Pensieri e Riflessioni su "Mia adorabile canaglia" di Elizabeth Hoyt - Maiden Lane #8


Lady Phoebe Batten è una ragazza sveglia, vivace, desiderosa di quella vita sociale che si addice alla sorella di un duca. Ma Phoebe è quasi completamente cieca e il suo iperprotettivo fratello insiste perché abbia sempre con sé una guardia del corpo, l’insopportabile capitano James Trevillion. Fiero e minaccioso, nonostante la ferita riportata a una gamba prestando servizio nel quarto reggimento dei Dragoni, James ha una mira infallibile e cavalca come un diavolo: proteggere una lady non sarà un problema per lui… Riuscirà invece a fronteggiare la passione figlia del pericolo? Saprà destreggiarsi e non cadere vittima della sempre più dolce e amabile Phoebe?

MIA ADORABILE CANAGLIA (Dearest Rogue) è l’ottavo romanzo della serie di ambientazione georgiana “Maiden Lane”.

Autore: Elizabeth Hoyt
Titolo: Mia adorabile canaglia
Serie: Maiden Lane #8
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi Passione n. 140
Uscita: giugno 2016

La serie MAIDEN LANE pubblicata (e tutta recensita su questo Blog!)
1) Maliziose intenzioni
2) Bisticci d’amore
3) Un tesoro d’amore
4) Amabile segreto
5) Maschera d’amore
6) Il Duca di mezzanotte
7) Eppure ti amo
8) Mia adorabile canaglia

***

Era tutto così sconcertante! E lei si ritrovava bloccata in sella a un cavallo, impossibilitata a smontare da sola. In quel momento si accorse di non sentire più la voce del capitano. Era già entrato?
“Capitano Trevillion?”
Il cavallo si mosse, arretrando di un passo. Phoebe si aggrappò alla criniera, timorosa di perdere l’equilibrio. Aveva paura. “Capitano!”
“Sono qui.” La sua voce profonda si levò da pochi passi. “Non vi ho lasciata sola, milady. Non vi lascerò mai sola.”
Un’ondata di sollievo la pervase. “Ebbene, come faccio a saperlo se continuate a muovervi e non sento il vostro odore? Dovreste usare del profumo, così vi riconoscerei” ribatté mentre lui le stringeva i fianchi e la posava a terra. “Qualcosa di oscuro e tenebroso sarebbe perfetto.”

A parte il primo episodio, questa serie è sempre andata in crescendo. 
Siamo arrivati all’ottavo volume, all’atteso (per me) libro dedicato alla coppia più sfortunata di tutte, Phoebe, nobile ma afflitta da cecità, e il capitano Trevillion, l’ufficiale dei Dragoni che avevamo visto ferito e azzoppato in modo permanente in precedenza. 
Prima di iniziare la lettura, avevo intravisto qualche recensione tiepida ed ero abbastanza timorosa. Ma no, per me nessuna delusione.
Capisco che per qualche lettrice di romance il lieto fine sia concepito in modo abbastanza rigido, per cui forse è stato difficile accettare una protagonista paffuta e cieca che, per quanto determinata, rimane comunque cieca, senza guarigioni miracolose e zuccherose. E un capitano zoppo che, per quanto cavalchi in modo indomabile, ha bisogno del bastone per arrancare sulla terra.
Tuttavia, proprio per questo io ho trovato questo volume molto intenso, e delicato al contempo. 
La Hoyt riesce a farci vedere attraverso i suoni che circondano Phoebe, attraverso gli odori (anzi, la mancanza di profumo di Trevillion, che sa di uomo e cavallo, punto), attraverso la sua incapacità di essere autonoma e quindi di rimanere in balia degli altri per quasi tutto il tempo. James è invece un maschio taciturno, ligio al dovere e consapevole della differenza di ceto. Per questo l’amore tarda ad arrivare, o comunque la sola idea di una storia tra i due viene respinta ad ogni costo.
Ci sono agguati, salvataggi, corse a cavallo, Maximus che finalmente viene zittito. 
E ci sono in scena quasi tutti i personaggi che animeranno i prossimi episodi (che sono impaziente di leggere): dal famigerato “Duke of Sin”, il duca di Montgomery che avevamo già incontrato, sinistro, ambizioso e pieno di segreti, a Alf, la ragazzina-spia dei bassifondi.


Amarilli

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