Intervista a Rosanna Rubino, autrice di "Tony Tormenta"

Buongiorno a tutti! Oggi sono lieta di regalarvi un'intervista con una scrittrice davvero speciale, Rosanna Rubino. Quest'autrice emergente, di origini napoletane, ha stupito tutti con il suo romanzo d'esordio Tony Tormenta, edito da Fanucci. Se non aveste ancora letto la recensione, la trovate QUI

Ciao Rosanna e benvenuta nel nostro blog. Sono felicissima di poterti intervistare, devo dire che non capita tutti i giorni di conoscere una scrittrice con la tua grinta! Tony Tormenta è il tuo romanzo d'esordio, vuoi parlarci di come è nato? 
Dalla combinazione di diversi elementi. Ho sempre desiderato scrivere una storia sulla psicocinesi, sin da quando lessi Carrie di Stephen King, a cui il mio romanzo fa il verso, anche se poi va a parare in tutt’altra direzione; poi mi piaceva l’idea di lavorare a un libro che avesse come protagonisti dei ragazzi adolescenti, e quindi si inserisse nel filone dei cosiddetti “romanzi di formazione”; infine, la volontà di mettere in scena una storia “epica” che raccontasse di sentimenti viscerali: l’amore tra la madre e un figlio, la vendetta per un torto subito, il rimpianto per quello che poteva essere ma non è stato, il desiderio inespresso, l’incanto che si prova nell’osservare le meraviglie e gli orrori del mondo. 

Nel libro tratti il tema del disagio adolescenziale. Nonostante sia un argomento usato da molti, il tuo romanzo spicca per il punto di vista tagliente e senza mezze misure. Cosa ti ha portato a decidere di parlarne in questi termini? 
Io ho affrontato il tema a modo mio, scrivendo come mi è naturale, secondo la mia visione delle cose. Tony Tormenta è un libro particolare: ti piace o non ti piace. E’ anche un libro duro, nel senso che va dritto al punto, senza fare sconti. Non è per gli amanti dell’happy end classica, diciamo così. Sia da ragazzo che più in là con gli anni, Tony si trova ad affrontare situazioni difficili, suo malgrado, e le scelte che fa di volta in volta sono comprensibili anche se non sempre condivisibili. Voglio dire che capisci, ma giustifichi solo fino a un certo punto. Il libro, comunque, non parla soltanto di adolescenti, perché nella terza parte del romanzo ritroviamo i protagonisti oramai adulti, che vivono in una città dell’Alaska, quindi disagio adolescenziale, ma anche disagio in generale, inteso come condizione di scollamento tra sé e il mondo. 

Devo farti i miei complimenti, sei riuscita a realizzare un romanzo poliedrico. Da un lato il thriller, dall'altra la crescita di Tony, ragazzo speciale che deve fare i conti con rabbia ed emarginazione. A mio parere sei riuscita a scavare in profondità ed è riduttivo catalogare questo libro come semplice thriller. Quanto è stato difficile creare personaggi complessi come Tony o Marla? 
Quando ho scritto il libro non pensavo a un genere in particolare. E infatti il romanzo è un ibrido, che attinge a vari generi, sconfinando nel thriller, nel romanzo esistenziale, nel mistery anche. Capisco cosa vuoi dire, ma quando penso a Tony e Marla non mi viene in mente che sono personaggi “complessi”. Penso invece a cose molto banali: Tony ha un rapporto difficile con la madre, che non chiama mai “mamma”, mentre Marla vive nella paura del padre. In fondo parte tutto da lì. Il resto appare quasi una conseguenza inevitabile. 

La descrizione delle scene e l'ambientazione del libro mi hanno ricordato tantissimo il mondo della cinematografia e le tecniche di Tarantino, c'è per caso qualche analogia? 
In Tony Tormenta i riferimenti all’american movie si sprecano. Ricordo che il libro è ambientato in USA, e in particolare negli stati di Nebraska e Alaska. Il romanzo è stato concepito come se fosse un film. Potrei dire che io ho semplicemente trascritto la sequenza di scene che vedevo nella mia mente. Per questa storia immaginavo ambientazioni dove la natura la facesse da padrona, paesaggi a perdita d’occhio, scenari freddi e lividi, e allora è stato naturale portare Tony in America del Nord, piuttosto che lasciarlo vivere in Europa o in Italia, dove le aree urbanizzate invadono massicciamente il territorio. Tarantino lo trovo strepitoso, soprattutto nei primi e nell’ultimo film che ha girato, ma quando esco di casa per andare a cinema a vedere il nuovo film di Michael Mann, cosa che accade in media una volta ogni due anni, quella sì che è una festa! 

E per quanto riguarda il mondo letterario, quali sono gli autori che più ti hanno influenzato? 
Leggo tanta narrativa contemporanea di matrice anglosassone. Tra gli italiani Busi, Ammaniti, Montanari. Che mi abbiano influenzato davvero, ovvero “impressionato” a vita, ti cito cinque romanzi, molto diversi tra loro: “Amore senza fine” di Scott Spencer, “I miei luoghi oscuri” di James Ellroy, “Cavie” di Chuck Palanhiuk, “Figlio di Dio” di Cormac McCarthy e “La possibilità di un’isola” di Michel Houellebecq. 

Ora mi piacerebbe parlare un po' di te. Ci racconti chi è Rosanna Rubino? 
E’ una che si abbatte spesso, e poi si rimette sempre in piedi. Non perché abbia particolare forza d’animo. E’ solo incapace di accettare che le cose non vadano come desidera e quindi continua a provare e riprovare finché non la vince. E qualche volta capita di vincere, qualche volta no. Per il resto, sulla carta d’identità c’è scritto: nata a Napoli, residente a Milano, professione architetto. 

Tony Tormenta, sta riscuotendo critiche molto favorevoli, ma immagino che, vista la grinta, tu stia già mettendo in cantiere qualcos'altro. Puoi parlarci dei tuoi progetti futuri? 
Ho in cantiere una raccolta di racconti, molti dei quali sono già pronti, e nel frattempo scrivo il prossimo romanzo. Preferisco non entrare troppo nel merito della sinossi, perché è in lavorazione, e alcuni snodi ancora non mi sono chiari. Ti dico solo che il tema del corpo, e in particolare il tema della relazione tra corpo e ambiente, sarà ancora una volta motivo centrale della narrazione. 

Grazie Rosanna per la disponibilità, mi ha fatto veramente piacere incontrarti!

Chi fosse interessato a conoscere meglio Rosanna, può visitare il suo sito www.rosannarubino.com, dove è anche possibile trovare informazioni sugli eventi in programmazione.
A questo proposito, vi segnalo che Tony Tormenta verrà presentato da Raul Montanari a Milano, mercoledì 29 maggio alle h. 18 presso lo Spazio Verger, via Varese 1 (Metro Moscova). Rosanna vi aspetta numerosi! 
Ambra

2 commenti:

  1. Una bellissima intervista, Ambra! Rosanna è un'autrice bravissima e gentilissima e spero tanto di sentir parlare presto di lei :)

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  2. Grazie Mr Ink, contenta che ti sia piaciuta! Vedrai che, sicuramente, sarai accontentato molto presto ;)

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