Pensieri e riflessioni su "L'onda anomala" di Gabriella Imperatori

Titolo: L' onda anomala
Autore: Gabriella Imperatori
Editore: Marsilio
Collana: Romanzi e racconti
ISBN: 8831714546
ISBN-13: 9788831714549
Pagine: 222

Sinossi:
Giovanni, vedovo, compagno di una sua ex studentessa, molto amata ma molto più giovane, ambizioso, egoista, capace di piccole-grandi crudeltà, è un uomo come tanti, incapace di crescere. Non vive, ma si lascia vivere. Quando gli amici e la sua compagna partono per un viaggio esotico lui decide di restare nella casa di montagna. Qui lo raggiungono le notizie e le visioni dell'immane tsunami che devasta i paesi dove la sua donna è in vacanza. Muti i cellulari, decide impulsivamente di partire e cercarla. E il viaggio nello spazio e nel tempo, nel presente e nei ricordi, funziona come un'altra onda anomala, che spazza i detriti della vita e fa apprendere all'eterno Peter Pan il mestiere di uomo.

Il mio pensiero:
L'onda anomala è l'ultimo romanzo della nota autrice veneziana Gabriella Imperatori, edito lo scorso gennaio dalla Casa Editrice Marsilio.

Un piccolo gioiello.
Uno di quei romanzi che mi aveva incuriosita fin da subito per la sinossi dolce-amara e che ho tenuto per un po' sul comodino in attesa del momento giusto per leggerlo.
Uno di quei romanzi purtroppo passato inosservato alla miriade di Blog letterari presenti nella rete (almeno da una ricerca effettuata tramite Google si fatica a trovare recensioni).
Uno di quei libri che ti da proprio per questo ancora più soddisfazione, come se in fondo tu fossi uno dei pochi lettori privilegiati ad aver scoperto un tesoro.

Si legge la trama e subito ci si immagina di imbattersi in tristi storie di perdita e dolore causate da quel triste 26 dicembre del 2004. 
Non è proprio così. Forse il titolo può ingannare un pochino... Anche se, a lettura terminata, sono io che posso aver preso un abbaglio perché quell'onda anomala, andrebbe forse vista fin da subito come una rappresentazione figurata della scossa interiore che investe il protagonista.
Il romanzo infatti altro non è che un viaggio nel presente e nel passato del protagonista Giovanni: un docente universitario di slavistica ormai sulla sessantina che, rimasto vedovo, decide di vivere alla luce del sole la sua storia d'amore (iniziata ancora quando la moglie Margherita era invita) con la giovane Aurora (una sua studente di vent'anni più giovane)... mentre di quel tremendo maremoto se ne inizia a parlare solo nella seconda metà del romanzo, senza appunto comunque risultare l'argomento principale della storia.

Era il mago smagato dei sortilegi buchi.

Certo, l'autrice non mancherà di offrire uno squarcio fin troppo dettagliato sulla tragedia, ma l'attenzione verrà sempre principalmente indirizzata sulla vita di Giovanni. 
Giovanni che da piccolo si innamora dell'ebrea Margherita e le promette di sposarla mentre sono riparati in un fossato durante un pattugliamento dei cacciabombardieri... Giovanni che è capace di piccole crudeltà nei confronti dell'amico Claudio perché invidioso... che tradisce una moglie malata... che si incontra di nascosto con Aurora... ma che anche è capace di una grande crescita interiore, anche se in tarda età, perché infatti si dice spesso che sia l'età a portare saggezza...

[...] ma anche Catullo si era posto domande del genere - se si può (si può!) amare due donne contemporaneamente;

Personaggi veri e reali insomma, che non faticano ad entrare nel cuore di ogni lettore.
Scene di vita vissuta che conquistano e affascinano proprio per la loro spontaneità, naturalezza e realtà.
Ci conduce in punta di piedi nelle case degli altri e ci offre aneddoti toccanti.

Un romanzo che sa conquistare e che personalmente ho letto tutto d'un fiato grazie alla scrittura fluente che non annoia e non appesantisce le pagine.
Un libro che consiglio a chi è alla ricerca di quelle storie vere che regalino anche un finale inaspettato per quanto semplice e plausibile.
Bello, bello, bello.
Ve lo consiglio davvero.
Stefania





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