Pensieri e riflessioni su IN SELLA COL DIAVOLO di K.A. Merikan

Dopo un’infanzia desolata e all’insegna degli abusi, seguita dal suicidio della madre, Lucifer si è ritrovato solo al mondo, costretto ad arrabattarsi per andare avanti giorno dopo giorno. Suo padre, presidente del Coffin Nails Motorcycle Club, non gli ha mai prestato né attenzioni né affetto. Per questo, quando i Nails si presentano al locale dove lavora come spogliarellista e tuttofare, l’ultima cosa che Lucifer si aspetta è di finire sotto la custodia di Denti, il vice presidente del club, famoso per i suoi spietati interrogatori. L’uomo è la bestia più sexy che il ragazzo abbia mai visto, ma è anche più vecchio ed eterosessuale – insomma, un prurito che Lucifer non ha speranze di grattare.
La vita di Denti è finita dodici anni fa, col brutale omicidio del suo ragazzo. La polizia non ha mai trovato i colpevoli, e tutte le piste si sono rivelate vicoli ciechi; ostinato nel perseguire la propria giustizia, e intenzionato a ritrovare la pace, l’uomo si è unito ai Coffin Nails. Peccato che ad anni di distanza, il caso rimanga aperto, e il fuoco della vendetta continui a consumarlo.
Finché di punto in bianco, Denti non si ritrova a fare da babysitter a un adolescente che nasconde ferite profonde e ha un talento per la fuga. Si è ripromesso di non affezionarsi mai più a nessuno, ma il ragazzino, così sfacciatamente gay, ha bisogno della sua protezione per sopravvivere nel club dei Nails. E ogni giorno che passa, Denti si sente più attratto da quegli occhioni blu… Ma è fuori questione andare a letto col figlio del presidente, anche quando diventa evidente che quella fra loro non è una semplice attrazione fisica.
Quello che Denti non sa è che Lucifer potrebbe anche essere la chiave per trovare la pace mentale che tanto disperatamente insegue.

ATTENZIONE Contenuti espliciti: versamenti di sangue, sesso, parolacce, violenze di vario tipo. Uso inappropriato di strumenti dentistici e latte.
Temi: prostituzione, centauri fuorilegge, crimine organizzato, omofobia, problemi famigliari, coming-out, punizioni corporali, trafficanti d’organi, differenza d’età, ferite da guarire.

Autore: K.A. Merikan
Titolo: IN SELLA COL DIAVOLO
Traduttore: Martina Nealli
Genere: gay romance, dark, contemporaneo

***

Era un pirata. Non di quelli che si vedono nei film di Hollywood, no – gli occhi verdi di quest’uomo erano talmente selvaggi che Luci lo immaginava dar fuoco alla sua stessa barba. Come Barbanera. O torturare la gente come si faceva una volta, spingendo i malcapitati lungo la passerella che dava sul mare aperto, e ridere come un cattivo dei cartoni mentre le vittime venivano ridotte a brandelli di carne, sangue e ossa. 

Devo dire che ho iniziato la lettura piena di curiosità e pure titubante, perché qualcuno mi aveva descritto questo libro come crudo, persino “estremo”. 
Ora, diciamo che non mi diletto (almeno quotidianamente) a leggere di risse, torture e gang di motociclisti-satanisti, però posso dire di aver superato la prova senza troppe ricadute psicologiche. Anzi, io l’ho trovata una lettura molto gradevole, a tratti persino divertente. 
Lucifer è semplicemente ADORABILE. E’ vero, è mooolto stereotipato, da un lato ragazzina-fragile e dall’altro arrapato perenne (della serie:sarò pure giovane ma adesso che l’ho provato voglio solo quello), però è abbastanza comprensibile che con quella sua boccuccia cattiva, quel suo corpicino esile ma elastico, e i lunghi capelli d’oro, faccia perdere la testa al nostro simil serial killer, piuttosto sexy, e con una forte somiglianza con Jason Mamoa. 
Voglio dire: le autrici sapevano ciò che facevano quando hanno messo insieme i due, pescando nel torbido di fantasie unisex di lettrici e lettori… 

La storia è originale, con la sua dose di introspezione, dolori familiari, legami di club, intrighi e loschi affari, abusi giovanili e pure qualche pregiudizio omofobo tra i motociclisti barbuti e tatuati, per non parlare.. ops di cadaveri (ma non troppi) sullo sfondo. 
Fino a tre quarti del libro, quattro stelle piene, anche per merito di un’ottima traduzione, corretta e curata. Nell’ultima parte ho ravvisato per mio gusto un eccesso di sesso (??). 
Lo so, prima i due si erano dovuti contenere, c’era una certa aspettativa, e magari dopo tanta tenerezza mi ero dimenticata di trovarmi pur sempre in mezzo ai Coffin Nails Motorcycle Club. Quindi non sono stata turbata dal genere “estremo”, ma sono forse un po’ arrossita (ma ho detto FORSE… ) di fronte alla carrellata quasi infinita di sgroppate, acrobazie di parti fisiche, motori su di giri, ecc. 
Comunque lo segnalo per una lettura diversa e di buon livello. 

Denti non era un angelo. E tuttavia non lo giudicava. Lo lasciò piangere fino a consumarsi gli occhi, lo strinse forte finché non si addormentò, stravolto e a un passo dall’emicrania. Nessuno gli avrebbe fatto del male finché c’era Denti a proteggerlo. 
Amarilli73

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