Pensieri e riflessioni su "SKYBOUND" di Aleksandr Voinov

L’amore vola. Germania, 1945.
Il Terzo Reich è in ginocchio mentre le forze alleate bombardano Berlino per spezzare le ultime resistenze. Eppure, su un campo d’aviazione vicino a Berlino, la battaglia è tutt’altro che finita per un giovane meccanico, Felix, che lavora per una squadriglia di piloti da caccia. Si sente particolarmente legato all’asso del volo, Baldur Vogt, un uomo che ammira e segretamente ama.
Ma non c’è spazio per l’amore alla fine del mondo, per non parlare nella Germania nazista.
Quando Baldur rischia la morte in cielo, Felix lo tira fuori dal suo aereo, e il pilota fa una mossa ancora più rischiosa: prende un congedo di qualche giorno e porta Felix con sé.
Purtroppo però non c’è modo di sfuggire alla guerra e, quando tornano al campo, Baldur si getta di nuovo nella mischia nei cieli sopra Berlino. Mentre gli Alleati si avvicinano al campo di aviazione dove Felix aspetta il suo amante, Baldur deve affrontare il fatto di non essere più l’unico a trovarsi in pericolo.

Titolo: Skybound – Edizione italiana
Titolo originale: Skybound
Autore: Aleksandr Voinov
Traduttore: Barbara Cinelli
Genere: storico
Editore: Triskell Edizioni
Lunghezza: 37 pagine
ISBN: 978-88-9312-081-4
Uscita: 15 giugno 2016


***

L'uomo non è fatto per stare solo, anche se le persone come noi (o forse gli uomini come me) sembrano più sole di altre.
Guardo il suo viso alla luce del mattino, un lieve e occasionale cipiglio sulla fronte, come se fosse concentrato su qualcosa nel mondo dei sogni. forse sta volando anche in sogno, cercando segnali di un agguato nei cieli.

Un meccanico, pilota mancato, che può solo adorare dal basso il suo eroe che vola in alto.
Una devozione silenziosa portata avanti riparando velivoli e facendo sì che chi deve andare a combattere possa contare su di lui.
Ecco un racconto breve, ma di un'intensità paurosa. 
Scritto in prima persona, condensa tutto: il frantumarsi delle illusioni, la distanza della venerazione e la vicinanza di un corpo che non è più estraneo, bensì (finalmente) il soggetto del tuo amore. 
Si perde una guerra, finisce un mondo, si sposta un baricentro. 
Nasce (forse) qualcosa destinato a durare oltre il fumo e le macerie. 

Che altro dire? 
Sinora tutto quello che è arrivato in Italia di questo autore è da spellarsi le mani per gli applausi.

Stranamente, mi aspetto che mi baci.
Il mio cuore fa una capriola e poi cade a picco, ma non si schianta.
Amarilli

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