Pensieri su "SCHIAVI DELLE SENSAZIONI" di Nalini Singh (Psy-Changeling #1)

In un mondo che nega le emozioni, dove gli Psy al potere puniscono qualsiasi segno di desiderio, Sascha Duncan deve nascondere tutto ciò che prova e che la bolla come imperfetta. Rivelare i suoi sentimenti, infatti, significherebbe condannarsi all’orrore della “riabilitazione”: la completa cancellazione psichica di tutto ciò che è stata. Metà umano metà animale, Lucas Hunter è un Mutaforma, affamato di quelle stesse sensazioni che gli Psy rinnegano. Dopo secoli di difficile coesistenza, le due razze si ritrovano sull’orlo di una guerra a causa di una serie di brutali omicidi, di cui sono state vittime diverse donne Mutaforma. 

Lucas è determinato a trovare l’assassino, appartenente alla razza Psy, che ha massacrato una sua compagna di Branco e Sascha è il suo biglietto per entrare nella loro società strettamente sorvegliata. Presto, però, Lucas scopre che quella gelida Psy è capace di “sentire” e provare passione, e l’animale che è in lui ne è affascinato.

Intrappolati tra i loro due mondi in conflitto, Lucas e Sascha dovranno scegliere se rimanere legati alle loro identità, o sacrificare tutto per assaporare la tentazione più oscura...

Nalini Singh
Schiavi delle Sensazioni
Serie: Psy-Changeling Vol. 1
Editore: Hope Edizioni
Uscita: 5 dicembre 2020




Sebbene di recente mi siano capitate meno occasioni, in passato sono stata un'avida lettrice di paranormal, e spesso sentivo decantare i libri sugli PSY, dispiacendomi di non vederla arrivare da noi.
Quindi un grande applauso a questa giovane CE che si è lanciata nell'impresa, del resto non facile perché ad oggi la serie PSY-CHANGELING conta un totale di 19 libri più svariate novelle.
Però, se la bontà di una saga lunga si vede sin dall'inizio (e non sempre è così), questi romanzi di Nalini Singh promettono più che bene.

Prima di tutto ho apprezzato davvero l'ambientazione: il mondo descritto si struttura in tre razze, in buona sostanza, con i (soliti) umani, i mutaforma e, al di sopra di tutti, gli Psy, a loro volta distinti in potenti e potentissimi.
Sascha è una Cardinal e in teoria dovrebbe possedere doti incredibili, invece ha una mente tormentata, con più di un difetto: fa sogni, prova emozioni, viene influenzata da ciò che accade fuori e non riesce a mantenere la corazza di pura astrattezza/crudeltà che invece contraddistingue la sua temuta e gelida madre, nonché i membri del Consiglio.

Mentre la sua gente la manda a trattare un nuovo affare (in realtà tramare contro/spiare) con un ricco branco di leopardi mutaforma (i DarkRiver), lei prova un'inaspettata simpatia per le loro tradizioni, la loro affettuosità, la protezione dei compagni e dei cuccioli, ovvero per tutte quelle caratteristiche che per il suo autocontrollo psichico dovrebbero rappresentare il "male".
E poi c'è Lucas Hunter (sì, questo cognome verrà successivamente usato e abusato in decine di serie paranormal, ma quando la Singh scriveva correva ancora l'anno 2006), il capobranco panterone che è al contempo diffidente/attratto da lei.
In mezzo a loro e allo scontro tra razze, c'è il casus belli di un serial killer che fa strage di ragazze mutaforma e che tutti desiderano catturare a qualunque costo.

Per essere l'episodio introduttivo, chiede al lettore di orientarsi un attimo con personaggi e strutture societarie dei Psy, però viene tutto facile. 
Scritto in modo scorrevole, con buona tensione (anche se l'indagine è chiaramente una scusa narrativa per far risaltare i vari personaggi), trova il suo punto di forza nelle scene di giochini di gatto e topo prima, sogni molto intensi, e infine di vera passione.

Un mezzo punto in più per la terza persona: finalmente non dobbiamo vedere tutto attraverso il POV di qualche tizia lagnosa e insopportabile! 
Non mi stancherò mai di confermarlo: il fantasy in terza persona (ma anche il romance in genere, visti gli orrori che ci sono stati propinati in questi anni) è quasi sempre MIGLIORE.

Amarilli

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