Pensieri e Riflessioni su "Diario di un'assassina" Albion #1.5 di Bianca Marconero

Diario di un'assassina
Bianca Marconero
Albion #1.5
Pagine: 100
Editore: Limited Edition Books
ASIN: B00CH6V2KC

DA LEGGERE DOPO ALBION!!!
Mi chiamano Samira, ho più o meno tredici anni e sono un'Assassina.
La storia del primo volume di Albion raccontata dal punto di vista di uno dei personaggi più interessanti della saga. 
E' consigliato leggere questo volume dopo avere letto Albion, perché NON è un opera a sè stante, e da per scontati sviluppi e rivelazioni del libro da cui è nato.
Dalla prefazione dell'Autirce
"Ed eccolo qui, il 'Diario di un'Assassina', la voce di Sam offerta e dedicata a quanti hanno letto Albion. Diffiderei chiunque non l'abbia fatto a intraprenderne la lettura perché non è una storia che sta in piedi da sola. Acquisisce senso solo se conoscete gli eventi narrati in Albion. Così come le risposte interessano solo a chi si è posto le domande."

Il mio pensiero:
Questa è la seconda volta che mi trovo a scrivere i miei pensieri su questo romanzo o spin off su una dei protagonisti della serie Albion di Bianca Marconero.
Voglio tornarci su per due motivi – anche se il mio giudizio non varia: il più semplice è che si tratta di una lettura piacevole e ben scritta, quindi rileggerlo, pur ricordando la storia, non è assolutamente un peso, anzi risveglia l’emozione di poter “incontrare” di nuovo tutti i protagonisti; il secondo è che mi serviva comunque rinfrescare la memoria prima di iniziare Ombre, il secondo romanzo, e queste pagine svolgono egregiamente il compito.

Qui è Samira alias Darlin Blakpool a parlare e ad offrire una sorta di diario personale: colei che in Albion è la catena d’unione tra tutti i personaggi; il motore nascosto; l’assassina.
Ragazzina orfana, a soli sei anni viene reclutata da una setta mistico-religiosa ispirata ai templari e dopo anni di duro addestramento, inviata sotto mentite spoglie in Svizzera, ad Albion, per “facilitare” l’attivazione dei nuovi cavalieri della Tavola Rotonda, scoprirà che sotto la sua dura corazza creata dalle avversità che la vita le ha riservato, batte ancora un cuore.
È nel proseguo che voglio scoprire se il suo cuore avrà la meglio sul dovere.

Se in Albion mi ero fatta prendere dalla frenesia degli eventi qui li ho riletti con il senno di poi anche grazie ai chiarimenti che strada facendo l’autrice fornisce sui personaggi e sulle dinamiche.

Ben scritto, scorrevole e mai ridondante, l’autrice è in grado di far provare di nuovo attesa per gli eventi e pathos, nonostante il lettore sappia a cosa stia andando incontro perché, appunto, si tratta di uno spin-off.
Se possibile riesce ancora di più a farti amare tutti quanti i personaggi, Samira compresa.

E questo ancora uno dei punti del romanzo che più riempie il cuore d’emozione:

Erek» sospiro, «come te la cavi con il perdono?» 
Non capisce la domanda e mi fissa stranito. Quindi chiarisco: «Sei uno che perdona i torti? Che perdona le bugie?» 
«Non lo so. Dipende. Perché me lo chiedi?» 
Il cuore batte più forte. C’è così tanta fiducia nei suoi occhi… Vive in una condizione che non immaginavo esistesse. Lui è in pace con il mondo.
All’idea di perderlo, quasi non ragiono più. «Ti devo dire una cosa, Erek. Una cosa importante». 
«Spara» e mi aspetta con un sorriso.

Ben fatto Bianca: ci voleva.
Stefania

3 commenti:

  1. voglio leggerlo anche io prima di buttarmi su Ombre, che bello si torna all'Albion college

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    1. Ti garantisco che letto subito prima di Ombre, facilita la memoria e rende Ombre ancora più bello ;)

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    2. seguirò il consiglio allora, grazie!

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