Pensieri e riflessioni su “IL FASCINO DEL PECCATO” di Aimee Agresti

Titolo: Il fascino del peccato
Autore: Aimee Agresti
Traduttore: Lionetti C.
Editore: Nord
Collana: Narrativa Nord
ISBN: 8842919322
ISBN-13: 9788842919322
Pagine: 464

Trama
Colonne di marmo, scalinate vertiginose, lampadari di cristallo: finalmente il Lexington Hotel sta per tornare al suo antico splendore. E, per la giovane Haven, la riapertura dello storico albergo di Chicago rappresenta un'opportunità imperdibile. Dopo una durissima selezione, la ragazza è stata infatti assunta come fotografa: ben presto, potrà entrare in contatto con molti personaggi influenti e iniziare così una carriera di successo. Bastano pochi giorni, però, perché Haven si renda conto che quel lavoro nasconde un lato da incubo, fatto di orari assurdi, meschinità e richieste impossibili da soddisfare. Per fortuna il suo supervisore, Lucian, è una persona molto comprensiva, oltre che un uomo incredibilmente affascinante... Determinato, ambizioso e sempre circondato da splendide donne, Lucian è un vero seduttore ma, benché sia molto attratta da lui, Haven non vuole essere l'ennesima conquista e, soprattutto, non si fida. Sarà per il mistero che circonda alcune zone dell'albergo - dove Lucian le proibisce di andare -, per l'asprezza con la quale lui a volte rimprovera i colleghi o per il fatto che non voglia mai essere fotografato? E come se la gentilezza e la disponibilità di Lucian fossero una facciata, una maschera dietro cui si cela un animo oscuro e molto pericoloso...

Il pensiero di Amarilli73

Prima di accingermi alla lettura di questo “Illuminate” mi era forse sfuggito il target di lettori.
Ora, se questo fosse un romanzo prettamente rivolto a un pubblico di 15-16 anni, magari potrebbe essere anche un fantasy discreto (quindi, per correttezza, occorreva specificare Romanzo per ragazzi); invece, la copertina e la trama sono assolutamente FUORVIANTI e fanno nascere ben più alte aspettative.

Al dunque, una banalissima sedicenne ignara di custodire in sé poteri straordinari (a dire il vero, non ben definiti e neanche così utili ai fini della narrazione) si trova suo malgrado nel covo – addirittura – del principe degli inferi e dei suoi seguaci.

Uno si chiede dove sia vissuta sinora l’autrice, perché i diavoli sono fotomodelli bellissimi e tentatori (?) e il loro luogo di reclutamento preferito è… tremate, tremate… una discoteca dove propinano ai giovani di belle speranze cocktails drogati per irretirli…
E se questa è l’originalità della trama, il tutto è poi descritto con un tono noiosissimo, i dialoghi sono deprimenti e didascalici, la protagonista sembra dura di comprendonio (gli eventi si succedono tutto intorno e lei per trecento pagine continua a rimuginare: ma sta accadendo per davvero? Perché io?), e non ci sono veri colpi di scena perché il lettore può indovinare da solo gli sviluppi circa due capitoli prima.

In conclusione, una storia insipida.

Se poi si pensa che dovrebbe essere pure il primo capitolo di una serie, non resta che dire: ronf, ronf, per carità.
Amarilli73

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