“L’amore è un rito” di Francesca Borrione – Lettura e incontro con l’autrice

eBook 90 Pages
ISBN-10: 8898426003
ISBN-13: 9788898426003
Publisher: Triskell Edizioni
Publish date: 2013-03-17

Trama - La novella racconta l’incontro, scandito in tre giorni, tra Stella e Harley, in una città estranea a entrambi. La città sul lago. Stella vi si reca ogni anno per incontrare Scott. Una settimana insieme ogni anno da dieci anni. Quella volta, però, Scott è in ritardo. Stella, nell’attesa, inizia a girare per la città, e così incrocia Harley sul suo cammino. Un attore teatrale che fa tappa con il suo musical proprio in città, proprio in quella settimana. Tra i due si sviluppa una improvvisa infatuazione e una delicata storia d’amore, inaspettata per entrambi, mentre sullo sfondo si ricompone lentamente il quadro della storia di Stella e Scott, delle oscurità di Harley, e di come il vero amore possa vincere anche contro il destino.

Il pensiero di Amarilli73:
Dopo che questo blog ha già recensito alcuni brevi racconti di Triskell Edizioni (una neonata, ma molto interessante, casa editrice digitale), sono più che felice di condividere il mio pensiero di lettrice sul primo racconto lungo appena uscito in versione e-book (prezzo € 2,99).

“L’amore è un rito” è un prezioso viaggio di novanta pagine nella vita di Stella, una donna che da dieci anni, suo malgrado, ha volontariamente accettato di essere l’Altra, di amare in modo clandestino “tra ombre e silenzi”, per cinquantuno lunghissime e solitarie settimane. E tutto questo per poter sentirsi l’unica per una sola settimana di vacanza all’anno, insieme all’uomo che ama disperatamente.

Francesca Borrione ci accompagna in punta di piedi nell’ultima settimana al lago di Stella, ad attendere ancora una volta il suo amato, rinchiusa in una pensioncina di terza classe, a struggersi perché lui è in ritardo, a sbirciare continuamente un cellulare che non suona.

Dimenticata, forse, ma non cancellata. Stella aveva solo bisogno di ritrovare i propri colori.

Non si può fare a meno di provare simpatia per questa donna che si sta lentamente consumando per amore, così come al contempo non si può non provare un crescente disprezzo per Scott, il marito e padre di famiglia per cui Stella ha sacrificato i suoi anni migliori.

Ma spesso le cose non sono così come appaiono alla prima impressione, e, pagina dopo pagina, dovremo fare i conti con i segreti di Stella, di Scott e di Harley, l’ombroso ma affascinante terzo lato di un triangolo d’amore molto sofferto.

Di più non voglio dire, perché “L’amore è un rito” merita di essere letto tutto d’un fiato, assaporando i colpi di scena e le continue sfumature di una prosa quasi perfetta, trasparente, elegante, capace di colpire al fuoco con piccole frasi fatali.

Lettura assai consigliata per le anime romantiche che credono ancora nella possibilità di ricominciare.

***

Approfitto di questa splendida lettura, per farvi conoscere anche l’autrice.


Benvenuta Francesca!
Prima di tutto, vorrei "indagare" sul tuo rapporto con la scrittura? La consideri la classica valvola di sfogo, un punto d'arrivo del tuo presente, o ti proponi mete più ambiziose per il futuro?
Scrivere è sempre stato per me un modo di esprimermi. In certi momenti è stato anche un modo per esorcizzare le mie paure, i miei fantasmi, il passato. Un modo di staccarmi dalla realtà e lasciare correre la fantasia dove il quotidiano, per forza di cose, non può arrivare. Non ho mete né ambizioni in merito alla scrittura, in quanto scrivo a prescindere dall’idea di pubblicare i miei lavori. Mi sento particolarmente fortunata ad avere trovato un editore così serio ed entusiasta come la Triskell, e tutto ciò che di buono segue è il frutto –credo- dell’impegno di tutti. Così come mi sento fortunata e appagata al pensiero che ci sia qualcuno, là fuori, che legge e apprezza le mie storie. È una bella sensazione.

Ci puoi rivelare qualcosa sulla tua formazione? Quali sono i tuoi generi letterari favoriti? E le tue fonti di ispirazione?
Non ho un genere letterario che preferisco, nel senso che leggo di tutto, anche se ovviamente non tutto mi piace. I miei gusti spaziano molto tra classici e contemporanei e narrativa di genere. Sono una lettrice senza pregiudizi. Sono cresciuta con i romanzi di Jane Austen, anche se ho imparato ad amarli veramente solo da adulta, come hanno un significato le opere di Dostoevskij, l’Antologia di Spoon River e la poesia di Sylvia Plath. Leggo anche moltissimi romance; per ragioni diverse le mie autrici preferite sono Katie Fforde, Sophie Kinsella e Lisa Kleypas.
Ho una passione per James Ellroy, infine. Adoro come scrive e in più, da appassionata di storia americana, trovo fantastico come racconti l’America passata e presente.
In generale, mi piace uno stile asciutto, minimalista eppure toccante, come quello di Alice Munro o Susan Minot.

Confesso che più di una volta, leggendo "L'amore è un rito", ho temuto di imbattermi nella tragedia. Ami la tentazione di rischiare con i tuoi personaggi, o sei anche tu una fan del lieto fine a tutti i costi?
Amo l’happy ending e quel filo più o meno esile di speranza che si offre al lettore. Per ciò che riguarda “L’amore è un rito”, volevo precisamente che fosse il racconto di una rinascita, di un risveglio umano prima che sentimentale. Forse il senso di tragedia è un po’ dettato dal passato che incombe sui personaggi, come un’ombra che li trattiene dal guardare avanti.
Rispetto all’obbligatorietà del lieto fine, penso dipenda dal tipo di storia e anche da come questa si sviluppa tra le mie mani. Io stessa parto magari con l’idea di arrivare a un certo tipo di finale, o di soluzione. Diciamo che si tratta di un auspicio, perché a volte, mentre scrivo, vedo che la storia prende svolte inaspettate e anche i personaggi ‘agiscono’ di conseguenza. Quello che più mi preme è che non ci siano forzature, cioè che sia la narrazione che l’evoluzione dei personaggi rimangano coerenti.

C'è qualche elemento autobiografico più o meno nascosto?
La storia è chiaramente di finzione, ma c’è sempre qualcosa di me, tra le righe, perché è così che scrivo. Attingo alle emozioni, agli stati d’animo, anche ai miei desideri. Sono anche una fan del musical theatre e la scelta di introdurre Wicked come mezzo narrativo e occasione di incontro per i personaggi è dettata proprio da questa mia passione.

Infine, angolo anteprima: so che, sempre per la Triskell edizioni, uscirà a breve un tuo romanzo. Puoi anticiparci qualche dettaglio?
Il titolo è “L’uomo che attraversò il tempo per me” ed è la riedizione, debitamente aggiornata e rivista, del romanzo già pubblicato nel 2008, cui ora la Triskell concede una seconda occasione di farsi leggere e, speriamo, apprezzare!
Brevemente, è la storia di Selma, una ragazza impaurita di prendere in mano la propria vita. Selma è piena di sogni che vede realizzarsi solo nei suoi film preferiti, finché un giorno una inaspettata serie di incontri le offrirà l’occasione per imparare a rimettersi in gioco, confrontarsi con le illusioni della propria immaginazione, aprirsi alla vita e al rischio di innamorarsi davvero.

In bocca al lupo, quindi, in attesa di leggere “L’uomo che attraversò il tempo per me”!
Amarilli73

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