Pensieri e riflessioni su STOCCATA FINALE di Mary Calmes

La vita non è mai stata facile per Duncan Stiel. La sua infanzia è stata un incubo. Il suo lavoro come poliziotto sotto copertura lo obbliga a nascondere la sua vera natura e, di tanto in tanto, lo fa finire in ospedale. Quando finalmente incontra l’uomo perfetto, non è una sorpresa che tutto vada completamente a rotoli. Quello che Duncan non si aspetta è che l’ostacolo più grande da superare prima di poter vivere la sua storia con Aaron Sutter è quello che porta dentro di sé.
Tutti pensano che Aaron abbia tutto: bellezza, soldi, fama e un successo incommensurabile. Tutti tranne lui. Alla fine di ogni giornata, lontano dai flash, con le questioni di affari risolte e mentre gli amici tornano alle loro vite, Aaron si ritrova sempre solo. Nel momento stesso in cui incontra il travolgente detective Duncan Stiel, sa che farà di tutto per tenerlo con sé. Quando però capisce che i soldi non bastano a comprare la felicità, deve trovare la forza per regalare a Duncan qualcosa di molto più importante: il suo cuore.

Autore: Mary Calmes
Titolo: STOCCATA FINALE
Titolo originale: Parting Shot
Serie: Questione di tempo - A Matter of time #7
Editore: Dreamspinner Press
Genere: contemporaneo, M/M
Pagine: 234
Copertina: Reese Dante
Traduzione di: N.A.M.
Uscita: 24 maggio 2016


***

Con i denti seguì il muscolo teso al lato del mio collo, facendomi tremare le gambe. “E giusto perché tu lo sappia, anch’io non l’ho fatto con nessuno.”
Piegai la testa per guardarlo negli occhi. “La dice lunga, no?”
“La dice tutta,” disse, indietreggiando, lasciandomi andare.


Ok, che altro dire? Colpita e affondata.
Questa serie mi è piaciuta in modo discontinuo, e a mio parere gli ostacoli principali sono stati proprio la logorrea e le condotte estenuanti di Jory superperfettino.
Stavolta lui non c'è e il libro, infatti, ne guadagna parecchio. Finalmente una vera storia d’azione, senza rallentamenti, con due personaggi a tutto tondo.
L’elemento che ho apprezzato di più è stato proprio il perfetto equilibrio di questa nuova coppia: Aaron e Duncan sono entrambi squali nel loro mondo, uno – il miliardario – abituato a vedersela con avversari economici e intrighi familiari, l’altro – il detective – formato da decine di missioni sotto copertura e con una notevole dote di cicatrici a testimoniarlo.
Entrambi sono due uomini di spessore, entrambi portati ad avere il controllo della situazione e a dominare il partner. 
Ecco perché l’avvio della loro relazione, il misurarsi e il saggiarsi a vicenda, valutando determinazione e punti deboli l’uno dell’altro, attribuisce un sapore particolare a tutto il resto della storia.
Non so davvero dire chi mi sia piaciuto di più: ciascuno dei due è forte e coraggioso, ma dimostra anche un’inaspettata inclinazione alla tenerezza, quando serve.
Le scene insieme sono davvero belle. Quando poi Duncan finge di fare il sottomesso docile docile per esigenze di indagine…
Ah. Sospiro. Ah. 
Diciamo che ho parecchio apprezzato questa chiusura/spin-off che ci ha regalato la Calmes.

Fu un abbraccio intenso e sensuale e mi sembrò quasi che un altro pezzo del mio cuore avesse lasciato il mio petto per andare a vivere nel suo. 
Non potevo più impedirmi di innamorarmi di lui. 
Aaron Sutter era quello giusto e nessun altro sarebbe andato bene.

Amarilli


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