Pensieri e Riflessioni su "Raccontami di un giorno perfetto" di Jennifer Niven

Jennifer Niven
Raccontami di un giorno perfetto
DeAgostini
14,90 euro

IÈ una gelida mattina d’inverno quella in cui Theodore Finch decide di salire sul tetto della scuola solo per capire che cosa si prova a guardare di sotto. L’ultima cosa che si aspetta però è di trovare qualcun altro lassù, in bilico sul cornicione. Men che meno Violet Markey, una delle ragazze più popolari del liceo. Eppure Finch e Violet si somigliano più di quanto possano immaginare. Sono due animi fragili: lui lotta da anni con la depressione, lei ha visto morire la sorella in un terribile incidente d’auto. È in quel preciso istante che i due ragazzi iniziano a provare la vertigine che li legherà nei mesi successivi. Una vertigine che per lei potrebbe essere un nuovo inizio, e per lui l’inizio della fine…

Il mio pensiero:
Credo che "Raccontami di un giorno perfetto" sia uno dei romanzi che ultimamente più è riuscito a commuovermi.
Dopo diverse letture mi son buttata nuovamente sul genere young adult, quasi certa di imbattermi nella solita storia d'amore tra due giovani ragazzi con alle spalle uno dei tanti svariati drammi familiari che la narrativa di questo genere ultimamente offre (anche se, per quanti romanzi così io abbia letto, ancora non mi sono stufata) e pronta al classico finale zuccheroso alla "vissero felici e contenti".
Invece no, la Niven è riuscita a rompere, almeno in parte, il solito schema. Questo romanzo porta una ventata di originalità nel panorama delle mie ultime letture.
Certo, sicuramente entrambi i protagonisti hanno molto in comune con i loro coetanei che popolano le pagine di altri romanzi (un lutto in famiglia, dei genitori assenti, un padre a cui piace usare le mani sui figli... ) ma conducono il lettore lungo la storia in modo completamente diverso.

Sia Violet che Finch sono semplici studenti con problemi alle spalle... e sarà proprio questo problema la causa del loro incontro: entrambi soffrono di depressione (Violet è l'unica sopravvissuta ad un tremendo incidente d'auto in cui morì la sorella; Finch invece è un ragazzo lasciato a se stesso e con un rapporto conflittuale con il padre violento). Entrambi si trovano sul tetto della scuola con il desiderio di farla finita, e in questa occasione sarà Finch a dissuadere dal compiere il folle gesto di tuffarsi nel vuoto e ad aiutare Violet.
Da questo incontro alquanto insolito nasce una dolce amicizia che vorrebbe diventare anche qualcosa di più. Entrambi sembrano uno la cura dell'altro.

«Non sono geloso.» Ci fermiamo fuori dall’aula. «È solo che tu mi piaci molto, Violet. E penso che dovremo rimetterci insieme.»
«Non credo di essere pronta.»
«Non mi darò per vinto.»
«Immagino che io non possa farci niente.»
«Se si mette a fare strane cose, dimmelo.»
Sorride sollevando un angolo della bocca. Quando fa così gli viene una sola fossetta su una guancia. È la prima cosa che mi aveva colpito di lui. Senza pensarci, gli scocco un bacio sulla fossetta, quando in realtà vorrei semplicemente baciarlo sulla guancia. Non saprei dire chi dei due è il più sorpreso. «Non ti preoccupare, è solo un progetto per la scuola.

Ma mentre Violet è una ragazza che, da questa nuova amicizia, assorbe nuove forze per tornare a vivere, Finch invece resta sempre il protagonista più problematico e difficile da capire, per quanto comunque affascinante.

Poi chiudo gli occhi e faccio finta di essere in un lago.
L’acqua ha un effetto distensivo su di me. Sono in pace con me stesso. In acqua mi sento al sicuro, risucchiato in un guscio da cui non posso uscire. La concitazione e il frastuono dei miei pensieri si smorzano. Tutto è ovattato. Chissà se riuscirei ad addormentarmi così, sprofondato nella vasca. Adesso però non ho voglia di dormire e lascio vagare i miei pensieri. Sento le parole formarsi nella mia mente come se fossi davanti al pc.

Dolce e intenso sa straziarti il cuore con estrema grazia. Così, sottovoce, ti ritrovi con gli occhi lucidi a seguire il destino di questi due ragazzi.
Di Violet, ma soprattutto di Finch, ci si dimenticherà difficilmente.
Un romanzo che colpisce dritto al cuore e provoca come effetto collaterale tanti lucciconi.
Va assolutamente letto.
Stefania

1 commento:

  1. di questo libro mi spaventa un po' il problema della depressione, è una cosa con cui io ho poca empatia

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