Pensieri su LA TRAVERSATA - UN AMORE DI INIZIO SECOLO di Viviana Giorgi

Primo gennaio 1900. L’Oceanic II, il più moderno e lussuoso transatlantico del mondo, salpa da New York alla volta di Liverpool. È un piccolo mondo galleggiante dove, tra burrasche, feste in maschera e fiabe che ritornano, tutto può accadere. Anche di incontrare il vero amore. Chissà se accadrà a Ken Benton, ambito scapolo di New York in viaggio verso il Vecchio Continente per dimenticare una storia finita male. O a Priscilla Talbott, la misteriosa bibliotecaria di bordo che si esprime come una lady e di cui nessuno conosce il passato. Ma il nuovo secolo in fondo è appena cominciato, e la parola speranza è sulla bocca di tutti. Il romanzo breve Un amore di inizio secolo - La traversata inizia dove Un amore di fine secolo terminava ed è dedicato a Ken Benton, uno dei protagonisti più amati dalle lettrici del precedente capitolo. Ma attenzione: la storia di Ken comincia sull’Oceanic, ma non è sull’Atlantico che si concluderà. Poi non dite che non ve l’avevamo detto…

L'Autrice - Ex giornalista, milanese, amante dei bassotti e dei gatti rossi, Viviana Giorgi scrive per lo più commedie romantiche contemporanee, più speziate che sfumate, con eroine decise, ma un po’ imbranate e non certo sofisticate, ed eroi gloriosamente da sballo. Tra una romantic comedy e l'altra, ogni tanto si lascia tentare anche dal lato più sorridente e vivace del romance storico, suo primo indimenticato amore. Il lieto fine per Viviana Giorgi? Obbligatorio e altamente glicemico, sia che la sua eroina vesta in jeans o in stile impero. Perché, come ripete spesso: se si deve sognare, meglio farlo alla grande, no?

Autore: Viviana Giorgi
Titolo: Un amore di inizio secolo. La Traversata.
Editore: Emma Books
Genere: storico, sentimentale
Pagine: 104
Formato: solo digitale
Pubblicazione: 18.12.2014

***

Poi lui le cinse la vita e lei gli sfiorò la spalla con la mano sinistra e i loro occhi rimasero incatenati mentre attendevano il giusto tempo per muovere insieme il primo passo.
Per respirare insieme. Forse per sperare.
Per due giri di valzer il resto del mondo cessò di esistere.

Forse è la prima volta che lo dico, ma per fortuna che ho letto questo racconto in ritardo rispetto all'uscita. 
SuperViv non se la prenda, ma se non avessi visto i commenti precedenti, probabilmente ci sarei rimasta male anch'io per il finale. 
Ammetto che uno dei motivi per cui la protagonista femminile mi era sembrata antipatichetta nel primo libro era proprio la sua condotta verso Ken, usato, strizzato e abbandonato al pari di un mocio per pavimenti.
Qui l'autrice torna a dare una seconda possibilità al nostro deluso/tormentato, ma poiché nel frattempo (l'autrice, non Ken) ha sviluppato un certo gusto sadico, gli fa balenare davanti la luce durante la traversata e poi lo rimolla lì, mocione più di prima.
Ne è conseguito un sussulto di rabbia personale (mio), nonché la febbrile corsa a leggere il terzo volume conclusivo (felicemente già uscito e disponibile).
Per il resto, anche questo racconto conferma il tono romantico-ironico, unito a una sapiente ricostruzione storica dell'ambiente, che sono la cifra distintiva della trilogia.
Da leggere prima di affrontare il terzo libro.

Amarilli

2 commenti:

  1. Grazie Amarilli per la tua recensione! :)
    A mia discolpa posso dire che è scritto chiaramente nella sinossi pubblicata dagli store che questo è un prequel, che sull'Oceanic la storia di Ken e Priscilla inizia ma non finisce.
    Un equivoco in cui purtroppo molte lettrici sono cadute.
    Ma non importa, ormai, perché Ken ha avuto il suo lieto (e ben meritato, poveretto) fine. Ed è in rotta verso casa con la sua Priscilla.
    Ancora grazie per aver letto e recensito la Traversata, Amarilli.
    Un abbraccio
    Viviana

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    Risposte
    1. Sì, so cosa capita a Ken.... La prossima settimana tornerò su questi stessi schermi con la recensione del terzo episodio. Ma per adesso non dico nulla e faccio rosolare tutti :))
      Un abbraccio a te, Viviana!

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