Pensieri e Riflessioni su "La sconosciuta" di Mary Kubica

Mary Kubica
La Sconosciuta
Harlequin HM Mondadori
ISBN: 9788869050480

Un incontro casuale. Un atto di gentilezza. Un'intricata rete di menzogne. Heidi vede la ragazzina su un binario alla stazione, immobile sotto la poggia torrenziale, mentre stringe tra le braccia un neonato. La ragazzina sale su un treno e se ne va. Heidi non riesce a togliersi quella scena dalla testa...
Heidi Wood è sempre stata una donna dal cuore d'oro, ma la sua famiglia inorridisce quando un giorno torna a casa con Willow e la sua neonata di soli quattro mesi: trasandata e senza casa, la ragazzina potrebbe essere una criminale, o anche peggio. Tuttavia Heidi invita Willow e la bimba a restare...
A poco a poco, mentre Willow comincia a riprendersi, vengono alla luce inquietanti dettagli sul suo passato e così, quello che è iniziato semplicemente come un gesto gentile precipita sempre più velocemente verso l'abisso...

Il mio pensiero:
Un altro romanzo terminato con soddisfazione.
Una storia che inizia un po’ a rilento e che ingrana la quinta non appena l’autrice inizia ad instillare nel lettore qualche dubbio ed a rendere la trama un po’ più intricata.
Infatti, dopo le prime cinquanta pagine non sono più stata in grado di fermarmi perché lo stratagemma dell’autrice che consiste nell'alternare un capitolo all’altro, incentrato ora su un personaggio ed ora sull’altro, facendo parlare direttamente loro stessi, è molto convincente.

Haidi è una giovane donna, moglie e madre segnata da una brutta malattia curata nel passato (circa dodici anni prima di quando si svolge la trama).
Lavora con persone spesso afflitte dall’indigenza, in gran parte immigrati, donando loro tutto l’aiuto possibile ed occupandosi della loro alfabetizzazione.
Chris, il marito, è un consulente di investimenti sempre in viaggio per lavoro. Dei due, nella coppia, quello più razionale e con i piedi per terra.
Willow una giovane ragazza di appena sedici anni dall’aspetto di una senzatetto schiva e provata dalla vita molto di più di quel che sembra.
Questi i tre protagonisti le cui voci si alternano di capitolo in capitolo.

Heidi, mentre si reca al lavoro, vede una ragazza, Willow, con in braccio una bambina di pochi mesi, sostare sotto la pioggia scrosciante, senza ombrello e senza vestiti adeguati. Viene colpita subito oltre che dalla magrezza e dall’aspetto trasandato di Willow, dalla piccola avvolta in una copertina rosa.
Nel cuore di questa donna scatta subito qualcosa. Qualcosa più forte di ogni logica del buonsenso: nonostante la reticenza della ragazza, le offre infatti il pranzo e la invita poi a casa loro.
Inutile sottolineare come il marito e la figlia possano aver considerato l’avventato gesto di Heidi. Portare in casa una sconosciuta di cui non si sa nulla sul suo passato? E se fosse una ladra? O un’assassina?
Poco per volta il lettore arriva a scoprire di più sulla storia di Willow. Tessere di un puzzle che vengono fornite di volta in volta con parsimonia e che portano a leggere con voracità per far luce sui fatti.
Capitolo per capitolo giungerà a galla non solo il passato di Willow, ma anche un altro inquietante segreto sulquello di Heidi; purtroppo un trascorso mai del tutto dimenticato.

Immagino quella maglietta, con tutti i suoi segreti, quali che siano, precipitare per cinque piani e finire nel cassonetto che sta accanto all’ingresso di servizio.
Di questo, Chris non saprà mai nulla.

Scrittura fluente e piacevole. La trama incuriosisce senz’altro e lo stile adottato dall’autrice la rende indimenticabile.
Non posso che consigliarlo con 5 stelle piene.
Stefania

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