Pensieri su "Una Corona Di Ferro e Argento" di Hailey Turner

 

New York è tutta addobbata per le feste e l’Agente Speciale Patrick Collins si sta preparando all’imminente riunione con la sua vecchia squadra, quando gli viene assegnato un nuovo caso. Una bambina umana è scomparsa e un’importante famiglia di streghe esige giustizia per la changeling lasciata al suo posto dai fae.
Nel frattempo, le continue vessazioni da parte del branco divino di New York spingono Jonothon de Vere a rendere ufficiale il proprio, che guida insieme a Patrick. Facendo questo, però, scatena una guerra civile all’interno della comunità dei mutaforma, uno scontro da cui potrebbe uscire sconfitto, se non si procurerà degli alleati. Fare affari con i fae non è mai una buona idea, ma Patrick e Jono non hanno niente da perdere quando uno dei lord di quel popolo chiede il loro aiuto.

La Dama d’Estate è stata rapita dalla Corte Seelie e, se riusciranno a ritrovarla, i due cementeranno la loro alleanza con i fae. Ma gli indizi sulla sua scomparsa si trovano a Tír na nÓg, e l’Oltremondo non è mai stato gentile con i mortali.
Avventurandosi al di là del velo alla ricerca di risposte, Patrick e Jono rischiano di perdere territorio, tempo e le loro stesse vite. Perché la Regina dell’Aria e dell’Oscurità sa del loro arrivo, e la regnante della Corte Unseelie ha un’offerta per loro che non potranno rifiutare.

Titolo: Una corona di ferro e argento
Titolo originale: A Crown of Iron & Silver
Serie: Soulbound #3
Autrice: Hailey Turner
Traduttrice: Caterina Bolognesi
Editore: Triskell Edizioni *
 * ringrazio la CE per la copia
Genere: Urban Fantasy
Lunghezza: 352 pagine
Uscita: 16 ottobre 2021



Questa serie continua a piacermi (stregarmi) molto e ho trovato anche questo terzo episodio molto carino, sia nella parte avventurosa che in quella romantica.

Pat & Jono continuano a essere una coppia strepitosa, dove il mago, per quanto più mingherlino, non è certo meno coraggioso e testardo del licantropo semidivino.
Ma anche Wade (merendine, a me!) è adorabile, mentre sono curiosa di vedere le dinamiche che nasceranno dal resto del nascente branco di New York.

Ottimo pure il nuovo arrivato Gerard, un tizio misterioso su cui non dico nulla per non guastare le sorprese, ma che forse è quello che mi ha affascinato di più.

Stavolta, però, ho avvertito una certa insistenza nell'inserire ovunque divinità e simbologie celtiche, provando un sottofondo di fastidio per saperne poco o nulla. Mentre quando venivano citate divinità più famose (anche se non le solite olimpiche), bene o male mi orientavo, oppure l'autrice riusciva a guidarmi, qui in certi punti sono stata letteralmente inondata di nozioni e nomi, senza un preventivo contorno.
Insomma, ammetto che varie sfumature non le ho capite, come pure certi passaggi.

Diciamo che l'ho visto come uno sfoggio di erudizione, senza la generosità di porsi in modalità divulgativa.
Ed è stato un peccato, perché se non mi fossi soffermata spesso a capire chi faceva cosa e chi era chi appariva all'improvviso la mia lettura sarebbe stata molto più appagante.
(Preciso che alla fine del libro c'è un utile riepilogo, però leggendo in ebook lo scopri solo in fondo.)

Amarilli


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