Un nuovo ed agile giallo medievale tutto da scoprire: "Anime e sangue" di Francesco Grimandi
Sinossi:
Bologna, autunno 1325. Una serie di efferati
omicidi, un dilemma che inchioda chi è chiamato a investigare, un mistero non
facile da risolvere. In una città al culmine del suo periodo d'oro, in scontro
perenne con Modena, eterna rivale, conflitti e tensioni si delineano sullo
sfondo del confronto personale tra l'assassino e Jacopo Lamberti, uomo di
giustizia dai molti dubbi. In un duello a distanza, contro tutto e tutti,
Jacopo dovrà scoprire chi si cela dietro l'indecifrabile omicida che colpisce
di notte e infierisce sulle sue vittime senza motivo apparente…
Lascio la parola all'autore:
Questa, in estrema sintesi, l’introduzione. Nel costruire la
trama di questo romanzo mi sono detto: “Un giallo medievale? Ne avranno letti a
bizzeffe! Come posso raccontarlo secondo canoni che non siano già stati
ampiamente sfruttati da altri narratori?” Così, ragionandoci su, dapprima sono
nati i protagonisti e a seguire l’intreccio narrativo. O viceversa? Non ricordo.
Quello che importa, ed è ciò che ho tentato di fare, è stato di costruire una
storia il più possibile inconsueta e avvincente che non riproponesse temi già
noti. Volevo rendere particolarmente vive le scene che dinamicamente si
sarebbero susseguite, nel rispetto della cornice di suspense, ambientazione
storica e soprattutto credibilità dell’impianto narrativo.
Un misterioso fatto di sangue innesca la ricerca di un pericoloso assassino… Se “Anime e sangue” parte nel più classico dei modi, in media res, nello sviluppo si differenzia completamente dai gialli tipici, quelli alla Ellis Peters di Frate Cadfael per intendersi. È un’opera ibrida, se vogliamo; di sicuro diversa da altre che l’hanno preceduta. E come tutte le novità può piacere o non piacere, nessuno si scandalizzerà. Da un certo punto in poi, il pendolo che scandirà le tappe della vicenda non sarà tanto “chi è l’assassino”, bensì il conflitto psicologico innescato dalla sua ricerca. È su questo aspetto che vorrei porre l’accento.
Jacopo Lamberti, investigatore molto particolare che si muove in una città altrettanto particolare, deve risolvere un caso che metterà a dura prova la sua mente, il suo cuore e il suo spirito. Sarà una sfida che non potrà rifiutare perché la posta in gioco è troppo alta. Non è si tratta solo di giustizia. É una questione di vita o di morte! Come sempre nelle storie si cerca di coinvolgere il lettore, di far crescere la sua coscienza, lievitare le sue emozioni, facendolo entrare nel privato dei personaggi. È intrattenimento, fascinazione. Ma “Anime e sangue” va letto per ciò che è: un’opera schietta e sincera, non un semplice prodotto stereotipato.
Vive, pulsa, appassiona. Oltre al sangue ha una sua anima, appunto. Se sono riuscito a catturare il lettore descrivendo una storia ambientata in mondo che per nessuno credo sia abituale, così come ho creduto di vederlo, ebbene, se sono riuscito in questo arduo compito, mi ritengo soddisfatto. Sulla quantità di pagine, se posso, vorrei sbrigarmela con una battuta. Non era l’antico proverbio a dire: Il vino buono sta nella botte piccola? Leggete questo romanzo e lo scoprirete.
Una volta iniziato procederete tutto d’un fiato, senza potervene
staccare. Rimarrete incollati alle sue pagine, immergendovi con lo ‘sbirro’ Jacopo
Lamberti nei vicoli bui e maleodoranti di una Bologna trecentesca, dove l’atmosfera
medievale si fa palpabile, generando una buona dose di inquietudine che vi strapperà
alla vostra quotidianità.
Che altro aggiungere? Meglio fermarsi qui, per non rivelare
troppo di quanto accadrà in seguito.
Il mio saluto e un ringraziamento a chiunque vorrà
scegliere “Anime e sangue”.
Francesco Grimandi
Francesco Grimandi: chi è
costui?
Sono nato a Modena e lavoro
a Bologna. Ho fatto studi tecnici, sono un patito di storia, arti marziali e
nuove tecnologie. Ma è soprattutto la scrittura a interessarmi, come strumento
per esplorare vite diverse e situazioni infinite. Nel poco tempo libero
praticavo karate e tai chi per rilassarmi -poi sono arrivati i figli- e da
sempre colleziono quantità di libri da cui non mi separo mai perché li
considero un bene prezioso.
Scrivo quando le situazioni
lo consentono. Per quanto abbia pensato di smettere, ancora non ci sono
riuscito. Nel frattempo ho composto diversi racconti, reperibili su Internet,
oltre ad alcune opere più lunghe. Dapprima il romanzo storico “Medievalia”,
ospitato nella collana Wordtheque - Logos Group. Poi la raccolta “Demoni”,
disponibile su Ilmiolibro.it.
Il mio primo romanzo ufficiale, “Affresco Veneziano”, è pubblicato da Arduino Sacco.
Il secondo, il giallo
medievale "Anime e Sangue" -0111 Edizioni-, è uscito a novembre 2011.
Cosa ne pensate? Io direi che vale la pensa di leggerlo e voi?
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