Pensieri e riflessioni su "Non avevo scelta" di Donna Foley Mabry

Titolo: Non avevo scelta
Autore: Donna Foley Mabry
Editore: Newton Compton Editori
Data di Pubblicazione: Ottobre 2015
ISBN: 9788854186446
Pagine: 384
Formato: cartaceo/digitale

La storia che ha commosso gli Stati Uniti 

La storia vera di Maude, sposa a quattordici anni 

«Era il 1906, avevo appena quattordici anni, ed era il giorno del mio matrimonio. Mia sorella maggiore, Helen, venne in camera mia, mi prese per mano e mi fece sedere sul letto. Aprì la bocca per dire qualcosa, poi arrossì e si voltò a guardare fuori dalla finestra. Dopo qualche istante, mi strinse la mano e tornò a guardarmi negli occhi. Abbassò lo sguardo e disse: “Sei sempre stata una brava ragazza, Maude, e hai sempre fatto quello che ti dicevo. Tra poco sarai una donna sposata, e a casa comanderà lui. Stasera, quando vi ritirerete dopo la festa, qualsiasi cosa voglia farti, tu dovrai permetterglielo. Hai capito?”. Non capii, ma annuii comunque. Mi sembrava strano, come molte altre cose. Avrei fatto come diceva lei. Non avevo scelta, proprio come quando ero nata».

«La storia di mia nonna andava raccontata. Adesso è anche vostra.»
Donna Foley Mabry

L'Autrice
Donna Foley Mabry, madre e nonna, è nata in Michigan. Dopo aver studiato letteratura, si è trasferita a Las Vegas per lavorare come costumista, ma poi ha tradotto sulla pagina scritta le tante storie che apprendeva vivendo nella famosa città del gioco del Nevada. È autrice di molti libri di successo. Ha scritto anche tre sceneggiature, un 'opera teatrale, poesie e racconti. Non avevo scelta racconta la vita di sua nonna ed è il primo dei suoi libri tradotto in Italia.

Il pensiero di Amarilli73

Oggi recensisco un libro che non appartiene ai miei soliti filoni preferiti, ma che mi ha semplicemente chiamata alla sua lettura.
Libro triste, anzi, tristissimo, senza un finale edulcorato, ma lo sapevo in partenza.
Alla fine non è che la vita (vera) di una donna qualunque (ma non per questo meno straordinaria) dall'infanzia alla vecchiaia, attraverso due matrimoni, cinque figli, la prima guerra mondiale, l'epidemia di spagnola, la povertà, la Grande Depressione, la seconda guerra mondiale. 
Maude è una bambina di otto anni quando rimane orfana e viene "promossa" all'età adulta: se vuole essere mantenuta dai parenti deve guadagnarsi il pane come tutti, non importa se lei non sa nulla della vita e se c'è ancora la scuola. 
La sua esistenza è scandita da parti in casa, lavoro duro, ma anche da aborti, lutti, persone amate da vegliare e da avvolgere in una copertina prima di seppellirle per sempre. Sono piccoli eventi, di cui resta magari anche solo il nome di un neonato scritto sulla Bibbia di famiglia, che però si fondono con la Storia che intanto continua inesorabile a svolgersi intorno.
A tratti mi è parso quasi inconcepibile accettare il destino di questa donna che vive chiedendo a Dio ogni giorno la forza per andare avanti, che desidera l'amore vero e un po' d'affetto e che sopravvive a tutti quelli che ama.
Sono stata male per lei, per l'ingiustizia, per l'ineluttabilità, per il suo dolore. Ma poi ho pensato a tutte le Maude che sono vissute, che hanno sperato, pregato, imprecato e sono rimaste sconosciute.
Una lettura in certi punti straziante ma quasi catartica, per capire quanto è piena e intensa la nostra banale esistenza senza che vi prestiamo attenzione.
Credo che una nonna non avrebbe potuto desiderare una celebrazione postuma migliore: complimenti, Donna. 
Quando si dice non dimenticare le proprie radici. 
Amarilli73

2 commenti:

  1. anche a me ha chiamato questo libro, l'ho comprato ma non ho ancora avuto coraggio

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  2. Il problema è che è una storia vera, non puoi distaccarti dicendo: tanto è finzione. Poi arrivi in fondo e trovi le foto...

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