PENSIERI E RIFLESSIONI SU “UN LUNGO FATALE ULTIMO ADDIO” DI VELO NERO

Titolo: Un lungo fatale ultimo addio
Editore: Newton Compton
Collana: Nuova narrativa Newton
Data di Pubblicazione: Aprile 2015
ISBN: 8854174661
ISBN-13: 9788854174665
Pagine: 284

Trama - Londra 1819. Valéry Campbell sa di mettere a rischio la propria reputazione, quando si reca nella bisca di Lady Venom, ma deve impedire al padre di giocarsi tutto in una mano di carte. Sir Arthur Campbell però ha già barattato la tenuta di famiglia e, con l'acqua alla gola, tenta di vendere anche la figlia a un losco e ricchissimo libertino, Lord Baxton. Questi non è altri che lo zio di Charles, il figlio del duca di Ragland, anche lui ospite della bisca: è proprio in quest'occasione che Valéry lo rincontra, dopo anni, e scopre di provare qualcosa per lui. Naufragato l'estremo tentativo di ripagare i suoi debiti, Sir Arthur, in un accesso di disperazione, si suicida al tavolo da gioco. Da questo momento in poi la vita di Valéry si complica terribilmente. I trascorsi della sua famiglia non le permettono di sposare Charles e al tempo stesso si trova a lottare con tutte le forze per resistere ai tentativi di seduzione di Lord Baxton, al quale non vuole cedere. Lo scontro tra i due è aperto e dichiarato: ma chi è davvero David Baxton? Quel che Valéry pensa di lui corrisponde a verità? 

Il pensiero di Amarilli73

"Bene", rispose lui, sorridendole. "L'odio e' un impulso molto intenso, così simile all'amore". 
"Probabilmente voi ci sarete abituato. Lo trovate divertente?
"No, lo trovo promettente", le sussurrò suadente.

Prezioso. 
Di solito trovo le fascette intorno ai libri eccessive o strombazzanti, ma in questo caso è azzeccata. 
Un romanzo da leggere senza fretta, da gustare scena dopo scena. Al centro la brava ragazza, nient’affatto decisa ad arrendersi. Il mondo dell’alta aristocrazia le luccica intorno e la emargina inesorabilmente, mentre lei ne avverte la crescente puzza di marcio senza capire ancora come riconoscerla. E poi, nell’ombra della bisca, l’uomo ambiguo, lo zio in apparenza depravato del ragazzo dei suoi sogni. 
Ma niente è come sembra. Carta Bianca è il lasciapassare del padrone alla sua cortigiana, ma Carta Bianca è anche la resa di un uomo sincero alla passione che incombe.
Non posso che dar ragione a chi ha detto che in questo libro c’è un po’ di tutto: intrighi, sofferenza, desiderio. Il suo pregio è di non essere mai banale. Dietro ogni frase si cela una piccola perla, dietro ogni sorriso di Lord Baxton si cela una sfumatura di tristezza. I personaggi sono nitidi, la trama è ricca, il ritmo ben dosato.
Ecco un bel esempio di manoscritto che meritava di uscire dal cassetto e poi di un self che meritava di passare a una veste più ufficiale. Più preziosa, appunto.

Lui le sfiorava il viso e le labbra, mentre continuava quel lungo, eterno bacio. La teneva stretta a sé per paura che scomparisse come il personaggio di una favola. Afferrava le sue labbra con le proprie in mille e mille dolci schiocchi il cui fruscio si confondeva con il gocciolio della pioggia. Quando gli era necessario riprendere fiato, la carezzava dolcemente con il pollice per non abbandonare le sue labbra rosse nemmeno un istante.

Amarilli73




2 commenti:

  1. non sono un'amica degli storici, ma questo mi ispira un sacco, già solo per la cover

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  2. Vero, ho il cartaceo e la cover è stupenda. Consiglio anche il libro, scritto molto bene.

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