REVIEW TOUR per "ALICE DOROTHY WENDY" di Lewis Carroll, Lyman Frank Baum, James Matthew Barrie: "ALICE"



Alice e le sue avventure nel favoloso Paese delle Meraviglie, di là e di qua dallo specchio. 
Wendy, l’amica di Peter Pan che per molti lettori è la vera eroina dei romanzi con il bambino che non vuole crescere.
Infine Dorothy, la piccola protagonista portata da un tornado nel fantastico mondo di Oz. 
Tre ragazzine curiose e audaci, al centro di tre grandi classici che, ciascuno a suo modo, hanno saputo celare sotto le spoglie del racconto di fantasia messaggi e metafore della vita. 

Questo libro è l’occasione per rileggere i tre romanzi – Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie, Peter Pan e Il Mago di Oz -, cogliendone la grande modernità.

Lewis Carroll, Lyman Frank Baum, James Matthew Barrie
Alice, Dorothy & Wendy
Collana: Draghi
ISBN: 9788804723493
540 pagine
Uscita: 17 novembre

Grazie all'occasione offertami dall'uscita di questo nuovo (affascinante) #drago Mondadori ho potuto rileggere una storia che ho ascoltato e letto spesso durante l'infanzia. 
Oltretutto, ammetto che non avevo mai approcciato il seguito di "Alice nel paese delle meraviglie", ovvero "Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò", per cui con un colpo solo ho recuperato entrambi i testi (altro motivo per apprezzare questo nuovo #drago).
Perciò oggi vi parlerò dei romanzi dedicati proprio a lei, ALICE.






E così delle Meraviglie
la Terra fu creata,
con i suoi mille fatti strani…
A storia terminata
si voga allegri verso casa.
Finita è la giornata.

Alice! Accogli questa fiaba
e con gentile mano
l’intreccio di ricordi e sogni
riponilo, ma piano,
come del pellegrino i fiori
che vengon di lontano.




La prima cosa che ho notato tornando ad immergermi nel romanzo di Lewis Carroll è che la mia immaginazione è stata negli anni così influenzata dal celebre cartone Disney, che avevo rimosso del tutto le parti non adattate e così mi sono sorpresa a trovare intere scene e personaggi di cui proprio non avevo ricordo.

Come noto, la storia prende l'avvio dalla curiosità di una bimba (circa sette anni) che, anziché rimanere accanto alla sorella maggiore, decide di inseguire un coniglio bianco dentro la sua tana.
E quando cade dentro, continua a cadere sino ad arrivare sostanzialmente agli Antipodi, in una nuova dimensione popolata da creature bizzarre e non sempre buone

Alice intraprende perciò un viaggio all'interno di questo Paese delle meraviglie, incontrando personaggi che si sono ritagliati una figura di tutto rispetto nella letteratura occidentale, a partire dal Cappellaio Matto e la Lepre Marzolina, sino al Bruco fumatore e allo Stregatto, e poi ancora la Duchessa e il suo bebè porcellino, l'esercito di carte da gioco, il Re e la Regina e i partecipanti ai loro tornei giocati con ricci e fenicotteri rosa. 

Nel frattempo, Alice si ritrova superare varie prove, a bere e a mangiare cibi incantati, a giocare con i reali, bere il tè, a piangere di frustrazione, ad arrabbiarsi e a portare lo scompiglio in un processo contro il povero Fante di Cuori. 

E se alla fine, i bambini possono tirare un sospiro di sollievo, convincendosi che fosse tutto un sogno, poi Alice ci ricasca e finisce di nuovo nella stessa dimensione fantastico-onirica, passando stavolta attraverso lo specchio. Sono passati sei mesi, ma i personaggi già conosciuti non sembrano essersene accorti. 

La bambina viene coinvolta in una partita a scacchi e messa alla prova (ancora) per poter diventare regina, sfidando il ruolo della Regina Rossa e di quella Bianca, sino a risvegliarsi (ma quanto dorme, la nostra protagonista!). 


Ne mangiò un pezzetto e si disse con ansia: “Su o giù? Su o giù?”
tenendosi la mano sulla testa per sentire se cresceva o diminuiva; e
restò sorpresissima trovando che rimaneva delle stesse dimensioni.
Noi sappiamo che questo è quanto avviene di solito a chi mangia un
pasticcino; ma Alice si era già talmente abituata ad aspettarsi solo
avvenimenti fuori del comune, che le pareva noioso e banale da parte
della vita procedere nel modo consueto.


Se il primo volume mi ha divertito, il secondo è molto più surreale e non proprio divertente; in realtà ho scoperto che l'autore ha riempito il testo di giochi di parole, allusioni alla cultura inglese o comunque a passatempi che forse potevano piacere soltanto ai fanciulli dell'epoca. Certi passaggi risultano criptici (so che tutti esaltano il "nonsense" voluto, però è un fatto che un bambino, ma anche un adulto, dopo un po' corre il rischio di scoraggiarsi a cercare di comprendere tutto).

Perciò l'unica chiave di lettura può essere solo quella di abbandonarsi alla fantasia, di non cercare di trovare sempre una regola univoca e un significato per tutto, ma di godersi la grande creatività e originalità di Lewis, con situazioni e personaggi che sono all'origine di tantissime versioni, derivazioni, ispirazioni successive (solo a me, ad esempio, i gemelli bizzarri e inquietanti hanno ricordato le altrettanto inquietanti gemelline di Shining?).

Certamente è uno di quei classici che non si possono non leggere almeno una volta nella vita.

Amarilli





2 commenti:

  1. o come nel mio caso anche più di una visto che ho letto alice anche alle mie figlie!

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