Teaser Tuesday (78)

Buona serata con la Rubrica settimanale Teaser Tuesdays, ideata da MizB del Blog Should Be Reading a cui anche questo Blog aderisce.

In cosa consiste? 

1. Prendi il libro che stai leggendo 
2. Aprilo a una pagina a caso 
3. Condividi un breve spezzone di quella pagina ("Teaser") 
4. Fai attenzione a non scrivere spoilers! 
5. Riporta anche il titolo e l'autore così che i tuoi lettori possano aggiungere il libro alla loro wishlist se sono rimasti colpiti dall'estratto.

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Per questa settimana il mio teaser è tratto da:

Inferno
Canti delle terre divise
di Francesco Gungui
Editore: Fabbri 
pagine: 350 
prezzo: 16.00 euro 
EAN: 9788865970621

Sinossi:
Se sei nato in Europa, la grande città nazione del prossimo futuro, hai due sole possibilità: arrangiarti con lavori rischiosi o umili, oppure riuscire a trovare un impiego a Paradise, la zona dove i ricchi vivono nel lusso più sfrenato e possono godere di una natura incontaminata. Ma se rubi o uccidi o solo metti in discussione l'autorità, quello che ti aspetta è la prigione definitiva, che sorge su un'isola vulcanica lontana dal mondo civile: Inferno. Costruita in modo da ricalcare l'inferno che Dante ha immaginato nella "Divina Commedia", qui ogni reato ha il suo contrappasso. Piogge di fuoco, fiumi di lava, gelo, animali mostruosi rendono la vita difficile ai prigionieri, che spesso muoiono prima di terminare la pena. Nessuno sceglierebbe di andare volontariamente a Inferno, tranne Alec, un giovane cresciuto nella parte sbagliata del mondo, quando scopre che la ragazza che ama, Maj, vi è stata mandata con una falsa accusa. Alec dovrà compiere l'impresa mai riuscita a nessuno, quella di scappare con lei dall'Inferno, combattendo per sopravvivere, prima che chi ha complottato per uccidere entrambi riesca a trovarli...

Fece qualche passo e si sporse da una barriera protettiva che
circondava la ciminiera. Sotto di lei c’erano almeno dieci uomini
con la divisa rossa lucida. Da quella posizione riusciva anche
a vedere meglio il buco in mezzo al ponte. Era come un cono
rovesciato e dai diversi piani sporgevano braccia e teste di persone
che cercavano di guardare verso l’alto.
Si girò. Seduto vicino a lei c’era un ragazzo con i capelli lisci.
Aveva le braccia appoggiate sulle ginocchia, lo sguardo fisso
davanti a sé.
«Da quanto tempo siamo in viaggio?» gli chiese.
Lui sollevò lo sguardo, gli ci volle qualche secondo per metterla
a fuoco. La scrutò con curiosità. Ora che la vedeva in piedi
aveva la conferma di quello che era stato il suo primo sospetto
quando nella notte aveva visto arrivare una ragazza esile e
dall’aria smarrita che le guardie avevano abbandonato lì. Quella
ragazza non veniva certo dai vicoli di Europa. Le guardie
dell’Oligarchia dovevano aver fatto qualche retata nelle città
grattacielo.

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