Review Party per "IL VERO AMORE ESISTE" di Julia Quinn (Bridgerton #8)


A differenza della maggior parte degli uomini di sua conoscenza, Gregory Bridgerton crede nel vero amore. Quando troverà la donna dei suoi sogni, se ne accorgerà subito, ne è convinto. In effetti così accade.
Solo che Hermione Watson è innamorata di un altro. 
Tuttavia la sua amica più intima, Lady Lucinda Abernathy, non ritiene sia la persona giusta per lei e si offre di aiutare Gregory a conquistarla. Ma finisce per innamorarsi lei di Gregory. 
Soltanto che Lucy è già fidanzata e lo zio non intende farle rompere la promessa, neppure quando Gregory, rinsavito dall’infatuazione per Hermione, capisce che la donna per la quale il suo cuore batte è Lucy, con il suo sorriso solare e il suo intelligente umorismo. 
E ora, sulla via del matrimonio, Gregory deve assicurarsi che, al momento di baciare la sposa, l’unico uomo in attesa all’altare sarà lui.

Autrice: Julia Quinn
Titolo: IL VERO AMORE ESISTE
Editore: Mondadori *
 * grazie ad Anna e alla CE per la copia in anteprima
Collana: Bestsellers
ISBN: 9788804741183
408 pagine
Uscita: 13 luglio 2021

Proseguiamo con il mega-evento dedicato alla lettura dell'intera serie di Julia Quinn, riproposto in libreria in una nuova sfavillante edizione.

Siamo all'ultimo volume e ci stiamo ancora divertendo parecchio insieme agli altri blog: vi invito a leggere la mia recensione di seguito, ma anche tutte le altre tappe che vedete indicate nel banner.

LA SERIE DEDICATA ALLA FAMIGLIA BRIDGERTON:

1) IL DUCA E IO
2) IL VISCONTE CHE MI AMAVA
3) LA PROPOSTA DI UN GENTILUOMO
4) UN UOMO DA CONQUISTARE
5) A SIR PHILLIP, CON AMORE
6) AMARE UN LIBERTINO
7) TUTTO IN UN BACIO



L'ultimo episodio della saga dei Bridgerton denota, a mio parere, una certa stanchezza e resta quello che, anche alla seconda rilettura, non sono proprio riuscita a riconsiderare del tutto in positivo.

Oltre a trovare i personaggi un po' appannati, lo scoglio più grande resta la protagonista, Lady Lucy, martire insopportabile: una ragazza così devota al prossimo che prima si sacrifica per la felicità dell'amica, poi del fratello, poi per la famiglia, ecc.
Insomma, di per sé diffido sempre di chi appare troppo buona e troppo misericordiosa, tanto da sconfinare nel lezioso, qui l'ho trovata semplicemente una damina un po' noiosa, senza quell'intemperanza e quella vivacità che contraddistinguono le altre Bridgerton, figlie o parenti acquisite alla famiglia grazie ai matrimoni.
Gregory s'impegna, va detto, ma mai come altre volte questo amore sembra davvero la seconda scelta più che la seconda occasione.

Anche l'epilogo resta deprimente, con una Lucy sempre avvolta dalla luce del martirio.
In generale ho notato la mancanza della solita verve, con uno stile molto sopra le righe, quasi artefatto.

PS. C'è peraltro un secondo epilogo dove Viola, la contessa madre, ha finalmente il suo momento sotto i riflettori, però è breve. Avrei voluto un intero romanzo dedicato a lei (e a Edmund).

Amarilli


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