Teaser Tuesday (182) - "Petali di Luna" di Rosie M. Stuart - recupero

Buona serata con la Rubrica Teaser Tuesday, Rubrica ideata da MizB del Blog Should Be Reading a cui anche questo Blog aderisce.
In cosa consiste? 

1. Prendi il libro che stai leggendo 
2. Aprilo a una pagina a caso 
3. Condividi un breve spezzone di quella pagina ("Teaser") 
4. Fai attenzione a non scrivere spoilers! 
5. Riporta anche il titolo e l'autore così che i lettori possano aggiungere il libro alla loro wishlist se sono rimasti colpiti dall'estratto.

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Titolo Petali Di Luna (Once Upon a Steam – Episodio II) Autore R. M. Stuart Genere Steampunk/Fantasy 
Pagine 104 
Prezzo 0,99 ebook (gratis per kindle unlimited) 
Data di uscita 17 novembre 
Presentazione del progetto 

Steamwood non è un regno da favola. È immerso nel vapore e le sue esalazioni nascondono le stelle, lasciando intravedere nel cielo soltanto una cupa vastità illuminata da due lune gemelle. In un’ambientazione a tratti vittoriana e a tratti steampunk, si muovono i protagonisti delle novelle della serie, incontrandosi – e scontrandosi – sullo sfondo di un universo in bilico tra l’incanto e una minacciosa profezia circa l’arrivo della Stagione dell’Insomnia. Il Narratante, una figura misteriosa senza volto né voce, farà da collante alle varie storie, manifestandosi in modi sorprendenti. Ogni racconto è la rivisitazione di una fiaba classica, ben conosciuta dai lettori, ma che si rivelerà ai loro occhi con nuove sfumature.

Daphne conosce la mia lealtà verso la nostra protetta. Non si 
aspetta altro da me e in questo caso ogni suo desiderio è anche 
il  mio:  in  fin  dei  conti,  non  ho  niente  di  più  importante, 
nemmeno la mia vita è preziosa quanto quella di Rose. 
«Adesso  andate  pure,  vi  raccomando…»  Flora  mi  dà  uno 
sbuffo sulle spalle, poi un sorriso materno le sfiora la bocca. 
Usciamo dallo studio, Rose non ha ancora fiatato. Ciondola 
qui e lì, simile a un guscio di conchiglia trascinato sulla sabbia 
da un granchio antipatico. 
«Cos’hai?» 
Mormora due o tre sillabe, ma non intuisco il senso logico di 
quel chiacchiericcio timido. Mi fermo al centro del corridoio e 
lei mi supera. La guardo inclinando il collo. È come se si fosse 
rimpicciolita, come se fosse tornata bambina. 
La raggiungo in poche falcate e l’abbraccio di getto, avvolgendola.

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