"L'oscuro mosaico" di Ornella Albanese. Pensieri, riflessioni e intervista all'autrice


Titolo: L' oscuro mosaico
Autore: Ornella Albanese
Editore: Leggereditore
Collana: Narrativa
ISBN: 8865082143
ISBN-13: 9788865082140
Pagine: 416

Sinossi:
Dodicesimo secolo. Una cattedrale in Terra d’Otranto. Un mosaico che nasconde la soluzione di efferati delitti. Un guerriero impavido e un investigatore saraceno di nome Yusuf...Il fiero Livio si innamora della fanciulla sbagliata, la bellissima e nobile Mirta, promessa fin da quando aveva tre anni al cugino. Deciso a sfidare tutti pur di conoscerla, il ragazzo viene catturato e punito con ferocia. Anni dopo Livio è divenuto un cavaliere invincibile, la cui fama lo precede, ma non ha dimenticato né i suoi nemici né Mirta. Quando i loro destini tornano a incrociarsi Livio viene però coinvolto nei misteriosi assassinii di due giovani donne. Sarà il saraceno Yusuf Hanifa a intuire che la soluzione dei delitti si nasconde tra gli inquietanti mosaici della Cattedrale di Otranto. Livio e Mirta si incontrano dunque ancora una volta per perdersi di nuovo... ma tra efferati delitti, separazioni e vendette, riusciranno forse a superare tutti gli ostacoli che si frappongono alla realizzazione del loro amore.

Il mio pensiero: 

Oggi vi propongo un libro veramente meritevole che, lasciatemelo dire, senza esagerare mi ha ricordato moltissimo I pilastri della terra. Eh sì, perché Ornella Albanese non vi farà mancare proprio nulla. Segreti, intrighi, colpi di scena e sensualità vi accompagneranno durante tutta la lettura. Se poi a tutto questo unite un'ambientazione storica ricca e curata, avrete idea di come ci si possa perdere fra le sue pagine. 

Immaginate la nostra Italia nel dodicesimo secolo. L'assolata Terra d'Otranto, il mare che brilla di mille colori ed il profumo del mirto che si spande nell'aria. Sognate di castelli, torri, conventi e magnifiche chiese che svettano in mezzo alle basse casupole. Ora pensate alla gente che viveva in quell'epoca, dai semplici contadini che lavorano instancabilmente la terra arsa dal sole, ai ricchi signori feudali rinchiusi nei loro manieri all'ombra di freschi giardini profumati. Bene, siete pronti per innamorarvi di questo libro e dei suoi protagonisti. 

Primo fra tutti Livio, ragazzo dal cuore nero ed inquieto, che non si fida di nessuno al di fuori del grande medico guerriero Yusuf Hanifa, e che decide di voler conoscere il mondo per meglio capire la propria natura. Arriverà nel feudo di Torrechiara, dove imparerà i segreti dei libri grazie all'alchimista Rubino e si innamorerà senza scampo della bellissima Mirta. Senza scampo perché l'amore tra Livio e Mirta sarà macchiato da incomprensioni, inganni e vendette. 

"Smettete di combattere contro voi stesso. Smettete di rifiutare ciò che desiderate." Quella voce era pura armonia. Neppure le sirene dell'eroe di Itaca avevano accenti così dolci. E forse non erano altrettanto pericolose. 


Dovranno trascorrere anni prima che i due possano chiarirsi. Livio dovrà fuggire dal suo amore, convinto di essere stato ingannato, mentre Mirta sarà costretta ad entrare in convento, uscendone solo per sposare suo cugino Boemondo. Livio ritornerà a Torrechiara come uomo del re Guglielmo il Malo, ma dovrà affrontare pesanti accuse di omicidio create ad arte per incastrarlo. Sarà solo grazie all'aiuto e la sagacia di Yusuf e all'incredibile mosaico della cattedrale d'Otranto se si riuscirà a venire a capo del mistero e scagionare il nostro eroe. 

Un incredibile carosello di amori intrighi e colpi di scena, per un romanzo storico veramente speciale ambientato in luoghi reali e con personaggi realmente esistiti. L'unica raccomandazione che voglio farvi è di fare attenzione: crea dipendenza! 

Per concludere in bellezza, vi lasco con un video del mosaico che ha ispirato il romanzo ed una breve intervista per farvi conoscere l'autrice. Buona lettura!



***

Intervista ad Ornella Albanese 
Ornella attualmente vive a Bologna con suo marito e due splendidi figli. Ha iniziato la professione di scrittrice molto giovane, a 16 anni già pubblicava racconti gialli e rosa, per arrivare poi a collaborare con Mondadori e Leggereditore attraverso innumerevoli romanzi, ultimo dei quali è L'Oscuro mosaico, uscito nelle librerie lo scorso ottobre. 

Ciao Ornella e grazie per aver accettato di essere intervistata sul nostro blog. Per me è veramente un privilegio poter chiacchierare con te. 
Grazie a te, Ambra, per avermi invitata tra le vostre Pagine. 

Ho appena finito di leggere il tuo ultimo libro, L'oscuro mosaico, vuoi parlarci un po' di questa tua ultima fatica? 
E’ stata davvero una fatica, perché il romanzo è ricco di implicazioni che hanno richiesto una documentazione davvero accurata. La storia dei due protagonisti si snoda all’interno di uno scenario complesso, che vede la presenza di alchimisti, di antichi trovatori, di mosaicisti e di guerrieri, quindi l’impegno nel ricreare un mondo medievale attendibile è stato notevole. Mi sono avvalsa di personaggi realmente esistiti, come il principe poeta Jeuffré Rudel, Papa Silvestro II, il monaco Pantaleone, la misteriosa badessa Emma, re Guglielmo il Malo. 

Hai ragione, deve essere stata una fatica gigantesca!! Personalmente ho apprezzato tantissimo la tua aderenza storica, non è da tutti avere il coraggio di cimentarsi in un compito così complesso. Parlando di personaggi, nel libro descrivi soggetti femminili molto forti, dalla indomita Rufina alla dolce e sensibile Mirta. Quanto di te c'è in queste figure? 
Chi scrive non può non trasmettere qualcosa di sé ai suoi personaggi, è molto difficile staccarsi totalmente da essi per farne delle creature estranee. Non saprei dire cosa, ma un certo modo di guardare la vita, una sfumatura di ironia, l’amore per il mare, persino la scelta di un colore. 

L'oscuro mosaico lascia aperta la strada al racconto di altre grandi storie d'amore, oltre a quella tra Livio e Mirta. Personalmente ho trovato l'idea dell'incontro tra il saraceno e la mosaicista veramente stuzzicante... Possiamo sperare in un seguito ricco di amore, intrighi e mistero? 
Il personaggio della mosaicista è molto intrigante, una donna che deve fingersi uomo per poter lavorare al mosaico pavimentale della cattedrale di Otranto. E Yusuf Hanifa è stato il mio personaggio preferito anche nel primo romanzo, L’anello di ferro, quando appare come compagno d’arme del protagonista. Anche allora aveva un temperamento incisivo e inafferrabile. E’ un medico guerriero, un uomo coraggioso e temibile, dallo sguardo così acuto da riuscire sempre a cogliere l’essenziale, il dettaglio che svela il mistero. 

Allora spero proprio che il tuo amore per Yusuf ti porti a parlare ancora di lui! Va bene, porterò pazienza... Ora parliamo un po' di te. Ho letto del tuo grande amore per le storie che ti raccontava tuo padre. Quanto di lui e dei suoi racconti ha influenzato la tua scrittura? 
Mio padre mi ha insegnato il gusto dell’imprevedibilità. Quando gli chiedevo di ripetermi una storia che mi era piaciuta particolarmente, lui cominciava e poi cambiava tutto, il finale non era mai uguale al precedente. Credo di aver imparato da lui a scompaginare le carte, a cercare sempre il colpo di scena, il dettaglio che colga di sorpresa il lettore. 

Posso assicurarti che questa è una qualità che hai appreso davvero bene! Leggendo della tua vita, viene da pensare che tu sia una grande girovaga, ma che porti con te un pezzettino di ogni paese dove hai vissuto. Potresti raccontarci qualcosa a riguardo? Hai mai nostalgia? Quale città o paese ti è rimasto nel cuore? 
Ecco, a proposito di quello che mi chiedevi prima, cioè quanto di me trasmetto ai miei personaggi, in Yusuf c’è questa sensazione di non appartenere veramente a nessun luogo, che è un po’anche la mia. Yusuf dice: “ho viaggiato molto e porto con me i ricordi” e anche io ho vissuto in molti luoghi senza mai rinunciare veramente a essi. Ci torno appena posso, oppure, come lui, ne custodisco il ricordo. Il paese che mi è rimasto di più nel cuore, perché è difficile che ci possa tornare, è il Messico. Ho abitato a Puebla per un periodo breve ma così denso di sensazioni, di colori, di paesaggi, di musiche, che mi sembra di esserci stata degli anni. 

Ormai vivi a Bologna da qualche anno, come ti trovi in questa città? 
Molto bene. Bologna è una città avvolgente, nel centro storico non c’è un angolo che non sia suggestivo e che non ti affascini. I colori sono caldi, tutte le sfumature delle terre, i palazzi sono di una bellezza severa e solenne e i portici, che fiancheggiano quasi tutte le vie, costituiscono una caratteristica davvero unica. 

Se non ti dispiace, torniamo a parlare della tua lunga carriera. So che hai affrontato generi letterari diversi, dal romance al romanzo storico. Quale è il tuo genere preferito? 
Non so dirti quale sia il mio genere preferito. Forse il romanzo storico, perché costituisce una sfida più potente rispetto agli altri generi. Ma adoro anche scrivere contemporanei brillanti, con dialoghi vivaci e situazioni divertenti, oppure romance storici un po’ atipici, con molti personaggi e tante storie che si intrecciano. 

All'interno del romanzo storico, da quale periodo ti senti più attratta? 
Finora ho scritto prevalentemente romanzi ambientati in due periodi storici: nel Medioevo, che mi affascina perché mi permette di descrivere gli uomini alle prese con i loro istinti primordiali, non ancora mediati dalla civiltà. E nell’Ottocento, che invece mi suggerisce toni più morbidi e più leggeri. Unica eccezione, un racconto per un’antologia Mondadori, che narra la storia di una pittrice del Cinquecento, con personaggi quali Andrea del Sarto, Rosso Fiorentino e altri artisti che avevano bottega a Firenze. Questa esperienza mi ha fatto capire che in ogni epoca storica si nascondono storie e temi bellissimi da sviluppare. 

Infine, puoi parlarci dei tuoi progetti futuri? Stai già lavorando a qualche nuova idea? 
Direi che sono alla conclusione di un romanzo che uscirà per Mondadori ad agosto, nella collana I Romanzi. Alterno sempre i periodi storici, quindi dopo L’oscuro mosaico, ho collocato la mia storia nel tardo Ottocento. E’ il primo romance “singolo” che scrivo, dopo la Trilogia dell’amore inatteso, ma ho mantenuto lo stesso espediente di intrecciare più storie che facciano da sfondo a quella dei due protagonisti. 

Caspita, da grande amante dei romanzi storici, mi fai venire l'acquolina in bocca! Bene, Ornella, ti ringrazio per la tua disponibilità e gentilezza. 
Un carissimo saluto a tutte le amiche che ci leggono, e un ringraziamento speciale per avermi invitata sul vostro blog così grintosamente romantico! 

Ci mancherebbe altro! Ancora grazie per la tua pazienza ed il tuo tempo. 

A voi lettori ricordo che, se voleste conoscere meglio Ornella e le sue opere, potete visitare il suo sito: www.ornellaalbanese.it . A presto!
Ambra

3 commenti:

  1. Carissima Ambra,
    voglio ringraziarti anche qui, per questo post bellissimo e per la chicca del filmato, dove si vedono alcune delle immagini che ho descritto nel romanzo. E ti ringrazio anche per le parole davvero sentite che hai dedicato al libro, hai creato un affresco completo, non hai tralasciato nulla, paesaggi, castelli, monasteri, profumi, personaggi. E' un vero piacere essere ospite del vostro blog e un carissimo saluto anche a Stefania e alle amiche che ci leggono.
    Ornella Albanese

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    1. Grazie a te Ornella! Il piacere è nostro. E ovviamente un grosso grazie anche ad Ambra ^^

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    2. Grazie mille Ornella! Per me è un piacere poter parlare di un romanzo che ho apprezzato tantissimo, non vedo l'ora di avere tra le mani la tua prossima creatura!!

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