Thursday's Book: il libro del giovedì (141)

Buon giovedì a tutti!
Questa sera vorrei proporvi il racconto autobiografico di Susanna Fioretti, Involontaria. Avventure umane e umanitarie.
La Fioretti è un'operatrice umanitaria ed esperta del ministero degli Affari Esteri delegata della croce rossa in Afghanistan dal 2002 al 2012 come responsabile dei programmi di aiuto alle donne. Tornata in Italia, ha deciso di pubblicare un libro che raccontasse la sua esperienza: non solo le storie di vita nelle quali si è immersa, ma anche il suo stesso cambiamento interiore. 
Proprio grazie ad una profonda e minuziosa analisi, la Fioretti porta alla luce la difficoltà del ruolo di volontario. Lentamente, le motivazioni personali che l'hanno portata alla scelta radicale di allontanarsi dalla sua famiglia per prendersi carico di situazioni fragili cambiano e la stessa autrice si accorge di aver lei stessa rivoluzionato il suo pensiero e di aver trovato uno scopo più razionale e meno soggettivo che la porterà verso una crescita personale ed interiore tale da modificare la sua vita.
Il cambiamento è stato così grande che la Fioretti  insieme ad altri esperti di cooperazione internazionale ha fondato la Nove Onlus, associazione non- profit che si occupa a tutt'oggi di aiuti umanitari, educazione e sviluppo socio economico. 
Ora vi lascio alla scheda del libro, vi ricordo che, in caso vogliate partecipare alla rubrica e fare voi una segnalazione, basta lasciare un commento al post oppure mandare una mail a illibrodelgiovedi@gmail.com. Il vostro consiglio sarà pubblicato in questo spazio dedicato. A presto e buona lettura!

Titolo: Involontaria. Avventure umane e umanitarie
Autore: Susanna Fioretti
Editore: Einaudi
Collana: Einaudi. Passaggi
EAN: 9788806203863
ISBN: 880620386X
Pagine: 292

Sinossi:
Pescatori in un arcipelago dello Yemen colpito dallo tsunami, donne analfabete che tentano di lasciarsi alle spalle i burqa nell'Afghanistan post talebano, famiglie sopravvissute a un devastante terremoto in India, bambini minacciati dalla carestia nel deserto della Mauritania, piccole storie fra le capanne di un villaggio del Mozambico, guerriglia in Sud Sudan e, sullo sfondo, il Mediterraneo. Susanna Fioretti racconta missioni umanitarie intrecciate a vicende personali, facendo emergere tra le righe le differenze tra il "nostro" mondo e quello islamico. C'è passione e una vena d'ironia nel modo in cui descrive il lavoro che, per oltre dieci anni, l'ha tenuta lontana da amici e parenti, soprattutto dai figli le cui mail entrano ed escono dalle pagine del libro, insieme a ricordi di un'agiata vita romana e avventure ecologico-sentimentali in un'isola greca alla Durrell. Spesso le rinfacciano: "tutti bravi a occuparsi dei bambini indiani ma ai nostri vecchi chi ci pensa", e lei stessa s'interroga sulla sua scelta, le sconfitte subite, i limiti della burocrazia umanitaria. Perché "cooperando" si diventa responsabili di vite molto fragili, eppure dotate di una forza esemplare. È nello scambio che sta uno dei sensi dell'azione umanitaria, in cui a volte si prende più di quanto si dà.

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