Pensieri e riflessioni su "Beautiful Sin" di Violet Nightfall

Autore: Violet Nightfall

Editore: Narcissus Self Publishing

ISBN: 9788867553860

Genere: Urban Fantasy

Data Pubblicazione: 23/11/2012

Sinossi:

La prima volta che Maximillian Cox, facoltoso imprenditore di Manhattan, incontra Chanel Smith, giovane e bellissima ereditiera, ne rimane folgorato; da questo preciso istante si prodiga anima e corpo per averla.

Quando però crede di essere riuscito nel suo intento, il mondo che lo circonda frana e crolla: la morte del suo migliore amico, Leon, lo catapulta ancora una volta in un passato fatto di guerre, sangue e creature Immortali.

Un complotto sta minando gli equilibri politici della sua Madrepatria, Ithil, una dimensione parallela sospesa sul mondo Mortale.

Maximillian si riappropria del suo antico nome da guerriero, Thanatos, e si addentra tra gli orrori di un'apocalisse imminente...

Il pensiero di Ambra:

Questa è una delle poche volte in cui mi sono trovata veramente combattuta nella critica di un libro. Mi rendo conto che Beautiful Sin sia il romanzo d'esordio di Violet Nightfall, giovane laureata ravennese. Di sicuro scrivere non è un mestiere facile, soprattutto quando si parla del proprio primo scritto e che si sta cercando di farsi strada nel genere Urban Fantasy, indubbiamente molto in voga e particolarmente sfruttato in questo periodo.

Inoltre, la scelta dell'autrice di auto-pubblicarsi tramite la Narcissus Self Publishing è stata certamente una scelta molto coraggiosa e degna della massima stima.

Questa giovane scrittrice è dotata di tanta voglia di scrivere ed una fervida fantasia, che la porta a sfornare una storia molto strutturata e ricchissima di personaggi. La Nightfall non ci fa mancare veramente nulla; troviamo angeli, vampiri e licantropi, che si aggirano fra i comuni mortali da migliaia di anni. Queste creature ed i loro intrecci vengono descritti con dovizia di particolari quasi maniacale. Per di più, un punto degno di nota è sicuramente il volere fondere aspetti mitologici ormai comuni e conosciuti da tutti con, addirittura, la Genesi cristiana.

Questa è sicuramente la caratteristica peculiare del romanzo e lo rende assolutamente diverso dagli altri appartenenti allo stesso genere.

Purtroppo, la scelta di non rivolgersi ad un editor qualificato e l'essersi arrangiata con i propri mezzi non è stata una scelta vincente ed è il motivo per cui mi sono trovata veramente in difficoltà nel giudizio di quest'opera.

Mi spiace veramente dovere dare una critica negativa, soprattutto trattandosi di un romanzo d'esordio, ma gli errori di editing presenti sono veramente troppi.

Un buon editing, al di là che sia "fatto in casa", deve prevedere una rigida revisione linguistica, oltre che una rigorosa analisi dei contenuti e, sicuramente non meno importante, l'affinamento dell'espressione.

Questo romanzo è stato pubblicato ancora troppo acerbo. Sembra quasi che l'autrice si sia stancata di rivedere il manoscritto e l'abbia pubblicato così com'era. Troppi gli errori linguistici e quelli di consecutio nella coniugazione dei verbi, per non parlare dell'uso estremamente gergale delle parole e di alcuni periodi lasciati a metà.

Tutti questi errori fanno passare completamente la voglia di proseguire il racconto e adombrano qualsiasi nota di merito del romanzo.

In conclusione, non mi sento di potere dare un giudizio positivo, soprattutto perché penso che questa scrittrice possa fare veramente molto di più e, avendo annunciato che questo romanzo è l'inizio di una saga, mi aspetto maggiore impegno nel prossimo volume.

Ambra