Pensieri su "LUNA DI SANGUE" di Robin Saxon e Alex Kidwell (Sanguis Noctis #1)


Jed Walker è un killer su commissione che deve svolgere un incarico apparentemente semplice: introdursi in un’abitazione per recuperare qualcosa. Il suo nuovo cliente non sta cercando soldi o oggetti. Vuole il timido e bellissimo Redford Reed, un uomo che in un solo giorno sconvolge il mondo di Jed, che non è proprio pronto a innamorarsi così repentinamente del suo obiettivo.
Redford Reed vive rinchiuso nella casa della nonna, è afflitto da una terribile maledizione e osserva il mondo scorrere fuori della sua casa, fino a quando non arriva Jed, inviato da un uomo che non si fermerà davanti a nulla pur di reclamare Redford come sua proprietà. La sua unica possibilità di salvezza è fare squadra con Jed ma, mentre la violenza cresce, così aumenta anche la tensione fra loro. Anche se hanno entrambi trovato qualcosa per cui vale la pena vivere, ci vorrà tutta l’abilità di Jed e ogni piccola goccia di coraggio di Redford per rimanere in vita.

Autore: Robin Saxon e Alex Kidwell
Titolo: Luna di Sangue
Editore: Dreamspinner Press
Serie: Sanguis Noctis. Libro 1
ISBN-13: 978-1-63477-881-7
Pagine: 187
Uscita: 6 settembre 2016
Copertina: Anne Cain
Traduzione di: Fabrizio Vivoli

***

Fino a quando Redford non lo guardò con quegli occhi grandi, muti, liquidi, e disse: “Ti amo.”
Congelato, Jed lo fissò, sentendosi un po’ come uno che aveva fatto un passo nel vuoto, oltre una scogliera. Quelle parole non esistevano nel mondo di Walker. Erano il mantra delle menti semplici, quello che gli uomini dicevano per portarsi le donne a letto.

Diciamo che ero tutta contenta di leggere un paranormal fantasy, e invece mi sono ritrovata con un libro dall'andamento altalenante.
L'inizio è intrigante, si entra subito nel cuore della storia e entrambi i personaggi hanno un loro fascino (a partire da Jed Walker, uno che non crede più ai sogni e che si è rassegnato a vivere da solo, accettando lavori “sporchi” su commissione. "La sua fata madrina è in ritardo di circa 33 anni e lui ci ha fatto il callo"), ma poi è un continuo di pagine intense alternate a pause e rallentamenti.
Non so se la ragione sia per il fatto che la storia è scritta a quattro mani, per cui forse lo stile di un'autrice ha un ritmo diverso da quello dell'altra. In ogni caso secondo me si avverte molto.
Inoltre, va bene che è un inizio serie, ma la parte fantasy io l'ho trovata confusa. 
Ad esempio, mentre gran parte dei romanzi sui lupi mannari ruota intorno al branco come protezione e aiuto, qui il branco è visto invece in modo negativo. Ottimo spunto, peccato che non venga motivato e liquidato di sfuggita.
Ma altri interrogativi rimangono senza risposta (ad esempio, il progetto del capobranco, le relazioni tra i lupi e il mondo circostante...), buttati lì ma non sviluppati.
Sostanzialmente, il lettore sul finale viene stordito da una provvidenziale gran dose di sesso: ok, carino, ma dalla sinergia di due autrici mi aspettavo maggior spessore e più idee rese meglio anche per il contorno della storia.

Se fosse riuscito a far durare quel momento per sempre, Jed avrebbe barattato il mondo pur di restare lì, al sicuro e appagato, perso dentro Redford, la metà che gli mancava per sentirsi completo.

Amarilli

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