Pensieri e Riflessioni su "Lo strano caso dell'apprendista libraia" di Deborah Meyler

Lo strano caso dell’apprendista libraia
di Deborah Meyler
Traduttore: Marseguerra C.
Editore: Garzanti Libri
Collana: Narratori moderni
ISBN: 8811682444
ISBN-13: 9788811682448
Pagine: 348

Trama:
Esme ama ogni angolo di New York, e soprattutto quello che considera il suo posto speciale: La Civetta, una piccola libreria nell'Upper West Side. Un luogo magico in cui si narra che Pynchon ami passare i pomeriggi d'inverno e che nasconde insoliti tesori, come una prima edizione del Vecchio e il mare di Hemingway. Ed è lì che il destino decide di sorriderle quando sulla vetrina vede appeso un cartello: cercasi libraia. È l'occasione che aspettava, il lavoro di cui ha tanto bisogno. Perché a soli ventitré anni è incinta e non sa cosa fare: il fidanzato Mitchell l'ha lasciata prima che potesse parlargli del bambino. Ma Esme non ha nessuna idea di come funzioni una libreria. Per fortuna ad aiutarla ci sono i suoi curiosi colleghi: George, che crede ancora che le parole possano cambiare il mondo; Mary, che ha un consiglio per tutti; David e il suo sogno di fare l'attore. Poi c'è Luke, timido e taciturno, che comunica con lei con le note della sua chitarra. Sono loro a insegnarle la difficile arte di indovinare i desideri dei lettori: Il Mago di Oz può salvare una giornata storta, Il giovane Holden fa vedere le cose da una nuova prospettiva e tra le opere di Shakespeare si trova sempre una risposta per ogni domanda. E proprio quando Esme riesce di nuovo a guardare al futuro con fiducia, la vita la sorprende ancora: Mitchell viene a sapere del bambino e vuole tornare con lei. Esme si trova davanti a un bivio: non sa più se è quello che vuole davvero...

Il mio pensiero:
Oggi vi lascerò qualche mia impressione in merito ad un libro fresco di stampa. Edito lo scorso 28 agosto dalla Casa Editrice Garzanti, questo primo romanzo della Meyler è in grado di far sentire un lettore a casa sua.

Leggerlo sarà come essere cullati dalla dolce atmosfera che solo le vecchie librerie sanno regalare. Ho sempre sognato di aver la possibilità di abbandonarmi alla lettura in un ambiente come quello che La Civetta di New York offre. Vecchi scaffali che creano lunghi e stretti corridoi di interminabili libri datati con addirittura prime edizioni. Libri che hanno fatto la storia, che portano con sé anche le emozioni ed il vissuto di tutti i lettori che hanno potuto accarezzare le loro pagine nel tempo. Libri che non vengono mai gettati anche se malridotti. Romanzi che portano ancora su di sé dediche o magari l'impronta stessa dell'autore.
E una poltrona consunta. Vissuta. Un posto accogliente dove perdersi nelle storie antiche, fantastiche, moderne o reali... e poter estraniarsi dal presente.
Un posto in sintonia con il proprietario e le persone che lo frequentano: George, con la sua mania dello stile di vita vegano; Luke, un ragazzo che esprime i suoi sentimenti attraverso la musica; e poi ancora Mary, David, Nimpo... e altri personaggi che passano, più o meno abitudinariamente, dalla libreria.

Il ritmo della narrazione è lento e pacato, quasi l'autrice volesse coccolare dolcemente i suoi lettori.

La Meyler ci racconta di una giovane ragazza londinese trasferitasi da pochi mesi a New York per motivi di studio.
Esme è una ragazza semplice, che sa apprezzare le piccole cose e cogliere il bello nella semplicità. Una studentessa di arte che si innamora di un affascinante quanto singolare insegnante. Da lui avrà anche un figlio, ma per lei, i nove mesi d'attesa, saranno tutt'altro che privi di imprevisti. Verrà lasciata, ripresa, respinta completamente in balia del carattere volubile di Mitchell.
Per fortuna ha un rifugio speciale in cui non perdere la testa ed il contatto con la realtà: La Civetta. Scoperta durante una delle sue passeggiate da turista, questa libreria diventerà la sua isola di salvezza, il suo punto fermo ed il luogo che la trasformerà in un'attenta libraia. 

Insegna che chi ama così profondamente i libri e ha rispetto per loro, verrà sicuramente ricompensato.

Una storia delicata, dal sapore dolce-amaro... dove il lato romantico è lievemente accarezzato. Non vi nascondo che pensavo il romanzo prendesse tutta un'altra piega. 
Mi ha stupita, sì, ma avrei tanto voluto finalmente un po' di zucchero per Esme!
Offre sicuramente molto spunti riflessivi, ma non aspettatevi una storia d'amore zuccherosa.
L'attenzione piuttosto va a focalizzarsi sulla magica atmosfera ed il fascino impareggiabile delle vecchie librerie, nonché su una New York vista da occhi innamorati della vita.

[...] c’è la Civetta, la libreria dove vado sempre a farmi un giretto. Alcune copie del «National Geographic» traboccano sul marciapiede di fronte alla vetrina, come piccoli tesori gialli che promettono altre ricchezze al-l’interno. Forse perché sembra così insignificante, la Civetta riesce a rimanere una vecchia libreria sgangherata. Staples e Gap, accecati dal loro stesso splendore, non si accorgono quasi della sua esistenza, esattamente come gli altri giganti a caccia di una sede adatta. Ma in realtà brilla come un gioiello scuro in una strada luccicante. È molto facile non notarla, tuttavia ha radici profonde nella città, e mi piace pensare che condivida qualcosa delle imprese più grandi e più antiche. 

Una lettura piacevole resa tale grazie anche alla narrazione ricca di numerose descrizioni dettagliate ed inserite all'interno della storia a regola d'arte dall'autrice.

Un romanzo che mi ha regalato ore piacevolissime in sua compagnia e che non posso che consigliare a tutti gli amici lettori.
Stefania

2 commenti:

  1. Ho acquistato l'ebook in inglese perché costava meno, però iniziavo ad essere scoraggiata dai vari giudizi negativi. Dopo la tua recensione ho nuove aspettative rispetto a questo libro. Non vedo l'ora di immergermi nell'atmosfera della Civetta! :)

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    1. Per chi ama i libri ci sono sicuramente molte immagini sublimi ed un'atmosfera invidiabile. È un po' carente per quanto riguarda la storia d'amore... Ma se lo si legge senza aspettarsi i classici amori zuccherosi, è una buona lettura. Dipende tutto da ciò che cerca un lettore. Mi farai sapere ;) Buona lettura!

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