Pensieri e riflessioni su "Sherlock Holmes e i tesori di Londra" di Tracy Revels
Titolo: Sherlock Holmes e i tesori di Londra
Autore: Tracy Revels
Editore: Gargoyle
ISBN: 8889541644
ISBN-13: 9788889541647
Pagine: 167
Sinossi:
Fedele alla sua inesauribile conoscenza del Canone Doyliano, da un lato, e al suobackground di studiosa del folklore, dall’altro, Tracy Revels dà vita a un testo pullulante di personaggi leggendari – da Jack il Saltatore agli zombie vudù, passando per la Titania shakespeariana di Sogno di una notte di mezz’estate fino all’intrepida scienziata e filosofa Ipazia d’Alessandria –, un pastiche fantasy dal ritmo vertiginoso, dove il personaggio del Grande Detective viene rivisitato in modo convincentemente nuovo: non emblema del Positivismo soltanto ma mago, suo malgrado, alle prese con le forze del Regno delle Ombre e del soprannaturale.
Il pensiero di Simona:
Chi ha rubato la pietra di Londra, i corvi della Corona, il
cuore di San Giorgio, ovvero i principali tesori dell’arte britannica di fine
Ottocento? Al celebre Sherlock Holmes e al fidato dottor Watson, l’arduo
compito di scoprirlo!
Tutto mi sarei aspettata da questo libro, tranne che
relazionasse l’elemento gothic al personaggio di Sherlock Holmes, sospeso, in
questo caso tra il mondo dei vivi e quello dei morti. Come da tradizione, dopo
aver letto il titolo, mi aspettavo di
incontrare il solito detective alle prese con un giallo da risolvere, sulla
base di indizi scientifici e prove empiriche. Assolutamente no.
In questo caso siamo di fronte ad un’avventura lontana da
tutto ciò che la ragione umana e la scienza potrebbero immaginare. La storia è
narrata in prima persona dal dottor Watson, che ci trasmette i suoi pensieri,
le sue sensazioni, i suoi dubbi e le sue
paure durante tutto il corso della narrazione. Un dottor Watson che, nelle
prime pagine, sembra essere sotto l’effetto di qualche allucinazione
inconsapevole ed incapace di comprendere ciò che accade attorno a lui. Egli non
sa se ciò che vede sia frutto della sua immaginazione o sia conseguenza degli
scherzi giocati dalle polveri di strani esperimenti chimici condotti da Holmes.
“ Avevo cominciato a sospettare che uno
dei suoi bizzarri esperimenti fosse andato storto”
Nello scorrere della narrazione, però ci rendiamo conto che
le illusioni sono davvero poche e che ci stiamo avvicinando per davvero al
confine tra realtà e fantasia, tra il mondo dei vivi e quello dei morti. Ci
sarà, dunque, un nesso tra il furto dei tesori di Londra e il trafugamento
dei cadaveri avvenuto nel cimitero di
Highgate?
La regina d’Inghilterra e i principali esponenti del governo
di Londra si affidano a Holmes per scoprire la risposta, il caso è più
complesso del previsto e solo una mente arguta come quella del detective forse
saprà risolverlo!
Durante il corso della narrazione, inoltre, l’autrice mette
in risalto le proprie conoscenze della tradizione e del folklore londinese
dell’Ottocento, ridando vita a personaggi come Jack il Saltatore, figura del
periodo vittoriano, che si raccontava vagasse nelle notti londinesi dal 1837
sino ai primi del Novecento, passando dagli zombie wudù, fino ad arrivare a
Titania, la shakespeariana regina delle fiabe in A Midsummer Night’s Dream e
ad Ipazia d’Alessandria, intrepida scienziata e filosofa.
Se dovessi dunque riassumere in due parole questo capolavoro
di Tracy Revels, direi inaspettato e sorprendente e se posso permettermi un
terzo aggettivo..commovente! Commovente per il profondo rapporto di fedeltà e
amicizia tra Holmes e Watson, un rapporto che va oltre i confini della Terra e
che resiste alle peggiori catastrofi naturali e non. Un nuovo Dottor Watson, se
vogliamo un po’ impacciato, goffo ed impaurito
e un nuovo Sherlock Holmes, rivisitato sotto l’aspetto trascendentale.
“Cosa siete, voi, Holmes”
“Non c’è una vera e propria parola, ma il termine più vicino dovrebbe essere…”
Ai lettori il piacere di scoprirlo!!!!!
Ciao! C'è una sorpresina per te qui: http://mycaffeletterario.blogspot.it/2012/04/doppio-ringraziamento.html
RispondiEliminaBuona giornata!