Pensieri e riflessioni su LEGAMI DI TERRA di G.N. Chevalier

Nel 1918, Michael McCready torna dalla guerra con un unico obiettivo: perdersi nella ricerca del piacere. Un tempo giovane studente di medicina promettente, Michael ha sepolto i suoi sogni insieme ai corpi spezzati degli uomini che non è riuscito a salvare. Fuggito da New York per preservare l’unica relazione che per lui ha ancora valore, assume l’incarico di giardiniere in una tenuta di campagna, ma ben presto scopre che la casa nasconde segreti e dolori. Mentre Michael cura i giardini trascurati della tenuta, il suo solitario datore di lavoro riporta alla luce ricordi che Michael vorrebbe disperatamente dimenticare.
Il corpo di John Seward è stato menomato dalla guerra insieme alla sua volontà di guarire, fino a quando una crisi familiare lo convince a proseguire le cure. Così come la salute e le prospettive di John migliorano sotto la cura di Michael, l’animosità cede il passo alla comprensione. Lui e John scoprono che la loro battaglia per imporre la propria volontà si sta trasformando in qualcosa di più forte, ma la paura potrebbe impedire loro di trovare speranza e guarigione l’uno nell’altro.


Titolo: Legami di terra
Titolo originale: Bonds of Earth
Autore: G.N. Chevalier
Traduttore: Laura Di Berardino
Editore: Triskell Edizioni
ISBN: Edizione Ebook 978-88-9312-063-0
Lunghezza: 241
Collana: Storico – XX Secolo
Genere: M/M
Uscita: 25 aprile 2016

***

Michael sentì il corpo stretto a sé fremere sotto il braccio, percepì il solletico caldo delle lacrime contro la sua pelle, la camicia bagnarsi. Seward gli strinse la mano convulsamente, la sua presa forte e feroce. Con gli occhi che pizzicavano, Michael seppellì il suo viso tra i capelli morbidi di Seward, mentre intorno a loro i ragazzi e le ragazze sospiravano, l’uno nella bocca dell’altro, facendo promesse di amore eterno al buio.

Sono davvero combattuta nel dare un giudizio a questo libro. 
In realtà è stato un libro stupendo - ma davvero stupendo - per tre quarti di libro, facendomi emozionare e trepidare per la storia di Michael e Seward, due uomini accomunati dall'essere reduci di guerra, con ferite fisiche ma anche non visibili, e da un pesante segreto che ha quasi distrutto la loro vita precedente. 
Per entrambi l'omosessualità è anche un terribile macigno sulla vita futura, soprattutto perchè - a prescindere che uno sia povero e che l'altro ricco - le loro famiglie non sono state in grado di accettarli, facendoli vivere con l'incubo costante di essere scoperti.
Un'altra epoca, stessi pregiudizi. 
E quindi finchè dura lo scontro/seduzione, dolcezza/caparbietà, con un gioco del "vediamo chi tra noi ha la cicatrice più brutta", mi sono appassionata e commossa in più di un punto.
Stavo quindi avviandomi deliziata al finale, ma all'improvviso il libro ha cominciato a perdere di mordente e a rallentare.
Non ci sono più soltanto i due protagonisti, ma le loro carriere e altri fatti paralleli, con forse troppa carne al fuoco. E una certa confusione in agguato.
Forse è stata una mia impressione personale, ma mi è parso che l'autrice non avesse le idee ben chiare su come terminare. 
Peccato, perchè come ho detto all'inizio è stato un cinque stelle pieno fino a tre quarti di libro.
Quindi lo consiglio comunque in lettura, fatta questa precisazione.

Michael emerse dalla camicia e trovò Seward che lo fissava avidamente. «Sei così… » mormorò questi, poi lasciò che la punta delle dita completasse il pensiero, parlando con carezze piuttosto che con le parole. Le sue mani cantarono lodi al corpo di Michael, e Michael alzò lo sguardo e vide quegli occhi che lo fissavano disperatamente, senza capire. Avrebbe voluto protestare, perché non era degno di quel livello di riverenza.
Amarilli73

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