Teaser Tuesday (136)

Buona serata con la Rubrica Teaser Tuesdays, Rubrica ideata da MizB del Blog Should Be Reading a cui anche questo Blog aderisce.

In cosa consiste? 

1. Prendi il libro che stai leggendo 
2. Aprilo a una pagina a caso 
3. Condividi un breve spezzone di quella pagina ("Teaser") 
4. Fai attenzione a non scrivere spoilers! 
5. Riporta anche il titolo e l'autore così che i tuoi lettori possano aggiungere il libro alla loro wishlist se sono rimasti colpiti dall'estratto.

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Titolo: NEVE FRESCA (Lara Haralds – The Strange Matchmaker #2)
Autore: S.M. May
ISBN 978-1501065101
Editore: Self-published

Sinossi - Lara Haralds, editor precaria e scrittrice emergente di gay romance, ha un problema. La sua agente le chiede un grosso favore: "stanare" nel suo rifugio tra i boschi canadesi il famoso scrittore Terence Foreman, da sempre schivo e riservato, per aiutarlo a completare la revisione del suo ultimo atteso capolavoro. 
Ma Foreman è una vera sfida: non prova attrazione per le donne, non sopporta le scrittrici di romance e, all'apparenza, ha perduto ogni sua personale fonte d’ispirazione. Che fare? 
Ancora una volta Lara dovrà impegnarsi parecchio, contando solo sulla sua pazienza, sulle sue leggendarie doti diplomatiche e sull'aiuto imprevisto di un impavido taglialegna che ha sempre avuto un debole per gli intellettuali tormentati e spocchiosi...

«Subito dopo l’incrocio sbucheremo a Grand Centre, il quartiere principale.»
            Bisognava ammettere che, nonostante i modi spicci e poco cordiali, il pilota dell’idrovolante era stato di parola e il buon Jim Douane era passato a ritirare la posta, nonché Lara, dopo appena un’ora di attesa al porticciolo. Il suo camioncino era comodo e riscaldato, e lei si sentiva già rinascere, avvolta dal tepore e dalle chiacchiere. «Più a est c’è Medley, il paese che si è sviluppato intorno alla base militare,» continuò Jim, passandosi avanti e indietro tra le labbra uno stecchino mangiucchiato, «mentre se si scende giù, in prossimità del parco naturale, s’incontra la parte più vecchia della città, la Cold originaria. Ormai tutti la chiamano solo Cold, anche se quello non è il suo vero nome, sa?»
            «Uh, no?» Lara si sforzò di ridestarsi dal piacevole abbiocco a cui s’era abbandonata. Sebbene fosse il primo pomeriggio, il sole aveva già iniziato a calare, e i fari del camioncino si riflettevano sulle montagnole di neve rimossa ai lati della strada.
            «Eh, eh, questo lo racconto sempre a tutti i turisti.» Jim sghignazzò, tenendo una mano stretta sul volante e l’altra sul clacson, pronto a spaventare ogni alce desideroso di attraversargli la strada. Doveva avere l’età di suo padre, il colonnello Haralds, e tuttavia la voce strascicata e la barba lunga e ispida lo facevano apparire molto più anziano. «Quando i primi esploratori arrivarono qui, scortati dalle guide dei Piedi Neri, e stiamo parlando del 1790, arrischiarono un bel bagno nel lago. Eh, eh… fu allora che lo battezzarono Coldwater Lake.»

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