Pensieri e Riflessioni su "L'estate nera" di Remo Guerrini


Titolo: L' estate nera
Autore: Remo Guerrini
Editore: Newton Compton
Collana: Nuova narrativa Newton
ISBN: 8854153494
ISBN-13: 9788854153493
Pagine: 432

Massimino, Eva, Attila, Saturnina e poi Canavesio, Federico, Santino e Giusi sono ancora dei bambini durante quella torrida estate del ’62.
Di giorno scherzano e scorrazzano per le strade di Altavilla, un paesino del Monferrato, e la sera dopo cena Carosello e a letto. Hanno solo dodici anni ma si sentono già grandi su quel muretto e perseguitare Beniamino il matto, per sentirlo imprecare e urlare, all’inizio è solo un gioco innocente e nessuno pensa davvero che finirà male durante quella maledetta domenica d’agosto, mentre imperversa un terribile temporale.
Passano trent’anni e il macabro ritrovamento dei resti di Beniamino nel cimitero di Altavilla rimette in moto i ricordi. E quei ragazzi del 1962, che la vita ha disperso e allontanato, sono costretti a ritrovarsi nei luoghi della propria infanzia. Diventando i protagonisti di una imprevista, improvvisa, orribile resa dei conti.

Da questo libro il film in uscita Eppideis
con Gianmarco Tognazzi

Il mio pensiero:
"L'estate nera" è il nuovo romanzo di Remo Guerrini che riconferma l'autore tra i più bravi scrittori contemporanei. Edito lo scorso 11 luglio dalla Casa Editrice Newton & Compton, questo libro non è un semplice giallo, ma anche un romanzo di costume.

L'autore è in grado di catturare il lettore fin dalle prime pagine grazie all'accurato squarcio realistico che presenta sugli anni Sessanta. 
Nonostante Altavilla sia un paesino di fantasia, idealmente posto in Piemonte, nel Monferrato, la vita che viene dipinta da Guerrini è ricca di dettagli e particolari su quegli anni in grado di raccogliere senz'altro consensi e sorrisi tra il pubblico che ricorderà la propria giovinezza.

A Saturnina si inumidirono gli occhi. Il telefono del bar Italia era uno scatolone di plastica nera appesa al muro, nel retro, dove c'erano anche i biliardi e circolavano solo uomini.

Un romanzo che può benissimo essere diviso in due parti e che, soprattutto nella prima metà, offrirà l'impressione di assistere ad un cortometraggio in bianco e nero dove i protagonisti principali, oltre al paesino di Altavilla con la sua routine, sono dei ragazzini di dodici e tredici anni.  
Massimino, Eva, Attila, Saturnina, Canavesio, Federico e Santino li conosciamo poco più che ragazzini, nella calda estate del '62 e li incontriamo nuovamente a distanza di trent'anni, ai giorni nostri, costretti tutti a riunirsi ad Altavilla per affrontare un vecchio fantasma del passato e fare i conti con la loro coscienza.

Tutti ben caratterizzati e descritti, pare quasi di averli conosciuti veramente. Il magro e smilzo Massimino, con l'aria da saputello data da quei grandi occhialoni, nonché la mente del gruppo, Attila il duro della squadra, Evina la rossa tutto pepe, Saturnina la pacioccona, Canavesio il puzzone, Federico il bonaccione e Santino lo spione.

Come passano l'estate i ragazzi di un paesino di campagna negli anni '60? Sicuramente non davanti alla Playstation o al pc, visto che non erano nemmeno ancora stati inventati... Qualcuno si diverte ad andare in esplorazione nei boschi, qualche altro si distrae dando fastidio ai piccioni o ai topi di campagna... si sta seduti sui gradini del bar sport a mangiare camillini e ad ascoltare le discussioni dei grandi; ci si rende utili sparecchiano i tavoli del bar nella speranza di recuperare per sé qualche fondo di bottiglia di vino avanzato dagli adulti da bere di nascosto... Ma per quell'estate nera, il passatempo preferito dei nostri protagonisti sarà quello di architettare l'omicidio perfetto (con tanto di giuramento dei partecipanti firmato con il sangue).

Eh sì, perché ogni piccolo paesino ha la sua pecora nera che, nonostante non faccia del male ad alcuno, la sua sola presenza infastidisce tutti. Attenzione pertanto puntata sul povero Benni. Beniamino è un vecchio uomo che vive da solo ai margini di Altavilla in un vecchio cascinale, ormai lasciato allo sfacelo (La Megliora). Dipinto come un barbone uso a vivere nella sporcizia e di scarsa intelligenza diverrà il bersaglio dei nostri ragazzi. Chi per un motivo, chi per un altro, tutti saranno alleati nell'architettare insieme un modo per ammazzarlo.

E fu così che in quel lontano 17 giugno del 1962 il corpo del vecchio Benni venne rinvenuto privo di vita in un pozzo... Si pensò subito ad un tragico incidente e ci si occupò di accompagnare il prima possibile al Campo Santo il povero Beniamino. Non che tutta Altavilla lo odiasse... semplicemente erano tutti felici di non trovarselo più tra i piedi.

Trent'anni dopo però, durante le esumazioni di alcune salme programmate dal Municipio, tra le quali vi era anche quella di Beniamino, il medico condotto del paese solleverà il pericoloso dubbio sulla circostanza della morte del povero contadino. Tragico incidente o delitto? 

Il dubbio è la chiave di tutto, e l'arma più crudele...

Così l'autore ci catapulta, con un salto di trent'anni, nell'Altavilla degli anni '90 dove i nostri protagonisti sono alle prese con i fantasmi del loro passato, tornati al paesino di nascita per far luce sugli avvenimenti di quel giorno.

Un romanzo unico ed indimenticabile, che sa colpire il lettore e lascia il segno nelle coscienze.
Come infatti mi capita sempre a lettura di un bel libro conclusa, i nomi dei personaggi e gli avvenimenti resteranno fermi nella mia memoria per moltissimo tempo. Sarà difficile che mi dimentichi di questa nera estate del '62, che non solo lascia il segno nell'anima e nelle vite dei protagonisti, ma colpisce al cuore anche il lettore.

Il finale poi lascia a bocca aperta. Una degna conclusione con l'amaro in bocca.

Agli amanti del genere dico: non potete perdervelo. A chi è alla ricerca di un'avvincente lettura estiva che tenga incollati alle pagine per offrire un mistero tanto ben congegnato, posso senz'altro consigliare "L'estate nera" senza esitazioni. Non vi troverete pentiti.
Stefania

2 commenti:

  1. Molto interessante :-) Me lo segno come prossima lettura!!

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    1. Poi mi farai sapere ;)
      A me è piaciuto moltissimo. Mi ha spiazzata e soprattutto l'autore dipinge gli anni Sessanta in modo davvero realistico.

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