Pensieri e riflessioni su "Un sogno lungo un'estate" di Barbara Baraldi
Titolo: Un sogno lungo un'estate
Autore: Barbara Baraldi
Editore: Einaudi Ragazzi
Collana: Carta bianca
ISBN: 8879269739
ISBN-13: 9788879269735
Pagine: 256
Sinossi:
Matilde ha tredici anni e vorrebbe trascorrere le vacanze estive con la sua migliore amica, ma è costretta a seguire i genitori nella vecchia casa di zia Isabella, in campagna. Una casa buia, inospitale, che trasforma le persone in estranei e in cui sembra aleggiare una presenza ostile. Matilde è sicura di non esserci mai stata. Ma ha un incubo ricorrente in cui è più piccola e percorre gli stessi corridoi, le stesse stanze. Chi è l'uomo con gli occhi di diverso colore? Perché la madre le proibisce di andare al laghetto dei salici piangenti? E cosa nasconde il dipinto di Legnani, l'aviatore precipitato nel corso della seconda guerra mondiale e che viveva in isolamento in un antico mulino? Il mondo di Matilde sembra disgregarsi, senza più l'amicizia né II supporto della famiglia, finché non conosce Riccardo, un ragazzo di due anni più grande appassionato di motocross, e i suoi fratelli: il pestifero Rudy e la lentigginosa Rachele, che non riesce proprio a stare zitta un attimo. Con loro affronterà una grande avventura alla ricerca di un tesoro sepolto. Un viaggio alla ricerca di ricordi perduti e colpe mai dimenticate, dove Matilde diventa la protagonista di una fiaba in cui non è un orco a cancellare le vite, ma l'oblio. Scoprirà che il coraggio si conquista con le scelte giuste, giorno per giorno. E troverà una nuova consapevolezza, quella data dalla memoria. Che è sempre stata proprio lì, davanti agli occhi.
Il mio pensiero:
Un sogno lungo un'estate è il romanzo young adult della famosa "regina del gotico italiano" Barbara Baraldi, pubblicato lo scorso 13 marzo da Einaudi.
Il genere letterario a cui appartiene questo gioiellino è quello del romanzo di formazione perché incentrato sull'evoluzione della protagonista verso la maturazione e l'età adulta.
Mediante il racconto di emozioni, sentimenti, progetti, azioni viste nel loro nascere dall'interno, incanta i giovani lettori che arriveranno all'ultima pagina carichi di un grosso bagaglio di insegnamenti.
La protagonista del romanzo è infatti una ragazzina di Milano di quattordici anni di nome Matilde.
Ambientato nel periodo delle vacanze scolastiche estive la protagonista sarà costretta, non avendo ancora raggiunto la maturità, a seguire i suoi genitori per qualche settimana di vacanza in campagna presso la casa della zia del padre, Isabella.
Come accade a qualsiasi ragazzo o ragazza di quell'età, e come credo ci saremo passati tutti, potete immaginare i drammi di Matilde nel doversi separare dalla sua migliore amica Veronica, diretta per le vacanze in Sardegna, per trascorrere lunghissimi e noiosissimi giorni lontana dalla vita frenetica della città e dalle tecnologie e divertimenti che esse offre.
È proprio questo che mi è piaciuto del romanzo. Nonostante sia indirizzato prevalentemente ad un pubblico più giovane di quello a cui io appartenga, è stata una lettura davvero piacevole, perché la delicatezza, la dolcezza e la precisione di questa autrice con cui descrive gli stati d'animo di Matilde è talmente vera e reale, che verrà automatico fare un salto nel nostro passato e nei ricordi delle nostre vacanze da adolescenti.
Non ho trovato forzature, ma anzi, narrato dalla voce di Matilde, il linguaggio utilizzato è proprio quello di una ragazzina quattordicenne che saprà anche strapparvi qualche sorriso:
«Nico e Gabriele sono troppo fighi... Ha un cane di nome Fibra che spacca...»
Anche in questo romanzo si riconoscono le descrizioni delicate e l'utilizzo di metafore leggere caratteristiche dell'autrice che è come se con le parole dipingesse un quadro dai colori pastello davanti ai nostri occhi:
«La casa di zia Isabella ha un aspetto dimesso, proprio come la immaginavo. L'edera ricopre gran parte della facciata. L'intonaco è solcato da screpolature e le finestre sono grandi occhi che mi osservano con sospetto. La porta d'ingresso sembra una grande bocca di legno che stia per scoppiare in un ghigno. Pochi istanti e si spalanca».
«Anche l'albero che di solito cerca di afferrarmi oggi langue. Le sue braccia sembrano abbandonate, come per raccogliere la luce e restituirla stanotte alle stelle».
Anche le emozioni che trasmette sono reali e forti ed il pubblico più maturo che leggerà questo romanzo si troverà ad annuire ricordando quando nell'adolescenza capitava di trasalire e di sentire il cuore battere all'impazzata anche solo per essere stati sfiorati dal primo amore...
A popolare le pagine ci sarà anche mistero ed avventura, intrecci e più storie nella storia, un tesoro da trovare ed il primo bacio da donare.
E proprio come avviene spesso, quella che a priori era sembrata una vacanza da incubo, o si prospettava come una lunga prigionia lontana dal mondo, si trasformerà ben presto in un sogno lungo un'estate.
Un'estate indimenticabile.
Si inizia con il ritrovare l'ebbrezza di usare una vecchia bicicletta rossa, si continua scoprendo nuovi amici, ragazzini come lei, il festoso cagnolone Bob e il suo vecchio padrone Lucertola, passando per il tesoro di Legnani e la fiaba di Lucilla, per arrivare a scoprire quella chiave che può aprire i cuori dei suoi genitori e di Isabella per riscoprire un passato lontano.
Pagine ricche di insegnamenti morali che non farebbe male leggere neppure agli adulti.
«L'amicizia è un tempio che si costruisce in due»
«La vita a volte fa paura. Ma le paure vanno affrontate per superarle»
«Volere è potere»
e ancora quella che è il succo del romanzo e che io preferisco
«Si perde davvero chi si ama solo quando non lo si ricorda più»
Un altro gioiello che va ad aggiungersi al mio bagaglio di letture indimenticabili e che consiglio ai più giovani, ma anche ai più grandi che amano fare un salto nei ricordi e nel passato.
Grazie Barbara!
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