PENSIERI E RIFLESSIONI SU “MAKA – IN VIAGGIO VERSO LA SPERANZA” DI SERENA VERSARI

Titolo: MAKA – IN VIAGGIO VERSO LA SPERANZA
Autore: Serena Versari
ebook, 192 pagine
Editore: self-published
Edizione: June 25th 2014 

Trama - Una serie di inspiegabili catastrofi naturali colpiscono la Terra, senza lasciare scampo. Josephine nel tentativo di mettersi in salvo da un terribile terremoto, resta sepolta dalle macerie della sua stessa casa. Viene tratta in salvo da Jarod, un militare dai profondi occhi blu cobalto e dal passato turbolento. Ma cosa sta accadendo al pianeta? Liam, geofisico e migliore amico di Jarod, lo aiuterà a scoprire inquietanti verita sul destino della Terra. Gli eventi e i misteri che man mano verranno svelati, avvicineranno Josephine e Jarod e lei, con la sua semplicità riuscirà a penetrare la corazza che avvolge il suo cuore. 

Il pensiero di Amarilli73

Infine il vecchio che aveva dentro di sé la saggezza del tempo
riprese con il suo tono calmo: «Ci sono due lupi in ognuno di noi.
Uno è cattivo e vive di odio, gelosia, invidia, risentimento, falso
orgoglio, menzogna ed egoismo».
Il vecchio fece di nuovo una pausa, questa volta per dargli modo di
capire quello che aveva appena detto.
«E l'altro?»
«L'altro è il lupo buono. Vive di pace, amore, speranza, generosità,
compassione, umiltà e fede.»
Il bambino rimase a pensare un istante a quello che il nonno gli
aveva appena raccontato. Poi diede voce alla sua curiosità ed al suo
pensiero. «E quale lupo vince?»
Il vecchio Cherokee si girò a guardarlo e rispose con occhi puliti.
«Quello che nutri di più.»
(Leggenda Cherokee)

Maka inizia in uno scenario di paura e devastazione, partendo subito con un ritmo narrativo incalzante e dal taglio quasi cinematografico: una giovane donna, Josephine, viene ritrovata tra le macerie dai militari, dopo che il pianeta è stato semidistrutto e solo pochi superstiti si apprestano a dare un senso all’accaduto. Il governo, nella persona del portavoce Kurt Miller, fornisce una spiegazione ufficiale e invita tutti a ricominciare, cogliendo l’occasione per instaurare un ordine nuovo… Ma questa volontà nasconde in sé dei risvolti inquietanti, come se alla base di tutto vi fosse un progetto preciso, e l’aver fatto tabula rasa del mondo attuale fosse solo il presupposto per ben altro.

E’ l’inizio della fuga per tre giovani che sospettano e non se la sentono di allinearsi, che si trasforma in un viaggio verso la verità dietro al complotto, ma anche verso la scoperta di se stessi, delle proprie origini, dei propri sentimenti.

La prosa è asciutta, veloce, ed è abilmente orchestrata attraverso l’alternanza delle voci dei tre protagonisti: Jo, la ragazza normale ma capace di accettare le sfide del suo destino, Jarod il Burbero, il militare combattuto tra il ricordo del nonno indiano e di un padre che lo ha limitato e oppresso, Liam, lo scienziato ma anche il fedele amico del cuore.

Questo romanzo di Serena Versari è una grande avventura che spazia dalla fantascienza alle leggende indiane, dall’amore romantico all’amicizia, sino alla rabbia per la natura troppo spesso violata e dimenticata. Alla fine del tunnel Maka è un luogo leggendario, una dimensione fisica e al contempo dello spirito, un punto di arrivo definitivo oppure solo di passaggio temporaneo. Una luce che si presta a molteplici interpretazioni, a seconda della sensibilità e della sete di spiritualità del lettore.

La luce del mattino invase la stanza facendomi aprire gli occhi. Ero rannicchiata in un angolo del letto con lo sguardo verso il muro. Non percepivo nessun rumore dietro le mie spalle e avevo quasi timore a voltarmi per paura di non trovare più Jarod al mio fianco, per cui feci scivolare con piccoli scatti, il braccio dietro la mia schiena e cominciai a sfiorare il ruvido lenzuolo. Con mio grande sollievo, trovai una mano ad afferrarmi. A quel punto mi voltai e vidi il suo meraviglioso volto illuminato dai raggi del sole. «Buongiorno», sussurrò con quella voce roca che mi graffiava il cuore. «Buongiorno a te», risposi rifugiandomi nel suo petto. Lui mi strinse a sé appoggiando le labbra sulla mia fronte.



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