Segnaliamo: "VOLEVO SOLO TE" di Federica D'Ascani

Autore: Federica D'Ascani
Titolo: VOLEVO SOLO TE
Editore: Damster Edizioni
Genere romance-erotico storico
Ebook uscito l'8 Novembre
Cartaceo: uscita prevista il 15 Novembre
Pagine 120
Prezzo 2,49 ebook
Prezzo 10,00 cartaceo

Sinossi - Cosa può scatenare uno sguardo intenso, inaspettato e profondo? Cosa si cela nella mente di una giovane ragazza alle prese con le prime turbolente passioni? Sono già trascorsi due anni, per Flora, da quando con la famiglia si è trasferita in un piccolo paesino del litorale romano e il distacco con la sua vita ancora le pesa. Eppure tutto sembra volgere al meglio quando, per un caso fortuito, i suoi occhi entrano in collisione con quelli di Fausto, giovane mantovano giunto per le sue stesse ragioni a lavorare quella terra arsa dal sole e carezzata dalla salsedine. Ma gli anni sono difficili e parlare tra loro è quasi impossibile. Siamo nel 1932, la terra chiama lavoro, il regime comincia a dettar legge e lo spauracchio del disonore grava sulla testa di Flora, specialmente da quando il nuovo fattore le ha messo gli occhi addosso. 
Tra le vie di un paese rurale, bagnato dal mare e odoroso di grano maturo, una storia intensa e toccante che vi farà ricordare il primo vero battito di cuore, tra sguardi rubati e promesse taciute, perché la passione, quella vera, non può essere frenata e l'amore, quando bussa, reclama semplicemente il suo tributo...

Estratto
«Stanotte alle tre, al fontanone... Ci sarai?» si sentì chiedere con lo stesso tono di poco prima. Flora si voltò di scatto, spaventata quasi, e scrutò il volto del giovane tentando di decifrare la verità. Cosa voleva esattamente?
«Cos…»
«Dimmi che ci sarai» le sibilò, una mano a stringerle il braccio, gli occhi nei suoi per implorarla rabbiosamente. 
«Io... Come posso? Non... Se mia madre... Ma poi, perché?»
«Ci sarai?» le ripeté lui, fissandola ancora, sciogliendola dall'interno, con il sudore sulla fronte, a catturare i riccioli scuri, rendendolo ancora più forte, tenebroso, bello. Sospirò, trattenendo poi il fiato in gola. Che doveva fare? Cosa doveva rispondere? Cedere a quelle strane pulsazioni ritmiche che le rimbombavano nelle tempie partendo dal suo ventre? E cosa sarebbe accaduto se avesse detto sì? 
«Sì» miagolò, tremando, cercando febbrilmente il coraggio e trovandolo nelle iridi di colui che le aveva rubato il cuore suo malgrado. Se qualcuno l'avesse scoperta sarebbe stato un dramma, ma se si fosse tirata indietro probabilmente non se lo sarebbe mai perdonato nella vita. Lanciò una fugace occhiata attorno e notò che nessuno li stava guardando. In tutto, nonostante a lei sembrasse si fosse fermato l'universo intero, erano trascorsi pochi istanti. Si inumidì le labbra, sentendo improvvisamente più caldo, e tornò a osservare quel moro bronzeo. 
«Ti aspetto» le disse con un mezzo sorriso che gli illuminò lo sguardo, quindi le lasciò il braccio, voltandosi. Il cuore di Flora batteva troppo veloce, tanto che lei ebbe quasi timore. Mai guardare un ragazzo le aveva provocato quelle sensazioni, men che meno parlarci. 
Un appuntamento. 
Piano, sornione, acquisendo velocità, il pensiero partì dal cervello e le arrivò dritto al cuore, scendendo nello stomaco e irradiandosi nelle braccia e nelle gambe. Ebbe voglia di urlare, di battere i piedi a terra, di ridere come una ragazzina a Natale e di piangere come una donna alla stazione. Il sorriso le dipinse le labbra già tendenti al cielo e si piegò in avanti sul manubrio per partire.
Un appuntamento.
Il suo primo appuntamento.

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