Pensieri su "IL SECONDO RACCOLTO" di Eli Easton

Per tutta la vita David Fisher ha seguito le regole. Nato in una famiglia mennonita, ha sempre obbedito al volere del padre: ha preso in mano la fattoria di famiglia, si è sposato, ha avuto due figli. Ma ora che è rimasto vedovo e che entrambi i figli sono al college, continua a gestire la fattoria tutto solo e senza gioia, contando i giorni di una vita vissuta a metà.
Christie Landon è un graphic designer, nato e cresciuto a Manhattan. È il tipico ragazzo gay che ama far festa, ma sente il bisogno di un cambiamento. Ha ormai trent’anni e ha capito che è il momento di crescere e pensare al futuro. Quando il suo migliore amico va in overdose, Christie decide di prendersi una pausa dalla città. Si trasferisce in una casetta in Pennsylvania, nella contea di Lancaster, per riposare, recuperare le forze e riflettere.

La vita di campagna però è noiosa, nonostante le sbirciatine al muscoloso uomo brizzolato della porta accanto. La creatività di Christie lo porta ad appassionarsi alla cucina, così decide di proporre al vedovo un accordo per condividere i pasti e le spese per i prodotti di prima necessità. David accetta e subito la strana coppia si ritrova ad apprezzare enormemente quei momenti in comune.

Christie mette a dura prova i limiti del piccolo mondo di David e riporta a galla emozioni che l’uomo ha sepolto anni prima. Se David riuscirà a liberarsi del proprio passato, potrà cogliere una seconda occasione per la felicità.

Titolo: Il secondo raccolto
Autrice: Eli Easton
Serie: Storie dalla contea di Lancaster
Editore: Dreamspinner Press
ISBN-13: 978-1-64080-027-4
Pagine: 203
Copertina: Bree Archer
Traduzione di: Valentina Andreose
Genere: contemporaneo, MM



Tenne il giubbotto addosso mentre mangiava, accoccolandosi tra le pieghe del tessuto e tenendo il colletto alzato attorno al mento. Aveva un profumo di terriccio e paglia, un leggero sentore di benzina e l'aroma di uomo... pino e sudore, un mix invitante.
Se lo tenne addoso per tutta la cena.
Ma solo perchè aveva freddo.


Nonostante la trama sia abbastanza prevedibile e la narrazione piuttosto lineare (se si eccettua un evento traumatico all'inizio e uno alla fine), devo dire che ho molto apprezzato questo libro.
Forse sarebbe stato più giusto farlo uscire in inverno, perchè lo consiglierei da gustare abbinato a una tazza fumante di ciooccolata calda.
Sorsate dopo sorsate, si viene riempiti di dolcezza e tenerezza, in un paesaggio bucolico, oltre a ingrassare (virtualmente) leggendo i gustosi manicaretti che Christie prepara al suo David.
Cibo come seduzione, ma anche cibo per entrare in contatto, cibo come amicizia, cibo come famiglia, cibo come possibilità di evadere da un piccolo mondo chiuso e viaggiare con la mente in luoghi esotici, scoprendo sapori e sensazioni.

Porterò a lungo nel cuore il ricordo di questa coppia. Sono quelle persone a cui ti senti di augurare solo il meglio, e tantà felicità per il futuro.
Se proprio devo rilevare un difetto, ho trovato affrettato il finale.
Non ho capito bene come si sia arrivati a quel punto. Avrei preferito comprendere i vari passaggi logici che hanno portato a cambiare così radicalmente un'esistenza, soprattutto perchè mi ero abituata alle mucche di David, che mangiavano il fieno morbido come caramelle.

Lui posò la ramazza e tornò a sbirciare nella scatola dei biscotti. Ne scelse uno con le gocce di cioccolato stavolta, e gli si sciolse letteralmente in bocca. Si sentiva... vivo. Nervoso.
Come se avesse appena fatto una cosa incredibilmente stupida o incredibilmente fortunata.



Amarilli

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