Pensieri su "Le catene del desiderio" di Johanna Lindsay

Da quando re Stefano è salito sul trono d’Inghilterra, tutto il regno è soggetto alla sommaria legge del più forte. E anche la giovane lady Rowena, orfana di padre, viene costretta da un meschino ricatto del fratellastro Gilbert a sposare il vecchio e potente lord Godwine Lyons. Fortunatamente per lei, il canuto marito muore senza consumare il matrimonio, ma per gli ambiziosi progetti di Gilbert è necessario un legittimo erede del defunto, prima di rendere nota la sua dipartita. Così a Rowena viene imposto di congiungersi con un aitante sconosciuto rapito in una taverna…

Inghilterra, 1152

***

Non mi piacciano e non mi eccitano le scene di violenza sessuale. E qui ce ne sono parecchie condite in ogni salsa. Si potrebbe definire un Dark romance medievale? Non lo so, perché non leggendo dark, non so ben inquadrarlo. Comunque anche la storia in sé, anche se molto originale, oserei dire che non acchiappa le lettrici. O, almeno, non ha preso me. 
Warrick, il protagonista, è indefinibile. Troppo arrogante ma anche despota. 
Lei, una mammoletta che soccombe senza combattere. 
Il cattivo Gilbert, addirittura, è un antagonista marionetta. 
Non so, in questo romanzo è tutto troppo sopra le righe, e ciò lo fa precipitare sotto le righe. 
Non so se lo rileggerei. Lo sento di sapore d’altri tempi, quando i romanzi avevano quella patina un po’ vintage. 
Mi piacerebbe sapere il vostro parere quindi venite nel blog o nella pagina e ne parliamo.

Ledra

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