Pensieri su “L’incantesimo di Atlantide” di Mirta Drake



Caleb Flannery è un giovane squattrinato e solitario che vive in un povero quartiere di Philadelphia. Per uno scherzo del destino inizia a intrattenere un rapporto epistolare con la giovane bigliettaia di un circo londinese, Zafrina. Per far colpo, Caleb le scrive della sua ricca e affascinante vita mondana. Ma non sa che anche lei gli ha mentito, perché non è affatto una bigliettaia, bensì l’attrazione principale del circo: un Freak Show dove Zafrina, a causa di una leggera malformazione, si esibisce nel ruolo di “sirena”. Quando Caleb è costretto a raggiungere l’Inghilterra, decide di recarsi da lei e la verità viene a galla. Ben presto, nella magica atmosfera di un circo dove niente è ciò che sembra, il loro amore epistolare si trasforma in una passione irresistibile. 
Basterà questo sentimento a unire tra loro mondi così diversi?

Titolo: L’incantesimo di Atlantide
Autrice: Mirta Drake
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi – Extra Passion 131
Serie: The Winters #3

La serie:
1) SOSPIRI E ALCHIMIE
2) NEI BACI E NELLE TENEBRE
3) L'INCANTESIMO DI ATLANTIDE



Se già consideravo la serie The Winters vivace, ben scritta e con ambientazioni originali, ho trovato davvero particolare questo finale.

La Drake, infatti, non si accontenta di rimanere nell'alveo delle vicende precedenti e di coinvolgere le due sorelle Opal e Ambergold in una semplice avventura conclusiva, ma cambia completamente registro, trasportandoci nell'atmosfera di un circo di fine ottocento specializzato nel "freak show", uno di quelli che girava per le città esibendo creature bizzarre (i cosiddetti "fenomeni da baraccone" entrati poi nell'immaginario collettivo): se avete visto film come "The Elephant Man", capirete di cosa parlo. 

Oggi questa situazione sarebbe eticamente inaccettabile, ma ai quei tempi non vi era ancora piena consapevolezza degli effetti di certe malattie o di semplici disabilità che comportavano deformazioni fisiche. Ho quindi apprezzato che, pur essendo questo lo sfondo scelto, l'autrice metta invece in luce la perfetta "normalità" dei personaggi, che sfruttano la loro bizzarria solamente per guadagnarsi da vivere, ma ambiscono tutti ad avere amici, una famiglia, e quindi affetto e protezione.

Zafrina è una circense, famosa come "Sirena", ma è in realtà una ragazza che sogna, al pari delle sue coetanee, il vero amore e inizia quasi per gioco una corrispondenza epistolare con un promettente giovane americano, Caleb.
Entrambi non sanno però di essersi reciprocamente raccontati una certa quantità di bugie per abbellire la propria vita e rendersi più accettabili.
E entrambi dovranno fare i conti con la verità, nel momento in cui Caleb decide di attraversare l'oceano e di venire a Londra per incontrare la sua amica di penna (e di cuore) dal vivo.

Non svelerò altro per non rovinare la sorpresa, ma sappiate che ritroverete tutti i protagonisti della serie, compreso l'immancabile Devlin (e ti pareva se pure il nostro maggiordomo factotum non ci metteva lo zampino...).

Una narrazione scorrevole e avvincente, bei personaggi, bei sentimenti, un messaggio positivo che pervade il libro: il lettore ha la sensazione di ritornare a casa, in un luogo lontano nel tempo ma confortevole, ancor più soddisfatto di ritrovare insieme una famiglia anticonvenzionale ma comunque intrepida.

PS. Grazie mille per la menzione nei ringraziamenti, cara Mirta. Mi sono commossa!


Amarilli


1 commento:

  1. Grazie a te!! È una recensione stupenda! (E mi sono commossa anche io!!)

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