Pensieri su "CALA IL SIPARIO" di Josh Lanyon (Holmes & Moriarity #2)

Una micidiale caduta da scale ghiacciate rischia di rivelarsi la scena finale per Anna Hitchcock,
l’“Agatha Christie americana”. 

La richiesta d’aiuto dell’anziana mentore interrompe il week-end
romantico che lo scrittore di gialli Kit Holmes sta passando insieme al nuovo compagno, J.X. Moriarity, procurandogli un incarico da detective dilettante in un’elegante dimora di montagna isolata dalla neve.

Sfortunatamente, un astuto killer è di nuovo un passo avanti a Kit…



Titolo: Cala il sipario
Titolo originale: All she wrote
Serie: Holmes & Moriarity #2
Autore/Autrice: Josh Lanyon
Traduttrice: Raffaella Arnaldi
Editore: Triskell Edizioni *
* grazie alla CE per la copia digitale
ISBN EBOOK: 978-88-9312-875-9
ISBN CARTACEO: 978-88-9312-876-6
Genere: Mystery, MM
Lunghezza: 274 pagine





Secondo capitolo della divertente saga investigativa della ancora instabile coppia di scrittori Christopher Holmes, detto Kit, e J.X. Moriarity.

I due affascinanti scribacchini dalle diversissime fortune li avevamo lasciati uniti e felici di aver risolto il caso del libro precedente “Qualcuno ha ucciso il mio editor”, in questo nuovo capitolo li ritroviamo già nelle primissime pagine a far fronte ad un rapporto ancora molto instabile a causa delle paturnie di Kit.

Kit, la nostra simpatica voce narrante, è ancora reduce dall’abbandono del suo ex marito, ha ancora ferite aperte e tante insicurezze sia personali a causa della sua crisi di mezza età e sia professionali, visto che Miss Butterwith fatica a farsi largo tra le nuove generazioni di investigatori glamour e ammiccanti.

Dentro ero ancora un quarantenne sciatto che scriveva gialli tranquilli, con protagonista un’investigatrice zitella di cui non interessava a nessuno, 
mollato sia dall’editore che dal fidanzato nell’arco della stesso anno.


Kit fa molta tenerezza nel suo proteggersi, e l’acutissimo JX non può che saperlo e aspettare i tempi di questo amore agognato da anni.
Kit fugge appena può, teme di impegnarsi ancora e rimanere deluso, timore molto forte visto che il suo nuovo compagno è più giovane e affermato di lui.
Così quando l’amica Anna gli chiede di raggiungerla perché teme per la propria vita, Kit vince la sua insofferenza per gli spostamenti e ne approfitta per sfuggire all’ennesimo weekend romantico per raggiungere la sua amica e guarda caso incappa in un altro convegno di scrittori o aspiranti tali.

Tra le traversie di questo libro, che prevedono il solito spargimento di sangue, Kit rischierà la vita e quando dal letto di ospedale fa chiamare JX riallaccia sempre più saldi i loro rapporti creando scene toccanti e dolci.

La parte investigativa è abbastanza semplice, interessante il legame degli eventi con ciò che gli scrittori avevano inventato nei i loro libri, la ricostruzione dei fatti e anche il finale, niente di nuovo perché lo avevo già letto in un libro della Christie, d’altronde mi pare evidente che questa serie sia un omaggio ai gialli “vecchio stile” della sempre grande Agatha.

Una serie molto apprezzata.

In qualche modo Miss Butterwith sembrava sempre sapere come inserire morte e sventura in una conversazione.

Lucia


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