Pensieri su "VOLEVO ESSERE LA TUA RAGAZZA" di Meredith Russo

Amanda Hardy si è appena trasferita, e nella nuova scuola non conosce ancora nessuno. Vorrebbe farsi dei nuovi amici, ma ha un segreto, e per mantenerlo non deve dare troppa confidenza a nessuno. Almeno questo è il suo proposito. Ma quando incontra il dolce e accomodante Grant, Amanda non può fare a meno di lasciarlo entrare, poco alla volta, nella sua vita. Man mano che trascorrono il tempo insieme, Amanda si rende conto di quante cose si sta perdendo nel tentativo di tenere al riparo il proprio cuore. Giorno dopo giorno si ritrova a voler condividere con Grant tutto di se stessa, compreso il suo passato. Ma è terrorizzata all'idea che, una volta saputa la verità, il ragazzo non sarà in grado di vedere oltre, e si allontanerà per sempre.

Qual è il terribile segreto che Amanda non vuole rivelare? Un nome: Andrew.
È il nome con cui Amanda era conosciuta nella vecchia scuola e nella vita che ha rinnegato.
Ma davvero la verità può avere un prezzo così alto?


Editore: Newton Compton
Collana: Anagramma
Traduttore: D'Ovidio S.
Data di Pubblicazione: settembre 2017
EAN: 9788822706430
ISBN: 8822706439
Pagine: 276



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Contemporaneo, LGBT


"Niente al mondo potrebbe scalfire ciò che provo per mio figlio."
"E se tuo figlio ti dicesse di essere tua figlia?"

Questo romanzo si è infilato tra le tante uscite di settembre e stavo quasi per passare oltre, convinta a torto che fosse il solito New Adult sdolcinato.
E invece... mamma mia ... questa lettura si è rivelata appassionante ed illuminante. Non aspettatevi chissà che trama e chissà che personaggi. La sua forza risiede proprio nella normalità, nel voler narrare il desiderio normale di un'adolescente e poi ragazza di poter (finalmente) vedersi, sentirsi ed essere vista come una persona normale. Ma soprattutto una Persona.
Credo che, tra qualche anno, lo farò leggere alle mie figlie, perchè un libro così vale più di mille discorsi. Più di tante inutili congetture, più di visioni distorte, dei pregiudizi, del non conoscere una realtà, vale una storia - non autobiografica, ma comunque scritta da una persona che ha vissuto in pieno l'esperienza - che parte dalle cose basilari.
I disegni da bambino.
I sogni, il desiderio di vestirsi come le compagne.
L'incapacità di convincere il proprio padre.
La solitudine.
L'emarginazione, i genitori delle compagne che ti picchiano perchè sei un "mostro", i ragazzi e le ragazze che ti picchiano perchè non sei come "loro".
I sabato sera passati a desiderare di fare le cose normali dei coetanei, e non poterle fare.
Di nuovo, la solitudine.
E poi le modifiche al corpo, le medicine, le operazioni. Il vedere il proprio riflesso e non riconoscersi.
E ancora truccarsi con le amiche, provarsi i vestiti per il ballo, andare alle feste, farsi corteggiare.
Baciare un ragazzo.
E una marea di nuove cose da fare.
Sempre combattendo la solitudine e il terrore di non farcela.
Forse il lieto fine non è che l'ennesima distorsione, forse la felicità resta un'utopia. Forse una fine vera non c'è. Forse è una storia di una Persona, e la storia di un corpo, in divenire.
Però leggetelo.
Lo stile non è importante, la vivacità della trama è ininfluente, ma il messaggio entra dentro, con molta semplicità: volevo essere ciò che sentivo di essere e sto cercando di farlo con tutta me stessa.

Amarilli

2 commenti:

  1. Quando il "rosa" diventa veicolo di contenuti importanti, rendendoli comprensibili a tutti.

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    1. Sì, infatti, un libro tutto sommato lieve e scorrevole, ma con un contenuto "pesante" e importante...

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