Pensieri e riflessioni su "Mind Games" di Carolyn Crane

Titolo: Mind games
Autore: Carolyn Crane
Editore: Asengard
ISBN: 8895313356
ISBN-13: 9788895313351
Pagine: 320

Sinossi:
Un esordio strepitoso quello di Carolyn Crane che con MIND GAMES porta il lettore al limite dell’intellegibile. Un Urban Fantasy con tutti gli ingredienti del genere e qualcosa di più: eros e tanatos, amore e morte si intrecciano tra le pagine intrise di enigmi, segreti e colpi di scena.
Protagonista la giovane Justine Jones, ipocondriaca fino alla paranoia, è convinta che le stia per scoppiare un vaso sanguigno nel cervello. Poi, all’improvviso, Packard, un uomo di una bellezza sconvolgente, comprende il suo problema e la invita a unirsi a lui e alla sua squadra anticrimine. È un’occasione unica. Con l’insegnamento diretto di Packard, Justine impara a far diventare la sua ossessione un’arma da usare contro i peggiori criminali di Midcity e, finalmente, ottenere la libertà che ha sempre desiderato.
O no?
A Midcity, il brioso capo della polizia sta portando avanti una battaglia contro dei criminali che hanno poteri che vanno oltre i limiti umani. E, mentre le prime missioni di Justine risultano essere dei successi strepitosi, Packard si scopre essere diverso da come appare in realtà. Presto, dibattuta dall’attrazione fra due uomini molto diversi fra loro, Justine si troverà in un mondo fatto di magia, erotismo e terribili segreti. Con l’aiuto di Packard, Justine si è liberata dalla sua fobia, solo per scoprire una realtà molto più spaventosa della peggiore delle sue paure.

Il mio pensiero:
Mind Games, romanzo d'esordio dell'autrice americana Carolyn Crane, edito dalla Casa Editrice Asengard lo scorso 22 novembre, è il primo romanzo di una trilogia urban fantasy: The Disillusionists.

Vi anticipo subito che non sarà facile rendere nero su bianco le mie impressioni in merito a questo romanzo. È la prima volta in assoluto che mi è sembrato di aver avuto per le mani non un unico romanzo, ma ben due diversi lavori.
Un libro che ha ribaltato completamente in corso di lettura l'idea che mi ero fatta di lui. 
Un romanzo che mi ha sorpresa ed anche conquistata proprio per la peculiarità di avermi fatto cambiare così drasticamente idea da un capitolo all'altro. È come se potessi dividerlo in due esatte metà ed io mi sia innamorata della seconda.
Lo stavo per abbandonare a fine lettura della prima parte, ma si è riscattato in seguito per lasciarmi con il fiato sospeso fino alla fine.

Non è un romanzo di cui ti innamori fin dalle prime pagine. Non è nemmeno uno di quei libri di cui ti innamori solo dopo averlo lasciato riposare per un po' ed averci rimuginato sopra diversi giorni.
No, è un romanzo che destabilizza, proprio come i suoi protangonisti, e se all'inizio vi capiterà, come è capitato a me, di volerlo chiudere ed archiaviare lontano, vi consiglio di tenere duro perché verrete decisamente ripagati dell'attesa e vi troverete a voler conoscere subito il seguito.

Non posso nascondere che nella prima metà mi son sentita parecchio scoraggiata e tentata di abbandonare la lettura, in quanto non riuscivo a comprendere la logica di esposizione dei fatti.
Vero che la sinossi, parlando anche di erotismo, avrebbe dovuto farmi capire immediatamente che non si sarebbe trattato di uno young adult, ma la cover mi ha tratto abbastanza in inganno. 
Dall'immagine di copertina mi ero illusa di trovare una protagonista ancora adolescente. Justine invece non è più una ragazzina, ma bensì una  ragazza adulta ed indipendente, con un fidanzato ed un lavoro retribuito in un negozio di abiti eleganti.
Più simile allo stato di fatto e meno fuorviante la cover ed il booktrailer americani. 
Ambientato a Midcity, America, in un futuro popolato da supermenti che a causa di una mutazione hanno subito un potenziamento delle loro abilità mentali (diventando telecineti, telepati, menti precognitive, visitatori dei sogni), troviamo Justine alle prese con la sua lotta quotidiana contro veri e propri attacchi d'ansia.
L'ipocondria allo stato puro la porta più e più volte a far visita ai medici del pronto soccorso convinta di essere in fin di vita a causa della sindrome della stella venosa: crede che una vena nel suo cervello stia per scoppiare.

«Sei in grado di generare davvero un incredibile volume di paura. È un'abilità rara».

La coincidenza fa sì che Justine venga in contatto con Packard, una supermente in grado di vedere lo schema psicologico delle persone ed in grado di liberarla dall'accumulo di ansia.
Packard, confinato da otto anni all'interno di un ristorante, vede in Justine l'arma potente per poter portare a termine il suo piano: sovraccaricare, con l'aiuto di altri illusionisti, le menti dei "cattivi" (tra cui quella del suo aguzzino) per farle andare in blocco e riavviarle purificate dai loro comportamenti malvagi e antisociali.
Si instaurerà così tra i due una sorta di simbiosi basata sull'aiuto reciproco. Simbiosi fatta di alti e bassi, attrazione e repulsione.

«Sta giocando com me oppure è la verità»

L'armonia, per così dire, viene a sfaldarsi nel momento in cui Justine conosce la persona che ha costretto Packard all'isolamento, ed è da questo momento in poi che il libro ti avvolge completamente nelle sue trame. Per stare in tema, si potrebbe dire che a questo punto, il romanzo si è ormai impadronito della tua mente e  tu devi a tutti i costi sapere come si concluderà.
 
L'autrice infarcisce la storia anche di qualche incontro bollente... ma è ben poca cosa purtroppo.

Narrato in prima persona dalla protagonista, utilizzando il tempo presente per spiegare tutta la faccenda delle folgorazioni e dei tracciati neurali (senza contare che uno dei personaggi parla in russo), all'inizio da proprio un'idea sbagliata di sé.
Nel proseguo si passa invece il tempo a domandarci da che parte schierarsi e ad immaginare un finale, che vi assicuro non sarà per niente scontato.

«Quando il bene non è un bene?»


La trama è sicuramente originale. Mai letto nulla di simile.
Considerato quanto ho provato a spiegarvi sopra ed il fatto che io adesso stia aspettando con ansia di poter leggere il seguito, direi che posso, nonostante un inizio piuttosto caotico, decisamente consigliarlo.
Stefania

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