Pensieri su "ABADDON'S GATE. LA FUGA" (The Expanse #3) di James S.A. Corey

Per generazioni, il sistema solare – Marte, la Luna, la fascia degli asteroidi – è stato la grande frontiera dell’umanità, il confine oltre il quale si estendevano mondi sconosciuti e insondabili, fino al giorno in cui un artefatto alieno ha abbandonato la sua orbita di operatività, sotto le nuvole di Venere, ed è apparso nell’orbita di Urano dove ha dato vita a un enorme portale, la via che conduce a un’oscurità senza stelle. Jim Holden e l’equipaggio della Rocinante fanno parte di una spedizione organizzata per raggiungere il misterioso artefatto e svelarne gli arcani. Il loro scopo è comprendere se, per il genere umano, il portale sia una minaccia o una straordinaria opportunità. Non sanno che un’intelligenza superiore ha ordito una trama segreta che ha come obiettivo la distruzione di Holden e di chiunque voglia conoscere ciò che deve rimanere ignoto. Gli uomini della Rocinante non immaginano che il pericolo peggiore è più prossimo a loro di quanto non sembri...

Il nuovo appassionante capitolo di una serie che sta cambiando la storia della fantascienza, un viaggio verso il futuro, come non lo avevamo mai immaginato.

Titolo: Abaddon's Gate. La fuga
Autore: James S.A. Corey
Editore: Fanucci Editore
Genere: fantascienza
Pagine: 576
Data di Pubblicazione: Agosto 2016
ISBN: 9788834731116

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Un tempo, il nome della sua famiglia era stato inciso nella luce delle stelle e nel sangue, e ora invece li facevano sembrare dei malvagi da film. Erano stati distrutti.
Ma lei poteva sistemare le cose. Non era stato facile, e non lo sarebbe stato. Certe notti, quei sacrifici le sembravano quasi insopportabili, ma ce l'avrebbe fatta. Avrebbe mostrato a tutti quanto fosse stato ingiusto ciò che James Holden aveva fatto alla loro famiglia. L'avrebbe smascherato. Umiliato. E poi l'avrebbe distrutto.

No, con questo terzo volume sono andata incontro a una bruciante delusione.
Dopo aver superato il mio iniziale disappunto per non aver più ritrovato due dei miei personaggi favoriti del secondo volume (la burocrate cinica e la soldatessa marziana), mi sono messa d'impegno. 
Tuttavia devo dire che nessuno dei nuovi protagonisti mi ha così convinta. 
Il continuo mutamento di POV stavolta ha destabilizzato la lettura, anziché incuriosire. 
Holden e i suoi sono ridotti all'ombra di se stessi, poche pagine tanto per dare un contentino ai lettori. E la parte con Miller, che dovrebbe entusiasmare o intrigare, mi ha quasi (quasi???) fatto ronfare: ok, è fantascienza, bisogna essere coerenti-credibili, ma non trasformare una serie di "terrore dallo spazio profondo" + azione&spacconate in un manuale teoretico-filosofico sulla civiltà aliena.
Quindi ho trovato davvero pochi capitoli soddisfacenti.
In tutta sincerità, non so se proseguire con una serie così lunga. Se già al terzo volume il tono cala così vistosamente...

Amarilli

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