Pensieri e riflessioni su BUGIE E SEDUZIONE di Allison Cassatta


La vita di Jason è orribile. Prima Jansen, il suo migliore amico, il ragazzo di cui era innamorato, si sposa con un uomo che lui considera la feccia della terra. Poi deve vedersela con un collega che ha una cotta pazzesca per lui. Gestisce una gastronomia durante il giorno e il palco di un night club la notte. Per lui, il caos è uno stile di vita: nulla potrebbe renderla peggiore. Fino a quando al club non incontra una celebrità locale, presumibilmente etero, e i suoi veri problemi iniziano.
Bradley Britt ha tutto: fama, una casa in periferia, una moglie e una bimba piccola. Nessuno sa che è tutta una copertura per nascondere ciò che è realmente. Jason è una tentazione e Bradley teme che il loro primo incontro non sarà l’ultimo. Pur sapendo che sta mettendo a rischio il suo mondo falso, non riesce a non innamorarsi di Jason. 
Essere completamente onesto metterà in pericolo tutto quello per cui Bradley ha lavorato, ma affrontare la realtà è la sua unica possibilità di essere davvero felice.


Titolo: Bugie e seduzione
Serie: Peccato e seduzione, #2
Autore: Allison Cassatta
Cover Artist: Allison Cassatta
Traduttore: Ugo Telese
Editore: Dreamspinner Press
Pagine: 214
ISBN-13 978-1-63477-484-0
Uscita: 16 maggio 2016

***

Nel momento in cui vide il viso stupendo di Bradley Britt, tutte le complicazioni del mondo sembrarono svanire. Anche le difficoltà di stare con lui erano scomparse, come se non fossero mai esistite. 
Qualcosa di primitivo e imperativo, come una fame insaziabile, germogliò dentro Jason, prendendo il controllo. 
In un modo o nell’altro, Bradley Britt sarebbe stato suo. Soltanto suo.

Se il primo volume mi era piaciuto, questo secondo episodio mi ha deluso in tutti i sensi.
Ammetto che sono partita male sin dall’inizio, perché mi infastidiscono le storie incentrate sui tradimenti, specie quella dove il bravo marito/moglie, professionista in carriera, si concede l’incontro clandestino mentre chi lo ama e confida in lui lo attende a casa. Non amo i valzer dell’ipocrisia e la felicità del singolo, ottenuta ad ogni costo, a discapito di terzi incolpevoli.
La cosa vale sia per i romanzi tradizionali che per i gay romance, senza distinzione. 
Però a volte ti può capitare di leggere di grandi amori tormentati che ti fanno chiudere un occhio, perché magari ci sono varie attenuanti.
Non è questo il caso. Qui c’è solo una trama superficiale e incoerente.
Mi spiego. C’è Jason, sorta di direttore di un night club malfamato, che incontra questo apparente bravo padre di famiglia, in preda alle tentazioni. Sveltina su un divano, senza quasi guardarsi in faccia. E Jason disposto anche a rimanere lo “sporco piccolo segreto” dell’altro, perché il sesso è stato appagante.
Vabbè, può capitare. Evento umanissimo e comprensibile. 
Però poi l’autrice devia in maniera improbabile, facendo innamorare i due nel giro di poche ore, tanto che il giornalista va a casa e butta all’aria anni di matrimonio, e forse la carriera perché non può proprio stare senza Jason. 
Ma chi è Jason per lui? Uno visto dieci minuti prima, uno che – detto per inciso – nelle seguenti cinquanta pagine (il tempo in cui l’altro sovverte la sua vita per il devastante amore eterno) è così convinto del “passo” che ha un rapporto con un altro ballerino (ma non lo fa “per amore”), si droga, si strugge per un ulteriore amico di cui è stato innamorato in precedenza. 
Ma che cavolo di grande amore è?? Confesso di aver provato zero empatia per i due.
Senza contare il lato umano e “familiare” del giornalista, il quale ha una moglie (Hope, già il nome dice tutto: potrebbe chiamarsi “Gioconda” per quanto mi riguarda) che di fronte alla grande rivelazione, ha la reazione di un ghiacciolo a cui viene levato l’incarto. 
Ordunque, capisco un matrimonio già in crisi, capisco quando ci sia una relazione alternativa per cui alla fine uno è costretto a scegliere. Ma l’uomo dei tuoi sogni, il papà della tua bimba, viene a casa, e ti dice: ops, tesoro, ti voglio ancora bene ma c’è un cambio di programma, e … nulla. 
Lei è così dolce e comprensiva, che sembra quasi che lui le abbia fatto tirare un sospirone di sollievo. 
Lei gli chiede un’unica cosa: discrezione e rispetto. Ci vuole tanto? 
I due si fanno subito fotografare, poi s’accoppiano come se non ci fosse un domani, cercano in tutti i modi di farsi scoprire. Sono due tizi immaturi, che vengono pure esaltati come i protagonisti di un amore struggente, che supera avversità e nemici. Ma per favore…
Come dicevo, uno scritto contraddittorio, con dialoghi di una banalità assurda e disarmante, dove le uniche scene veramente dettagliate sono quelle di sesso.

Amarilli



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