell’anima più nobile del genere: quella epica, fatta non solo di sentimenti sbandierati (son tutti grandi eroi e principesse virtuose, a parole), ma anche di cozzare di spade, di tradimenti, torture ed esecuzioni, nonché sacrifici inaspettati (indesiderati e dolorosamente subiti, in nome di una trama coerente e verosimile).

Un’antica profezia incombe e non c’è spazio per esitazione o rimorsi: questo Airyn, l’ultima della sua famiglia e Akron, il figlio di Baltron il Sanguinario, lo imparano sulla loro pelle. Tutto ha un prezzo, purtroppo: per un regno ritrovato, un trono nemico deve cadere, per un amore che potrebbe unire c’è una vendetta che viene pretesa dal destino per poter regnare.

Non voglio addentrami nei meandri della trama e svelare ciò che va assaporato con la lettura. Alla fine, come ho detto, ho tirato l’alba per scoprire cosa ne sarebbe stato di Akron, del suo destino, del suo dono nascosto. 
Mi limiterò a dire che la storia è scritta mirabilmente, con un incedere dolce-amaro, avvolgente e a volte quasi musicale. E che con una seconda lettura risulta ancora più bella.
Amarilli73

4 commenti:

  1. Grazie di cuore Amarilli per aver letto Ghelbes, per il tuo commento che mi ha emozionata e per avermi concesso spazio nella bella rubrica di Ewwa. Un abbraccio grande!

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    1. Ricambio l'abbraccio! E grazia a te per le emozioni che mi hai regalato con questo libro!

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