Pensieri e riflessioni su "Sherlock Holmes e il vampiro di Whitechapel" di Dean P. Turnbloom

Titolo: Sherlock Holmes e il vampiro di Whitechapel
Autore: Dean P. Turnbloom
Editore: Delos Books
Collana: Baker Street Collection
ISBN: 8865304081
ISBN-13: 9788865304082
Pagine: 271

Sinossi:
Il più famoso Consulting Detective dell'Inghilterra vittoriana è sulle tracce del peggior serial killer che Londra ricordi: Jack lo Squartatore. Ma in "Sherlock Holmes e il vampiro di Whitechapel", Jack è un vampiro e Holmes si rifiuta di crederlo rischiando la disfatta più totale, mentre i due si sfidano a duello.

Il mio pensiero: 
Delos prosegue con la pubblicazione della collana dedicata al famoso investigatore privato Sherlock Holmes. Questa volta ci propone un romanzo a mezza via fra il poliziesco e il gotico, che piacerà sicuramente anche a chi trova che i libri sul celebre investigatore londinese siano a volte un po' ostici.

Ne Il vampiro di Whitechapel Dean P. Turnbloom propone una narrazione coerente con il contesto storico- sociale dell'epoca, adottando uno stile di scrittura estremamente fluido rispetto al precedente romanzo della collana, Il diario segreto del Dottor Watson ( trovate QUI la mia recensione). 

Questa volta, Sherlock Holmes dovrà investigare su una serie di morti misteriose ed inspiegabili. Le vittime sono tutte donne ed i loro corpi vengono ritrovati mutilati e completamente esangui... C'è chi mormora che dietro a questi omicidi si nasconda un mostro assetato di sangue, ma nell'epoca della grande rivoluzione industriale, in cui tutte le superstizioni vengono messe al bando, questa spiegazione non è accettabile e una simile brutalità non può rimanere a lungo impunita, soprattutto sotto il ferreo controllo di Scotland Yard. E' per questo che l'ispettore Lestrade, non sapendo più cosa pensare, decide di rivolgersi al famoso investigatore privato. 
Solleticato dall'apparente assenza di movente e dalla modalità anomala degli omicidi, Holmes inizierà ad investigare sul caso, arrivando persino a dover ammettere quanto la sua mente si rifiuta di credere come reale...

Poteva sentire il profumo del sangue fresco salirgli alle narici. Sapeva di essere vicino al punto di non ritorno. Se non avesse trovato presto una preda, la città di Londra ne avrebbe sofferto in modo molto spiacevole.

Turnbloom ha scritto un libro pieno di fascino e mistero, che ci fa sentire come se vivessimo anche noi nella Londra vittoriana. L'ambientazione è estremamente curata e ricca di particolari, i personaggi sono tridimensionali e non iconici, la trama complessa e ben articolata. Insomma, un libro estremamente piacevole e di facile lettura.

All'inizio, devo dire che l'aver subodorato un possibile miscuglio tra poliziesco e gotico mi aveva lasciato qualche dubbio, spaventata che potesse trattarsi di una grande miscellanea con poco costrutto. Fortunatamente, fin dalle prime pagine, è chiaro che l'autore è stato particolarmente abile nello sfruttare questa caratteristica per farla diventare il tema predominante del romanzo. 
La superstizione non viene vista solo per quello che è, ma viene ricondotta alla tradizione orale popolare e alla sua funzione di mitizzazione di alcuni eventi poco spiegabili per l'epoca. 
Con l'avvento del pensiero scientifico e le nuove scoperte in campo medico dell'età vittoriana, persino il vampirismo ottiene la possibilità di essere considerato una malattia, senza però perdere il fascino legato all'alone di mistero che lo circonda.

Insomma, con questa seconda uscita Delos centra il bersaglio, proponendoci un libro di facile lettura e che saprà sicuramente soddisfare tutti i fan del grande investigatore privato.
Ambra

Nessun commento:

Powered by Blogger.