Teaser Tuesday (88)
Ed ecco che torna, dopo una settimana di pausa, la Rubrica settimanale Teaser Tuesdays, ideata da MizB del Blog Should Be Reading a cui anche questo Blog aderisce.
In cosa consiste?
1. Prendi il libro che stai leggendo
2. Aprilo a una pagina a caso
3. Condividi un breve spezzone di quella pagina ("Teaser")
4. Fai attenzione a non scrivere spoilers!
5. Riporta anche il titolo e l'autore così che i tuoi lettori possano aggiungere il libro alla loro wishlist se sono rimasti colpiti dall'estratto.
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Per questa settimana il mio teaser è tratto da:
Titolo: L' estate nera
Autore: Remo Guerrini
Editore: Newton Compton
Collana: Nuova narrativa Newton
ISBN: 8854153494
ISBN-13: 9788854153493
Pagine: 432
Sinossi:
Massimino, Eva, Attila, Saturnina e poi Canavesio, Federico, Santino e Giusi sono ancora dei bambini durante quella torrida estate del ’62.
Di giorno scherzano e scorrazzano per le strade di Altavilla, un paesino del Monferrato, e la sera dopo cena Carosello e a letto. Hanno solo dodici anni ma si sentono già grandi su quel muretto e perseguitare Beniamino il matto, per sentirlo imprecare e urlare, all’inizio è solo un gioco innocente e nessuno pensa davvero che finirà male durante quella maledetta domenica d’agosto, mentre imperversa un terribile temporale.
Passano trent’anni e il macabro ritrovamento dei resti di Beniamino nel cimitero di Altavilla rimette in moto i ricordi. E quei ragazzi del 1962, che la vita ha disperso e allontanato, sono costretti a ritrovarsi nei luoghi della propria infanzia. Diventando i protagonisti di una imprevista, improvvisa, orribile resa dei conti.
Un altro limite preciso era quello che divideva i maschi dalle femmine: i ragazzi facevano mucchio verso sinistra, e chi aveva una panca a disposizione ci invitava gli amici, proprio come se fosse stato un salotto. Le ragazze invece andavano a destra. I ragazzi inoltre stavano più indietro (il massimo della virilità consisteva nel sistemarsi a braccia incrociate accanto all'acquasantiera che era a un metro dal portone, con l'aria di dire al Signore "sono qui per farti un piacere, ma posso andarmene quando voglio") e potevano tener d'occhio, anche se di sbieco, le ragazze e controllare se a qualcuna il vestito tirava sul culo, o se si vedeva il segno delle mutandine, specie d'estate quando le gonne erano più leggere.
Come tutte le altre domeniche, quel 17 giugno Santino si accucciò dietro alla tenda di velluto, mangiata da generazioni di tarme, che stava a sinistra nell'abside e dalla quale sbucava il prevosto quando andava all'altare.
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