"Io sono Heathcliff" di Desy Giuffrè: brano inedito per "I miei sogni tra le pagine"

È con piacere che oggi il mio Blog ospita l'acclamata autrice di "Io sono Heathcliff", Desy Giuffrè che  ha un regalo stupendo per noi lettori.
Titolo: Io sono Heathcliff
Autore: Desy Giuffré
Editore: Fazi
Collana: Lain
ISBN: 8876250999
ISBN-13: 9788876250996
Pagine: 300
Un caro saluto a tutti voi, lettori! 

È un piacere essere qui, grazie per l’invito. Come sapete, venerdì 30 MarzoIo sono Heathcliff” ha occupato il suo posto tra gli scaffali delle librerie…e che dire, ho atteso talmente tanto questo giorno, da non riuscire a credere che sia giunto davvero! ^_^ Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro i quali mi stanno realmente dimostrando un immenso calore e sostegno in questo magico periodo, quindi…grazie! 

Ringrazio inoltre la carissima Stefania per avermi ospitata nel suo splendido angolo di lettura e condivisione, e mi accingo a presentarvi quel che ho preparato per I miei sogni tra le pagine… 

Dunque, ho pensato che ad alcuni di voi avrebbe fatto piacere scoprire quale sia stato il momento in cui è “nata” l’antica maledizione che in molti oramai conoscono come l’epitaffio inciso sulle tombe di Cathy e Heathcliff, in grado di risvegliare le loro anime. Di cosa parlo? Proprio della quarta di copertina del mio romanzo: <<Le rocce ne saranno custodi. La brughiera prigione. Finché una Figlia di Sangue non giungerà per ridare il sale alle loro ossa. E la terra non griderà più i loro nomi>>. 

Questo breve “canto” che posterò qui di seguito, è stato da me scritto durante la stesura di Io sono Heathcliff, ma mai inserito all’interno del romanzo. Una sorta di “perché” (in cui a parlare sono gli spiriti di Cathy e Heathcliff) al cuore della storia che ho voluto raccontarvi, ma che ho preferito lasciare lì, impresso in un quaderno e al di fuori del bianco schermo del pc. 

ECHI DI POLVERE 

Battiti di cenere. Nient’altro che strappi di terra alla terra, tenaglie d’aria che soffiano gelide sui nostri bianchi sepolcri dal vecchio aspetto. 

Rondini di vento dilaniano il loro volo spezzato sopra i nostri capi: perduto bacio lì dove il fiato proferì condanna. 

Basse nubi sulla nostra terra, come ciglia scese in un lungo dormire nell’attesa che nuova stirpe dia voce alla storia, carne alla carne e silenzio al dolore: 

<<Le rocce ne saranno custodi. La brughiera prigione. Finché una Figlia di Sangue non giungerà per ridare il sale alle loro ossa. E la terra non griderà più i loro nomi>>. 

Vita al fluire di un destino mai dimenticato, inciso su guanciali di polvere dove lacrime incolori solcheranno il tempo…e vinceranno la morte.

Cosa ve ne pare?
Io dico che è fantastico. Un grosso grazie di cuore a Desy. 
Ci rivediamo presto con la recensione di questo favoloso libro!

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