Inauguriamo la nuova Rubrica "La cucina nelle parole" parlando di "UN AMORE DI CHEF" di Vanessa Valentinuzzi
Camilla ed Eva gestiscono un relais in Toscana insieme alla madre Beatrice. Le due ragazze sono nate a Buenos Aires e si sono trasferite in Italia dopo che i genitori hanno divorziato. Sono molto legate, amano il casale in cui vivono, adorano la loro coraggiosa e forte mamma e il suo nuovo compagno. Non hanno invece un buon rapporto con il padre, uomo sfuggente e problematico.
Camilla è una ragazza acqua e sapone. È single, non segue la moda, indossa sempre comode scarpe da ginnastica ed è a dieta perenne. Fresca di laurea in economia, è un tipo decisamente pratico e disciplinato. Nel tempo libero studia danza, grazie alla quale ha perso dieci chili, e la insegna anche ai bambini.
Eva adora la moda, mangia smisuratamente senza mai aumentare di un etto, le piace flirtare anche se ha un fidanzato storico, odia la disciplina e sogna di fare la cantante.
Un problema affligge il casale da qualche tempo: dopo aver passato anni gloriosi, gli affari vanno malissimo; lo chef, alla guida della cucina da due anni, non raccoglie consensi tra i clienti e la reputazione del relais è ormai compromessa. Per superare la crisi occorre trovare un nuovo chef; tra i candidati possibili spunta Tommaso, per cui Camilla aveva una cotta a quindici anni, quando era goffa, timida e cicciotella. Il giovane chef difatti sta per tornare da San Francisco e solo l’idea del suo arrivo farà tremare più di un cuore! Ma questa non sarà l’unica sorpresa nella vita delle ragazze…
TITOLO: Un amore di Chef
AUTORE: Vanessa Valentinuzzi
EDITORE: Self publishing AMAZON
GENERE: Romanzi rosa
PREZZO: 1,99.
PAGINE: 333
LINK allo store di riferimento
Data pubblicazione: 11 maggio 2016
Vanessa Valentinuzzi è nata a Roma nel 1984, si è laureata in lettere e poi ha vissuto per un po' a Londra. Attualmente svolge un lavoro che non c'entra nulla con il suo percorso di studi ma spera in meglio. Un amore di chef è il suo primo romanzo.
Cosa serve al casale dei glicini, un rélais de charme, per riconquistare la clientela perduta e risollevare le sorti economiche danneggiate da un cuoco capace solo di mantenersi la fama per il suo caratteraccio?
Se lo chiedono Beatrice, la proprietaria, e le sue figlie Eva e Camilla. Ed è proprio quando decidono di ripartire dalla Cucina che inizia per tutte loro un viaggio importante alla scoperta dei sapori autentici della propria terra che le aiuterà a ristabilire alcuni legami perduti nella propria vita.
Vanessa Valentinuzzi ci propone questo viaggio attraverso un percorso culinario tra i mondi del sapore sperimentale dove le tipicità si fondono e si impastano nelle mani di cuochi stellati e super ricercati, per farci tornare gradualmente alla cucina di casa nostra arricchita e sapientemente rivisitata da Un amore di chef: Tommaso.
Lo scontro tra la cucina moderna, talvolta incomprensibile, e quella più tradizionale che ha spesso la capacità di riportarci con un assaggio indietro negli anni, all’infanzia e all’adolescenza, è ciò che si gusta attraverso le parole di questo romanzo che a tratti assume l’aspetto di un vero e proprio ricettario.
Quando tre chef vengono convocati per una prova di abilità allo scopo di essere assunti per tirare su le sorti del casale toscano, tutti e tre ci faranno assaggiare una cucina internazionale, che nel primo avrà una forte contaminazione esotica di stampo vegano in una cucina cerebrale, come la definisce il cuoco stesso, ma che nella sua scelta fusion poco si addice al colorito chiantigiano che dovrebbe accoglierla.
Una cucina burrosa e di prestigio invece sarà quella che il secondo chef, questa volta donna, impronterà in pietanze come Agnello con marmellata di scalogno; Créme fraiche e chips di patate al forno, e Ravioloni al burro di noccioline, rifinita da una splendida torta di Cake Design , adornata da glicini in pasta di zucchero; anch’essa adatta più per ristoranti di lusso delle grandi capitali mondiali che ai glicini del nostro relais.
Per passare al terzo menù impiattato sulla morbidezza croccante di: Fusilli con pomodori e spuma al basilico; Uovo in camicia su cialda di parmigiano con spuma di patate; Nasello con spuma di zucchine e tartare di manzo con spuma di patate e per finire un sorbetto, ovviamente spumato alla menta... La spuma è sì una tecnica molto interessante per ottenere mousse leggere e ricche di sapore, ma è il caso di dire che quando è troppo è troppo.
Nell’ inadeguatezza di queste cucine sofisticate che non hanno una vera e propria connotazione geografica particolare, le tre donne si troveranno spaesate fino a quando non arriverà da loro l’ultimo chef: Tommaso! Sì proprio quel Tommaso! Il ragazzo per cui Camillla, la voce narrante, aveva una cotta da ragazzina. Quando i chiletti in più e la sua timidezza le avevano impedito di svelarsi, senza però riuscire a nascondergli la sua passione per il tiramisù alla fragola.
Un tiramisù che Tommaso riproporrà come dessert per la sua prova, e che sarà un nuovo inizio per Camilla. Perché quel Tommaso non avrà paura di mettersi in gioco proponendo “un menù che sembra un romanzo, con dei piatti che sembrano opere d’arte”, per farci assaggiare i Crostini rossi alla chiantigiana con Raviggiolo; Focaccia con farina di Kamut, segale e farro con selezione di formaggi e salumi; Involtini di borragine e ricotta; Pappardelle di farro al pesto di cavolo nero con guanciale crema all’aglio e mandarino; Agnolotti alle erbe profumate con salsa di bietole alloro e miele di Ailanto; Scottiglie di cinghiale con passato di ceci; Maiale caramellato all’arancia con finocchio selvatico e mousse di cipolla, e il loro Tiramisù alla marmellata di fragole e crema chantilly.
Uhm ... è proprio il caso di dire che questo chef è ricco di gusto e delizioso nel reinterpretare i piatti classici della Toscana con grande destrezza. Abile abbastanza da aiutare Camilla ad abbattere i demoni della sua vita: combattere la sua insicurezza, riallacciare un rapporto con quel padre che l’ha abbandonata da bambina e superare finalmente l’invidia per una sorella che crede molto più affascinante di lei.
Ma anche Tommaso ricomincerà a fidarsi dell’amore e delle relazioni, perché le sue lezioni di cucina saranno un vero e proprio innamoramento reciproco.
Leggere questo romanzo vale dire avere l’acquolina tutto il tempo. L’ho gustato fino all’ultimo grammo dell’ultima pagina.
Ma viene da chiedermi se oltre che scrivere di cucina Vanessa li metta pure in pratica questi menù, perché in tal caso vorrei davvero farmi invitare a cena...
Eleonora
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