Pensieri su “Fuoco d’inverno” di Jo Beverley (Malloren #6)



Genova Smith è la dama di compagnia delle sorelle Calliope e Thalia Trayce. Le sta accompagnando al ballo di Natale presso Rothgar Abbey, quando soccorrono una donna che affida loro il proprio bambino in fasce. Quella notte le raggiunge il marchese di Ashart, nipote delle due anziane lady. Affascinato da Genova, Ashart le ruba un bacio, ma la ragazza lo respinge accusandolo di essere il vero padre del bambino abbandonato. Ricusata la calunnia, il marchese capisce che anche quella giovane ha qualcosa da nascondere, e così si accorda per organizzare un falso fidanzamento e recarsi con lei alla festa di Natale: sarà lì che Ash potrà finalmente compiere una vendetta attesa a lungo…

“Fuoco d’inverno” 
di Jo Beverley 
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi – Oro 228
Ambientazione: Inghilterra, 1763 (periodo georgiano)
Uscita: novembre 2021

La serie MALLOREN:
1) LADY NOTORIOUS
6) FUOCO D’INVERNO;
7) UN UOMO DA EVITARE;
8) UN CUORE PROIBITO;
9) NOZZE SEGRETE;
10) IL DUCA SEGRETO;
11) UNA STRANA CONTESSA;
12) UN ATTESO RISCATTO;
13) FINALMENTE A CASA.


"Ricordate, milord, che se mi sedurrete io vi terrò legato al fidanzamento."
 Dopo un momento Ashart annuì. "Allora siate forte per tutti e due, Genova Smith, perché danzeremo molto vicini alle fiamme."

Un pandolce tra i Malloren, è il caso di dire, e se leggerete il romanzo capirete perché

Dopo cinque volumi dedicati al ceppo principale della famiglia, qui fa la sua comparsa un rivale storico, nientemeno che il cugino del marchese Rothgar, appartenente allo stesso ramo di quella madre pazza e omicida che ha gettato un'ombra cupa sull'ultima generazione dei Malloren.
I due rami si odiano da quasi quarant'anni e nel mezzo c'è una nonna che cresciuto Ash ma odia Bey.

Il marchese di Ashart, peraltro, gode di una pessima fama di donnaiolo ed è sospettato di aver seminato un neonato illegittimo in giro. Per fortuna due sue anziane prozie, accompagnate dalla loro dama di compagnia, Geneva, prendono con sé il bimbo e lo portano a Rothgar Abbey, giusto in tempo per la grande festa di Natale dei Malloren. 
Riuscirà Ash a entrare in quella casa, piena zeppa di rami di vischio, allegria e canti, e fare finalmente pace?

C'è una sorta di parallelismo nella narrazione di questo libro: da un lato, i nobili Malloren/Ashart, con una serie di lutti alle spalle, che cercano di ripristinare tradizioni e ricucire strappi familiari; dall'altro, Geneva, che sente disperatamente la mancanza della propria famiglia, ma che vi ha rinunciato per non dover lasciare le proprie tradizioni. 
Ma è bello che il presepe di Geneva divenga un po' il presepe di tutti.

Pur non essendo personaggi già noti, Geneva e Ash mi sono piaciuti subito entrambi, con i loro battibecchi e le loro fragilità. E il clima natalizio ha reso questo capitolo piacevole e divertente: ci sono passioni impetuosi, ci sono scaramucce, ci sono confronti, ma anche balli, sorprese, nuovi arrivi.

Diciamo che se già apprezzavo Bey come capofamiglia, altero ma generoso, scaltro ma protettivo, qui guadagna ulteriori punti. E non vedo l'ora di proseguire.
D'altronde, un Malloren tira l'altro.

Amarilli

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