Pensieri e riflessioni su "Non c'è niente che fa male così" di Amabile Giusti


Titolo: Non c'è niente che fa male così
Autore: Amabile Giusti
Pagine: 275 
Editore: La Tartaruga 
Collana: Narrativa
ISBN-10: 8877384719
ISBN-13: 978-8877384713
pubblicato nel 2009
Sinossi:
Caterina ha sei anni quando una tragedia sconvolge la sua vita, spazzando via la sua innocenza e peggiorando il difficile rapporto con la madre e quello impacciato con il padre. Undici anni dopo, in un diario ritrovato, scopre inaspettatamente l'identità del colpevole di ciò che è accaduto. Da quel momento Caterina sente di avere un'unica missione: conoscerlo e distruggerlo. Lui è Marco, avvocato trentaseienne, un Peter Pan fallito, un marito mediocre e un pessimo padre, alla continua ricerca di qualsiasi emozione in grado di allentare la noia della sua vita perfettamente organizzata. Così, quando in una libreria incontra Caterina, apparentemente per caso, cede volentieri all'attrazione che prova per lei. Ma qualcosa sfugge di mano a entrambi, perché gli uomini non sono cose e i sentimenti sono ingovernabili per natura... In un susseguirsi di colpi di scena, i segreti e le verità verranno a galla a poco a poco, gettando un'impietosa luce sui retroscena famigliari, sui pettegolezzi dei vicini e su tutto il mondo degli adulti, ora spettatori inconsapevoli, ora cinici burattinai. Il ritratto di un'adolescenza malinconica e crudele, che non conosce mezze misure, capace di odiare e amare al medesimo tempo, con la stessa intensità.

Il mio pensiero:
Se c'è un libro a cui non riesco a far a meno di pensare e soprattutto di consigliare a tutti i miei amici in questi giorni è proprio questo. Così che oggi lascio il mio pensiero anche a voi, amici lettori.
Avevo scoperto lo stile di scrittura di Amabile già mesi fa con il famoso "Cuore Nero" e me ne ero innamorata. Una scrittura che ammalia per la sua schiettezza e per i sentimenti struggenti che conquistano il cuore e l'anima del lettore.
Quando ho avuto la possibilità di recuperare anche questa sua prima opera non ho esitato a leggerla e non ho dubitato nemmeno per un secondo delle doti di questa scrittrice che ammiro moltissimo.

Non c'è niente che fa male così è stato pubblicato lo scorso 2009 dalla Casa Editrice La Tartaruga Edizioni. Romanzo d'esordio della bravissima autrice calabrese Amabile Giusti.

"Non c'è niente che fa male così". Cosa vi aspettate da un titolo come questo? A cosa vi fa pensare? Sicuramente non al bucato steso al sole che sventola in ottobre con un cielo terso come quello raffigurato in copertina.
Ma chissà che questa immagine, in fondo, non sia il fulcro, il cuore pulsante, il perno attorno a cui ruota tutto il romanzo.
«Sul terrazzo, tra file di corde tese, le lenzuola penzolano attaccate con pinzette di plastica, e sono grandi e asciutte e sanno di sole e sapone, e siccome quassù c'è vento le senti muoversi e frusciare e sbattere l'un l'altra come se si dessero gli schiaffi...»

Il titolo mi aveva fatto subito pensare all'amore. Perchè, sarete d'accordo con me, che esiste anche un lato dell'amore che provoca sentimenti intensi e profondi, ma anche dolore e rabbia se non viene ricambiato o viene tradito... E di amore si parla.
«Dentro si sentiva a scaglie e a spicchi, come qualcosa che è stato aperto e non può più essere ricongiunto, e lui le mancava da morire, e perfino leggere le era difficile se a ogni riga si ricordava il suo sapore e le pareva di averlo ancora dentro il palato, ma non voleva permettergli di farla sentire così incompleta, non voleva più che senza di lui il giorno smettesse di avere senso.»

Questo romanzo, la cui narrazione avviene come un flusso di emozioni appartenenti ai vari personaggi steso su carta, è quanto di più commovente mi potessi aspettare come esordio di un'autrice che già ammiro per la sua scrittura fluida e vera e che qui narra situazioni scottanti e purtroppo fin troppo reali.

Due sorelle, Caterina e Loretta Rossi, con due caratteri opposti e con destini diversi ma strade non così differenti.
Caterina più chiusa e solitaria, dall'espressione innocente, acerba e dai lunghi capelli castani e occhi neri. Loretta, la sorella più bella e più grande; delle due la preferita della madre.
Il destino le farà innamorare, in tempi diversi, e per circostanze differenti, dello stesso uomo: Marco Preziosi. Dirvi di più su di lui non posso. Sta a voi scoprirlo e conoscerlo strada facendo. Vi prego solo di una cosa: aspettate a trarre conclusioni affrettate su quest'uomo. Va conosciuto e capito.

Attorno a loro altri personaggi che, con le loro emozioni traboccanti dalle pagine, svolgono la loro parte in quel grande spettacolo creato dal destino.
Filo, un coetaneo di Caterina che si innamora di lei ed a cui non manca una certa sagacia e schiettezza; caratteristico per la spiccata ironia che fa di se stesso. Adorabile. Che tenerezza mi ha fatto!

«Oh. quanto a questo ci sono abituato. In genere le ragazze vengono con me perchè sono con l'acqua alla gola. Non farti scrupoli, affonda pure il coltello, tanto ho la pelle di plastica...»

Giada ed Irma, rispettivamente la moglie manipolatrice e pronta a tutto pur di tenersi il marito e la figlioletta che non conosce l'affetto paterno e il valore della famiglia.
Il Signor e la Signora Rossi, anch'essi con i loro caratteri alquanto differenti che contribuiscono ad aggiungere fili alla trama del racconto.
La Signora Dattero! Chi vorrebbe una vicina di casa così?!? L'autrice ha portato all'esasperazione la figura della vecchietta "guardona" che non ha niente di meglio da fare che ricamare storie sulla vita degli altri, passando le giornate a spiare i movimenti dei suoi vicini di casa.
E poi Augusto: quanto di più viscido, arrogante e presuntuoso si possa incontrare.
Personaggi veri, reali.

Tra salti nel passato e slanci nel presente, lo stile è talmente dettagliato e fluido, con l'utilizzo di molte metafore e similitudini, che leggendo è come se scorresse davanti agli occhi una pellicola a colori.

«Il sole, stranamente tenace quella mattina, metteva insieme le forze dopo lunghi giorni di confino, raccoglieva drappelli di raggi e si scontrava con le cose proiettando ombre nette sulla strada.»

L'autrice sa intrattenere i suoi lettori. Non svela tutte le sue carte, ma poco per volta, facendo aumentare i sospiri del lettore gradualmente.
Fin dall'inizio ho capito che ci stava tacendo dei dettagli importanti per far in modo di svelarli solo in seguito, quando ormai avrei avuto il tempo necessario per immagazzinare tutte le informazioni utili a conoscere un pò meglio i protagonisti.
È stata un'ottima soluzione perchè in questo modo, oltre ad aver creato quelle suspense necessaria per tenere i nostri occhi incollati alle pagine, si arriva alla conclusione con un grosso bagaglio di emozioni utili a comprendere le scelte e le azioni dei personaggi.
Non nascondo che in alcune pagine mi son trovata con gli occhi lucidi... ed il personaggio di Caterina mi ha conquistata. Quante volte avrei voluto abbracciarla e stringerla forte! Quante volte avrei voluto scrollarla come una sorella maggiore!

Destino? Fatalità? Spesso le cose non vanno come noi vorremmo... ma secondo il destino, niente accade per caso.

Un romanzo genuino, spontaneo e attuale che conquisterà i vostri cuori; non potrete fare a meno di incoraggiare tutti a leggerlo per vedere dipinti nei loro occhi le stesse emozioni che avete provato voi. Unico, speciale ed indimenticabile.
Grazie Amabile!


2 commenti:

  1. Anche io ho pensato all'amore.
    L'odio tanto volte vine proprio dall'amore.
    Ho cuore nero ma ancora devo leggerlo :-(

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    1. Micia, quando leggerai Cuore Nero son sicura che ti piacerà. Questo è un altro genere, ma lo stile dell'autrice è inconfondibile. Io li ho apprezzati entrambi tantissimo. =)

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